Pazienti
23 Gennaio 2015/203
Buongiorno Michel, Certo sono a mala pena 6 mesi che ho iniziato, ma quale stravolgimento ha portato nella mia vita: beh, tu mi avevi avvertito. Mi avevi fatto compilare un questionario dicendomi che le persone dimenticano velocemente come erano prima di iniziare, ed è vero, quindi preferisco scriverti ora, ora che mi ricordo ancora del “prima”, poiché non ho proprio più voglia di ricordarmelo. Queste sessioni di 20 minuti con l’attivatore che posso fare numerose volte al giorno sono diventato indispensabili per me, riesco sempre meglio a fare il vuoto nella mia mente, a rincentrarmi sul mio “sé” interiore, e sinceramente 20 minuti volano via come fossero 2. Tutto quello che mi bloccava è sparito a poco a poco; le mie paure svaniscono una dopo l’altra. Ho uno sguardo distaccato sulla vita e sul mondo, io che non lo capivo prima, ora lo capisco molto meglio. Il libro di Anita Moorjani che mi hai consigliato mi ha davvero fatto prendere coscienza di moltissime cose! Tra le cose che cambiano imparo ad amarmi e a prendermi cura di me, la mia sensibilità non prende quasi più il sopravvento, sono davvero più sicuro di me. Vivo la mia vita sapendo dire di no e il più delle volte dicendo la verità, anche se è scomoda e non piace, cerco di non mentire a me stesso. Non lo faccio sempre perché non è facile, ma cerco di farlo il più possibile. Una delle cose che i miei amici notano è il mio atteggiamento nei confronti delle ultime tecnologie, telefono alla moda, Facebook e tutte queste dipendenze del mondo moderno; loro che mi dicevano che non andava bene, ora li vedo cedere e a me succede l’opposto, mi sono eliminato: niente più Facebook, io che ero pro Apple e iPhone sono diventata totalmente indifferente, finché il computer funzioni e che sia il mio schiavo e non il contrario. Ho cambiato telefono per un modello non-iPhone, ma che funziona ugualmente ed è anche davvero molto meno caro. Ora rifiuto di essere schiavo del consumismo, di cambiare ogni 2 anni il telefono a prezzi allucinanti. Infatti voglio che siano strumenti utili per me e non oggetti di dipendenza e consumo. Ritorno all’essenziale e rifiuto di essere schiavo del mondo moderno. Una delle ultime importanti prese di coscienza fu là dove vivo, un appartamento in cui abito da numerosi anni, che ho appena ristrutturato interamente dopo la mia prima presa di coscienza dei miei inizi nella Dentosofia 6 mesi fa. Ora l’ho terminato i lavori e mi dico: e adesso? Abito in un posto dove non ho quasi più amici, abito da solo e il mio lavoro non si era proprio ben avviato, la mia ragazza mi ha lasciato per la mia situazione pre dentosofia, abito nella banlieue di Parigi con tutti i suoi lati negativi e ho sempre avuto la voglia di andarmene senza riuscirci, bloccato da tutte le mie paure e le mie finte scuse per non muovermi e vivere la mia vita. Ebbene ecco una nuova tappa si profila davanti a me e ho piantato il seme della partenza nella mia mente; la partenza verso la Vendée vicino al mare, accorgendomi finalmente che non ho davvero niente da perdere e tutto da vincere, migliore qualità di vita e vicinanza ai miei migliori amici che più volte mi hanno detto di andare via e raggiungerli e questa volta li oh ascoltati!! Comincio a prendere in mano la mia vita. Quando mi guardo nello specchio la mattina vedo un altro uomo e sono felice; fischietto davvero molto spesso, ballo a colazione ascoltando la musica (il tutto ridendo e pensando sembro un pazzo a ballare così da solo, ma me ne frego, sono contento!). Mi prendo cura di me e tutte le mattine sono di buon umore; guardo i miei denti e mi dico oh, guarda, si muove, non so cosa significhi ma va tutto nel verso giusto e comincio ad avere una bocca meno caotica. Non solo sto meglio ma ho anche una bocca più bella, le due cose non si possono scindere. Le mie notti sono molto piacevoli e non mi sveglio più in piena notte in preda all’angoscia. I sogni sono positivi e molto piacevoli e non mi sveglio mai stanco o giù di corda. Non mi stresso più e quando lo faccio me ne accorgo subito e faccio di tutto per tornare sulla giusta via. Penso di poter dire che la mia vita è cambiata e non poco: sembra incredibile, ma è vero. Questo richiede anche un gran lavoro su se stessi, delle messe in discussione e del tempo da darsi per cambiare, ma quando se lo si vuole dare, non c’è problema. Io che ti ho cercato solamente per un problema di un blocco sessuale, ecco che vado oltre e che voglio andare via e vivere la mia vita con il sorriso sulle labbra e in un luogo che finalmente mi conviene, sapendo che tutto funzionerà e che sarà fantastico e senza questa paura che mi ha sempre paralizzato. Tutto in 6 mesi e mi dico che non è che l’inizio, allora quando immagino il risultato tra 1 anno e più, mi riempie ancor di più di gioia e fiducia. Sono nella dinamica del positivo che produce positività; sono riuscito ad invertire questa spirale che mi faceva sprofondare verso il fondo! (Non me ne rendevo conto all’epoca, se no avrei fatto fin da subito della dentosofia!) Grazie a te Michel e alla Dentosofia, grazie alla mia ex ragazza e ora solo amica grazie a cui tutto è cominciato. Infatti non so bene cosa siamo insieme, siamo vicino pur essendo lontani, ma importa poco, la amo immensamente in ogni caso e, qualsiasi cosa succedi, andiamo realmente d’accordo, e SOPRATTUTTO GRAZIE A ME STESSO, che ho accettato di cambiare, di aprire gli occhi, di avanzare e di cominciare a vivere! Ecco la mia testimonianza; è quello che sento in un dato momento, sicuramente evolverà e cambierà, ma so che sarà sempre nella giusta direzione. Ho scritto di getto senza troppo pensarci. Ho aggiunto qualche piccolo dettaglio alla seconda lettura, quindi sarà forse confuso, ma ora rileggendo mi dico che non potrei scrivere altro senza rifletterci su invece che lasciar parlare il mio cuore quindi te l’invio in forma quasi grezza. |
Martedì 30 Settembre 2014
Buongiorno M. Montaud, sono seguita dalla Signora X da giugno. Mi ha messo i primi rialzi dentali oggi (mi rimaneva solo un contatto dentale, molta usura a soli 25 anni). Avrei voluto che li mettesse prima (preferiva attendere) perché sentivo di stancarmi con l’attivatore: così è molto più facile ed efficace. Non ci sono parole per descrivere i benefici che mi procura. È come se mi togliessero un enorme e pesantissimo peso dalle spalle!! Sono uscita e mi è venuta voglia di girovagare, quando erano mesi che mi trascinavo in giro; una parte delle mie paure sono subito diminuite ecc. Avevo bisogno di dirlo a qualcuno che avrebbe capito. Mi ringrazio per essermi lanciata in questa avventura che mi salva la vita e lei per avermi consigliato la Signora X con cui ho uno straordinario rapporto. Buona giornata M. Montaud |
Giovedì 18 Settembre 2014
Signor Dottore, e Caro Signore, Mi permetto di contattarla dopo aver assistito, grazie ad un curioso concorso di circostanze, ad una conferenza nella quale sono stati affrontati i benefici della “dentosofia”, parola che sentivo per la prima volta, e che mi ha spinto subito ad interessarmene. Ho due figli di 8 anni e ½ e 6 anni e ½. Nei diversi controlli dai suoi colleghi fin dalla fine dello scorso anno mi è stato detto in particolare che mio figlio maggiore dovrebbe iniziare un trattamento d’ortodonzia con un apparecchio per alcuni denti e espansione del palato. Non essendo rassicurata dai trattamenti indicati che ha sempre considerato “violenti”, non ho smesso di cercare alternative a questi trattamenti dall’inizio di quest’anno, finché nello scorso mese di agosto un piccolo cartello nel nostro posto di vacanza riportava: giovedì sera conferenza su neuro-postura e dentosofia. Una conferenza di trenta minuti scarsi, che non ha dedicato più di cinque minuti a questa nuova parola che ho fatto attenzione a scrivere per non dimenticarmela. Attraverso le diverse informazioni raccolte su internet mi sono procurata il suo libro “Denti & Salute” che ho letto con interesse crescente ad ogni pagina perché ci trovavo dei passaggi in cui riconoscevo diverse tappe dello sviluppo dei miei figli, di mio marito e di me stessa, ma anche delle nostre carenze… Trovavo per la prima volta delle spiegazioni ad alcune “situazioni” di ognuno di noi, il tutto diventava semplicemente comprensibile, logico ed evidente. Non mi restava che chiedermi come poteva essere che non avevo mai conosciuto prima questa nuova vecchia terapia che è la dentosofia. Anche se mi sono già posta questa domanda su un altra “disciplina” che pratico da qualche tempo, e che ha cambiato completamente la mia visione delle cose: il Qigong… ma questo va oltre lo scopo di questa lettera. La ringrazio e, Signor Dottore e Caro Signore, cordiali saluti. |
Domenica 14 Settembre 2014
Ho incontrato il suo (suoi) libro (libri) qualche mese fa. La profondità del loro contenuto, la loro potenza mi hanno riempita di una Gioia viva e di un Entusiasmo ardente. Hanno attizzato il fuoco dell’indipendenza della mia personalità e mi hanno riconciliata con una parte di me che avevo fatto a lungo tacere, perché non trovavano risonanza in questo mondo. Da qualche anno, tanti in realtà, non finisco mai i libri che comincio “per mancanza di tempo”… Eppure ho finito il suo in pochi giorni. Pur non avendone il tempo. Sorrido… Per essere sintetica non racconto dettagli sul ruolo dei miei denti nella mia vita (personale, professionale, interiore ed esteriore…) ma è consistente e centrale! Ortofonista di formazione ho sempre lavorato coscienziosamente, attenta all’equilibrio – a volte fragile – dei miei pazienti – e più tardi del mio –, cosciente che tutte le sfere della loro vita sono collegate. Negli ultimi due anni ho vissuto momenti di dubbio riguardo il mio posto e il ruolo del mio Compito. Ormai desidero lavorare in Ortofonia con coscienza. E non ho intenzione di tornare sui mie passi… E per andare verso questo futuro che mi chiama, ho il sentimento profondo, la convinzione che la dentosofia è il filo conduttore che può sostenere nel mio slancio, e mi permette di tessere armoniosamente i fili della mia vita; ricollegarci i miei pazienti e le loro sfere di vita; permettere loro di tessere la loro vita a loro volta, con i loro propri colori. Per tutto questo quindi, Grazie, prima di tutto. Poi vorrei formulare una domanda… Mi piacerebbe sapere se potrei avere la fortuna, l’onore, di poter assistere alla sua formazione… in quando ortofonista ma soprattutto essere umano, appassionato dall’essere umano in cammino. Dopo aver riletto la mia lettere queste parole allineate mi sembravano talmente povere rispetto all’ondata emotiva in cui mi sono ritrovata e mi ritrovo in seguito alla lettura dei suoi libri. Mi hanno semplicemente sconvolta di umanità. Con tutta la mia gratitudine, e molta speranza. |
Venerdì 29 Agosto 2014
Buongiorno Michel, Approfitto di questi pochi momenti di pausa per scriverti e ringraziarti per il tuo libro “Cosa dicono i nostri denti, dal cofondatore della dentosofia un percorso di ricerca sulla natura dell’essere umano”. Da diversi anni lo tengo vicino al letto. Prende sempre più senso e non cessa di riportarmi alla realtà. Anche se qualche volta cerco ancora soluzioni esterne, torno sempre più ad incentrarmi sul “mio IO interiore”. Faccio spesso il parallelo con l’Aïkido e il Taïso che permettono di ritrovare il momento presente e il contatto con i propri sensi. C’è anche Eckhart Tolle che, tramite i suoi scritti, mi aiuto nell’accettazione delle mie paure. Nella mia pratica quotidiana comincio a poco a poco a connettermi con le mie sensazioni. Lì si riproducono cose straordinarie, i miei pensieri si fermano per qualche istante e il mio corpo parla di nuovo. |
Mercoledì 20 Agosto 2014
Ho letto il suo secondo libro, Una meraviglia che vorrei condividere con un essere magnifico. Grazie di questo regalo all’Umanità. |
Sabato 2 Agosto 2014
Finisco oggi il suo libro… ricevuto ieri. Assolutamente appassionante. Rimpiango solamente di essermi rivolta ad una dei suoi allievi che non mi ha spiegato né l’apparecchio, né i fini, né il metodo… Eccetto raddrizzare i denti naturalmente! Trasformarsi da sé al di là dei denti, è in ogni caso un programma esaltante, tale da interessare chiunque! Mi sarebbe piaciuto sapere che questa opportunità mi era stata data mettendo l’attivatore in bocca. Penso che agendo quindi coscientemente, avrei avuto migliori risultati. Ho lasciato quello studio dopo un anno perché i miei incontri mensili non mi soddisfacevano, ma da quando ho “divorato” il suo libro, voglio vivamente riprendere questa terapia. Sono stata colpita da quest’immagine che usa a proposito della malattia: mi ammalo mangiando e guarisco digerendo. È stato uno schiaffo in faccia! Sono un terapeuta, familiare con il linguaggio degli uccelli e conosco certo questa “mal-attia” ma non mi sono mai resa conto di quanto fosse praticamente quotidiano. Pensavo che la malattia giungesse in una fase di disequilibrio, ma mi avete convinta che è presente in ogni momento della vita, poiché la vita è programmata per essere equilibrata. Favoloso!!! Grazie Grazie anche per aver voluto condividere le sue scoperte a tutte le persone che hanno orecchie per sentire. Distinti saluti. |
Sabato 2 Agosto 2014
Caro Michel Montaud, Vorrei che mi facesse pervenire il suo secondo libro “Cosa dicono i nostri denti”. Ho letto il primo libro (“Denti & Salute”) con molto interesse e molte emozioni. Ho aspettato anni questo tipo di cure ma la mia pazienza ha i suoi limiti e ho seguito un trattamento ortodontico e un’operazione chirurgica per il mio dismorfismo di 2a classe, 9 anni fa. Oggi ho 44 anni. L’operazione è stata un trauma psicologico con me ma mi ha prendere coscienza davvero dello stretto legame tra materia e spirito. Ho quindi realizzato che la mia personalità riservata e le mie difficoltà di gestione e di espressione delle mie emozioni erano all’origine del mio dismorfismo. Leggendo il suo libro ho capito che la mia mascella era stata portata in avanti dalla chirurgia ma che la guarigione interiore non c’era ancora stata e che l’attivatore di gomma potrebbe aiutarmi a trovare l’armonia tra la mia anima e il mio corpo. La prego di accettare, signore, i miei sinceri e distinti saluti. |
Martedì 29 Luglio 2014
Buongiorno Michel, Ho ricevuto il tuo libro e l’ho “divorato nella notte”. Finalmente delle risposte precise a numerosi dubbi e domande che ho potuto avere nell’esercizio della mia professione, ma allo stesso modo nel mio percorso personale. Ci tengo a ringraziare per questa ondata d’ossigeno e non ti nascondo la mia impazienza a cominciare il tuo seminario. Con amicizia. |
Martedì 29 Luglio 2014
Buona sera Michel, ho appena finito la lettura dei tuoi due libri. Sono magnifici. Il primo, “Denti & Salute”, è stato appassionante; si vede il tuo percorso, che non conoscevo, nella dentosofia e i tuoi pazienti di cui narri degli esempi reali, il cambiamento della persona prima e dopo con tutte le spiegazioni per comprendere. Mi ha davvero chiamato in causa e ho compreso molte cose di me. Ovviamente dopo la fine del primo libro ero in uno stato di presa di coscienza su me stesso abbastanza importante e penso che le mie sedute di sofrologia che pratico numerose volte al giorno mi hanno aiutato; il mio spirito è più limpido, mi sento più tranquillo interiormente e mi sensibilizzo ad altre cose. Con entusiasmo ho iniziato il secondo libro “Cosa dicono i nostri denti”. Cosa dire… per me è più che sorprendente. Mi ha toccato nel più profondo di me. Mi sono rivisto in alcune testimonianze, parola per parola; nella spiegazione del “fallimento” scolastico, mi sono nuovamente rivisto, io che ero nel gruppo 1. Mi sono sempre sentito fuori luogo in questo mondo; non sono mai stato in grado di conformarmi; è un mondo che non capisco e credo sia per questo che lavoro in proprio, anche se il mio lavoro non è mai decollato; tiro avanti ma mi sento più felice. Felice non è forse il termine più corretto, sono piuttosto fuori dal conformismo, cosa che mi soddisfa. Avrei bisogno del mondo che descrivi nel tuo libro… Ho notato che dal mese di dicembre cercavo inconsciamente un modo di star meglio, innanzitutto ho scoperto il digiuno, non per dimagrire ma per star meglio. Ho digiunato per 48 ore e già solo questo ha fatto sì che cessassero le mie emicranie e sono dimagrito (ho perso la pancetta) e mi ha fatto davvero bene (da allora non l’ho più fatto, non ne sentivo più il bisogno). Guardavo un po’ quello che la medicina alternativa poteva darmi per star meglio ma senza niente di più. Non avevo ancora preso coscienza di come stavo realmente. Comincio a cancellare le mie paure e smettere di vivere nel passato (mentre leggevo il tuo libro, ho travolto tutta la mia casa senza rendermene conto; inizialmente volevo solo rifare la mia camera, poi andando avanti pagina dopo pagina e nella mia presa di coscienza ho rifatto il corridoio, poi l’ingresso, poi la cucina e infine la sala da pranzo. La decorazione non era cambiata dalla partenza dei miei circa 8 anni fa). Ovviamente ora andrò ancora oltre per sentirmi “equilibrato” al fine di essere raggiante. I tuoi libri non mi lasceranno più, mi hanno sconvolto, sconvolto in senso buono. Ho anche pianto leggendo le ultime pagine; il mio “sentimentalismo” ha preso il sopravvento, come al solito, ma non voglio più che sia così… Sento una gran rivoluzione in me, ho deciso di cambiare cervello… Con amicizia. |
Venerdì 11 Luglio 2014
Testimonianza di un paziente di un Amico dentosofo Buongiorno, mi chiamo Michel e ho una storia da raccontare… Tutto è iniziato molto tempo fa, in un piccolo paese di provincia. Alla nascita pesavo 2 kg e la vicina diceva: «dannazione, sembra un coniglio nano, non sopravviverà!». Non tolleravo il latte di mucca che mi provocava delle crisi della famosa diarrea verde! Per placare la mia fame mia mamma mi dava dei biberon d’acqua e zucchero. Lì nasce la mia dipendenza dallo zucchero. All’epoca le nozioni d’igiene non erano molto radicate nelle abitudini, e non mi spazzolavo spesso i denti. Risultato: i miei denti si sono deteriorati l’uno dopo l’altro. Nel 1994 un dentista molto premuroso mi strappa diversi denti e mi mette un apparecchio di ferro. – Se vince alla lotteria potrò metterle degli impianti!!! – 15 anni dopo la dentiera è molto rovinata, mi rimangono solo più pochi denti integri. La mia bocca assomiglia ad un cantiere: ferro, ceramica, leghe di piombo… In una riunione dell’ONG in cui sono volontario un amico mi parla del dottor X: «è molto delicato ed ha un altro approccio al mestiere di dentista». Il primo contatto è molto positivo, ma quando gli chiedo di cambiare il mio apparecchio mi propone un’altra possibilità. Mi parla di dentosofia. Per qualche settimana esito, ho un dubbio… cos’è questa setta??? In quel momento succede una cosa inaspettata, compare un violento dolore alla spalla sinistra. Radiografie; artrite; il mio medico immobilizza il braccio e prescrive degli antinfiammatori. Senza alcun effetto. Consulto un reumatologo che mi dice il contrario: bisogna muoverla il più possibile. Infiltrazioni. Il dolore affievolisce per poi tornare. Avendomi la mia ricerca su internet convinto della fondatezza della dentosofia, mi decido finalmente a seguire il trattamento del dottor X. E si produce un primo evento inaspettato: il dolore alla spalle scompare! (Che coincidenza!!!!!!!) Dopo diverso mesi di monitoraggio e ascolto del dottor X, le cose evolvono. Mi sento sempre più in forma. Nel dicembre 2012 sono vittima di un’aggressione e ho un comportamento davvero strano. Mi sento sicuro di me, nel momento presente. Con la raccomandazione del dottor X mi faccio mettere due impianti in una clinica; l’operazione si svolge perfettamente. Quasi niente stress, praticamente nessun dolore, le forti dosi di calmanti prescritte non mi servono (che coincidenza!!!!!). Da quel momento non ho più l’apparecchio, una vera liberazione… Ci sono cambiamenti continui. Io, così timido, oso parlare in pubblico in occasione di un dramma di famiglia. La mia vista migliora con il grande stupore del mio oculista. I miei tassi di PSA si abbassano con il grande stupore del mio medico. E calzo il 43 invece del 42 con grande stupore di… Il dottor X mi ha messo le protesi definitive, mi sento bene. A volte mi vergogno quasi del mio benessere quando incrocio persone infelici!! Affronto gli imprevisti in modo diverso. Risolvo i problemi delle mie saracinesche mobili (è un’altra storia). Mi accorgo che i rubinetti del bagno sono messi all’incontrario! L’altro giorno da mio fratello, ero in cima ad un scala per raccogliere dei frutti e improvvisamente realizzo di non avere le vertigini. Io che a 1 metro e 50 d’altezza iniziavo a tremare. Insomma, rifletto meglio. Divento comprensivo verso il malessere di ognuno. Sono allegro e di buon umore. E in più faccio ottimi affari nelle vendite all’asta (una passione). Grazie al dottor X per avermi rimesso in piedi tramite i miei denti. Ci riservano ancora delle sorprese, una cosa è incontestabile, dobbiamo rispettarlo. Adesso posso vivere a pieno la mia vita… Ho una domanda da porle: qual è l’energia inesauribile, gratuita, naturale e totalmente inutilizzata?? Se non lo sa consultate il sito di EDF… permetterà di eliminare diverse centrali nucleari! Aprite il vostro e fatevi delle domande. |
Martedì 1 Aprile 2014
Testimonianza di una paziente seguita da un Amico dentosofo Ho iniziato il trattamento nel giugno 2013 per raddrizzare i miei denti. All’inizio lo scopo era principalmente estetico. Infatti ho avuto un apparecchio dentale “classico” per tre anni e mezzo. Ero soddisfatta ma poco a poca i denti si sono nuovamente allontanati e hanno ripreso il loro posto di partenza. Stavo addirittura pensando di rimettere un apparecchio a 23 anni… Poi ho saputo per caso dell’esistenza di questo trattamento. Mi sembrava andar bene e soprattutto che fosse coerente nel senso che bisogna accompagnare i denti a rimettersi a posto attraverso esercizi quotidiani di rilassamento piuttosto che forzandoli con dolore a raddrizzarsi, mi sembra molto più appropriato. Insomma, ho cominciato gli esercizi aumentando man mano la durata delle sessioni. In qualche mese la mia bocca si era trasformata. Era davvero impressionante, devo ammettere di esserne stata io stessa stupita. Ma voglio dire che il trattamento non ha solo uno scopo estetico, accompagnare i denti fa parte di un tutto. Imparando a rilassarmi, a tranquillizzarmi, a togliermi di dosso i pesi che mi trascino dietro da anni e qui mi riferisco al mio vissuto, a tutto quello che è potuto capitarmi e che mi pesava, mi son sentita meglio. Certo non succede così, schioccando le dita, ho dovuto impegnarmi nel trattamento ed è così anche ora, mettermi in discussione, perdonare, ma sento di progredire, che mi guarisco e riparo. Preciso anche che ho avuto dei tumori benigni ai seni all’età di 20 anni. Sono stata operata ma è riaccaduto velocemente senza che mi si spieghi il perché. Ho capito che non è stato il caso, ma è successo perché il mio corpo ha dovuto affrontare quello che io stavo attraversando e a riprodotto troppo cellule degenerate. Quando ci penso, questo sarebbe più logico perché il fenomeno è venuto intensamente e ripetutamente, senza tener conto del dolore. Ho capito di dover mollar la presa ed è quel che cerco di fare da 10 mesi ormai. Ho molto meno male al seno di prima e penso sia legato al trattamento che fisicamente mi fa bene ma anche ad una presa di coscienza. Per riassumere direi semplicemente che il trattamento mi ha insegnato molto. Ho imparato a rilassarmi, a capire quanto la mia respirazione fosse importante, a padroneggiarla. Ho anche imparato a perdonare perché fa bene a se stessi di essere il più in pace possibile, fa bene al corpo. Quando si soffre il corpo si esprime a suo modo e afferrare questo pensiero, credo permetta di intraprendere un’altra riflessione sul proprio modo di vivere. Quel che trattengo è che è iniziando a fare esercizi quotidiani di rilassamento che ho potuto progressivamente farmi del bene, sentire che stavo finalmente procedendo nella giusta direzione. Non tutto è perfetto ma mi ha realmente arricchita. |
Giovedì 20 Marzo 2014
Ho cominciato la dentosofia più di un anno fa, nel gennaio 2013. Infatti avevo dei dolori alle mascelle (causa mancanza di spazio) e soprattutto dei raffreddori e un’otite sierosa cronica. I miei incisivi superiori erano molto accavallati. Oggi, un anno dopo, i miei dolori alla mascella sono spariti. Ho la sensazione di aver spazio nella bocca, cosa molto gradevole e rilassante! I miei raffreddori sono molto meno frequenti e soprattutto durano meno e sono meno intensi. Ho imparato a respirare dal naso, mentre prima respiravo solamente con la bocca. Adesso quando non ho l’attivatore ho il riflesso di respirare comunque con il naso! Per quando riguarda l’otite, non si è ancora risolta. I miei incisivi superiori si soprapponevano molto; ora sono quasi perfettamente allineate! È incredibile. È ugualmente quello che si è prodotto per mio figlio di 10 anni che ha cominciato con la dentosofia nel maggio 2013. aveva un canino, lato destro, che non riusciva ad uscire, per mancanza di spazio. Ci è stato quindi detto di fare ortodonzia, cosa che non volevamo. In pochissimo tempo, il suo canino è uscito e i suoi denti si sono riallineati. Ci sono stati cambiamenti paralleli sul piano psicologico. Per quel che riguarda me, seguo una formazione assidua per diventare arte-terapeuta, cosa che mi fa lavorare sui miei conflitti interiori, con un approccio spirituale (meditazione, sogni ad occhi aperti…). La dentosofia e la mia formazione vanno quindi nella stessa direzione. È sorprendente vedere che mentre risolvevo il conflitto con mio padre, i miei canini superiori sinistro e destro si mettevano a posto. Ho vissuto con un padre molto autoritario, con della rabbia, con il sentimento di non essere né ascoltata né riconosciuta. È morto in modo violento sotto i miei occhi di crisi cardiaca quasi 4 anni fa. Oggi sono in pace con tutto questo (il mio passato con lui, la sua morte). Mio figlio di 10 anni sembra più felice e più a suo agio nella sua vita. Il più spettacolare è la sua scrittura, che rivela i cambiamenti interiori psicologici. Infatti aveva da sempre una grafia piccola, irregolare e che rifletteva la sua tensione nervosa. Qualche mese dopo, 2 o 3, la sua grafia è diventata ampia, regolare, rotonda, bella e testimoniante molta più serenità! La dentosofia permette quindi di risolvere problemi d’ortodonzia in maniera dolce, e cosciente, e di evitare l’artiglieria pesante dell’ortodonzia classica, che assolutamente non rispetta l’essere umano. È strepitoso! D’altronde i momenti passati a masticare l’attivatore permettono di riposarsi, di prendersi del tempo per sé, cosa non insignificante. Infine la risoluzione dei conflitti interni comporta la rimessa a posto dei denti in maniera armoniosa. L’armonia ritorna nell’essere a tutti i livelli, e quindi di conseguenza al livello fisico. È sicuramente l’unico metodo ortodontico che dovrebbe esistere al giorno d’oggi… |
Giovedì 6 Marzo 2014
Primo appuntamento aprile 2013 «Signor Montaud, ho letto il suo libro. Ho davvero voglia di crederci. Sento nel profondo di me che mi corrisponde perfettamente.» Mi lancio nell’avventura perché, dopo l’opinione di uno “specialista”, strappare dei denti, aprire le gengive, “imbrigliare” i miei denti… mi fa orrore. Non ho voglia di essere imbrigliata. Esiste quindi qualcos’altro, un altro modo di fermare l’avanzata dei miei denti. Ho passato i 50 anni; ho portato un apparecchio per tutta la mia infanzia; mi hanno strappato non so quanti denti. Il dentista si innervosiva, anche così non si sistemava nulla… Sono rimasta con una dentatura che non mi andava bene; mi ci sono abituata, l’ho sopportata… ed ecco che ora mi disturba veramente, me lo fanno notare. È un periodo molto difficile dal punto di vista affettivo, una separazione dolorosa. A casa mi lancio in diversi lavori, da molto tempo in progetto, occupata a correre dappertutto e in lavori anche nella bocca, si muove tutto. All’inizio con l’attivatore in bocca era il giro d’Italia nella mia testa e mi fermo… 3 volte 20 minuti, è tanto ed è poco… è quel di cui ho bisogno per fermarmi. E anche se intorno a me c’è ancora agitazione trovo nel fondo calma e relax. Qualche mese fa ho sofferto di ipertiroidismo, senza davvero capire… Mi piace comprendere, perché? E le risposte dove sono? Bisogna capire sempre tutto? Quando vedo il risultato nella mia bocca ci credo, è evidente, si vede. Ma allora se sono gli eventi, la vita, le cose della vita che fanno tutto questo, come reagire e non lasciarci più imporre elementi che non ci corrispondono. Senza violenza, senza restrizioni e senza lotta. Cercare nel profondo di sé le risposte che sono “giuste”. Quelle che ci fanno avanzare al nostro ritmo sul nostro cammino (vedi Michel Montaud) capisco adesso. Non sono che all’inizio… le persone che mi conoscono mi trovano più calmo, più tranquillo. Oso affermare le mie opinioni, senza voler a tutti i costi che gli altri la pensino come me. Non impongo nulla, mi affermo… senza violenza.
PS: ieri questa paziente mi ha detto: Sei mesi fa mia nipote di 4 anni ha esclamato: «Nonna urli sempre!»… L’altro ieri non l’ho fatto nemmeno una volta. |
Lunedì 10 Febbraio 2014
Buongiorno Michel, Come testimoniare e raccontare quel che è inesprimibile? Per di più quando le parole che abbiamo a nostra disposizione non possono raggiungere la dimensione, la profondità di quello che viviamo. Superare questa ineffabilità mi è difficile ma è necessario. Ho bisogno e voglia di parlare, per dare, anche ad una sola persona, la curiosità, il fascino, il sentimento di un bisogno, il desiderio di scoprire quel che può apportare la dentosofia. 6 anni fa (ho ora 44 anni) intraprendo questo cammino verso l’auto-guarigione attraverso questa auto-terapia guidata. Piuttosto timido, riservato, quasi introverso, pensavo e ripensavo al passato, non mollavo mai nulla, intollerante e spesso nella mia propria de-valorizzazione. Per quel che riguarda le 3 qualità dell’essere umano, che sono il pensiero, i sentimenti e la volontà e che dovrebbero tendere all’equilibrio, dominava il pensiero. Fisicamente dei dolori come tendiniti, crisi di spasmofilia mi accompagnavano. La mia bocca lo testimoniava: sovra-occlusione (ricoprimento dei denti inferiori da parte di quelli superiori), piano sagittale (destro/sinistro) sfalsato, piano orizzontale non di livello, pronunciata usura soprattutto a destra e 3 denti mancanti. Inizialmente mastico l’attivatore solo una volta al giorno per 20 minuti e lo metto tutte le notti, ma lo faccio perché “devo farlo”. Lentamente sono passato dal dovere alla voglia di usare l’attivatore. Progressivamente, a poco a poco la mia bocca è cambiata… e anch’io! Circa 2 anni fa ho deciso di masticare l’attivatore 3 volte al giorno e sempre tutte le notti. Ho contemporaneamente preso la decisione di togliere tutte le amalgame e di sostituire i denti mancanti. La bocca si armonizza sempre meglio, piano orizzontale recuperato ma ancora con usura visibile, sollevata dalla sovra-occlusione e la mandibola prende forme quadrata (fisiologicamente normale). Sto sempre meglio (i dolori spariscono), e di conseguenza le persone che mi circondano stanno meglio. La pratica della dentosofia ci porta a prenderci cura di noi, questo atto è anti-egoista perché tutto quello che si compie per se stessi si compie anche per il resto dell’umanità. L’ultima tappa è stata quella di applicare “protesi dentali” su quasi tutti i denti al fine di contrastarne l’usura e di ristabilire tutti i contatti tra i denti superiori e quelli inferiori così come per i movimenti laterali. Ancora una volta le parole non sono sufficienti, ma credo che la parola spettacolare sia una delle più appropriate per esprimere il benessere, l’appagamento e ugualmente l’energia che ne risultano. Ringrazio gli dei di avermi dato accesso a quest’esperienza magnifica che è ben lontana dall’essere finita e che mi conduce alla mia libertà. Hai la mia più profonda gratitudine, Michel. Mi hai ascoltato (parlo di un ascolto reale). Mi hai spiegato (senza alcuna pedanteria). Mi hai consigliato (senza misure coercitive). Se la coscienza è il luogo dove si esprime lo spirito, possa questa modesta testimonianza arricchire quel che può toccare il cuore degli uomini, perché, da una vita all’altra, quelli la cui coscienza si è risvegliata operino per un’umanità futura più sana, puramente umana. |
Sabato 2 Novembre 2013
Testimonianza della madre della giovane ragazza qui presentata Abbiamo incontrato il Dr Michel Montaud il 31 Luglio 2013. Primo appuntamento davvero arricchente e, per noi genitori, era evidente che la dentosofia, che non conoscevamo, fosse la saggezza da offrire a nostra figlia che stava soffrendo. Da un anno e mezzo aveva l’apparecchio fisso: avevamo seguito il trattamento abituale dell’ortodontista. Abbiamo rapidamente constatato dei cambiamenti: terrori notturni (si rifugiava nel letto genitoriale), paure inesplicabili, gelosia eccessiva, rabbia incontrollata, difficoltà d’integrarsi in un gruppo. E noi genitori abbiamo pensato che fosse l’inizio della crisi adolescenziale. Un’amica mi ha prestato il libro del Dr Montaud e dopo la lettura ho capito che mia figlia cercava di esprimere il suo malessere, ma come poteva farlo imbavagliata? Il 28 Agosto 2013 gli apparecchi sono stati tolti. Nostra figlia ha sentito un sollievo quasi immediato. La settimana seguente abbiamo rapidamente osservato un appagamento in lei, meno nervosismo, meno rabbia. La nostra bambina non è mai stata gelosa nell’infanzia, ma, dopo aver messo l’apparecchio fisso 6 mesi fa, è stata sopraffatta da una terribile gelosia che la divorava e le “rovinava la vita” (sono le sue parole). Questa gelosia oggi s’affievolisce: comincia quasi a riderne. Gli incubi sono terminati, è tornata in camera sua. Dal 23 Ottobre porta l’attivatore e segue i consigli del Dr Montaud e dice che i suoi denti di sotto si sono già messi. |
Sabato 24 Agosto 2013
Testimonianza di una giovane ragazza di 12 anni e ½ Buongiorno M. Montaud, l’ortodontista ha iniziato a lavorare sui miei denti quando avevo 10 anni. Mi ha messo un apparecchio sul palato e a 11 anni le piastrine sui denti superiori, poi a 12 anni anche su quelli inferiori. Prima di tutto ciò ero una bimba piena di vita, creativa e molto generosa. I miei professori dicevano che ero un raggio di sole. Dopo che mi sono stati messi gli apparecchi sono diventata irritabile, molto gelosa e egoista. Ho avuto terrori notturni che mi obbligavano a dormire con i miei genitori. Posso passare dal ridere al piangere senza alcun motivo. Ho avuto delle difficoltà con tre ragazzi in classe con me: mi ignoravano senza motivi apparenti e questa cosa mi ha completamente annientata, prima avevo la forza di difendermi. Era come se mi avessero sottratto la mia energia. Il 28 Agosto mi hanno tolto tutto. Grazie. Questa testimonianza è di capitale importanza poiché pochissimi bambini hanno la coscienza della realtà dei fatti e o non riescono ad esprimerlo perché non vengono ascoltati. Spesso questi cambiamenti sono imputati all’adolescenza. |
Giovedì 22 Agosto 2013
Buongiorno, Prima di iniziare il trattamento dentosofico ero una persona abbastanza angosciata, con una bicicletta in moto costante nella scatola cranica, fenomeno estenuante nel quotidiano. I rapporti con i genitori non erano ottime. Non mi permettevo nemmeno di credere di poter cambiare qualche cosa nella mia vita. Avevo dei sogni ma non osavo pensarci. La prima cosa che si è fermata è la famosa bicicletta. A poco a poco mi sono reso conto e ho osato ammetterlo, che non ero affatto soddisfatto del mio lavoro attuale. Per un certo periodo di tempo non ero in una posizione molto comoda perché non sapevo davvero cosa volevo fare della mia vita. Poi, i sogni che avevo scacciato si sono risvegliati. Perché giustamente non fare di tutto per viverli? Sarebbe patetico rimpiangere in seguito di non aver intrapreso nulla. Oggi inizio una formazione di canto di 4 anni: è completamente folle, non ho mai cantato in tutta la mia vita ed è proprio quello che mi chiama…! i rapporti con i miei genitori sono cambiati: complicità, scambi, ascolto sono oramai la normalità! La cosa più sorprendente è stata l’accoglienza riservatami da mio padre alla fine dell’anno. Quest’uomo, da buon inglese, non è mai stato troppo espressivo per quanto riguarda le sue emozioni: ho avuto il diritto ad un vero abbraccio, mio fratello è testimone della scena e ne è stato sbalordito… son lontano dall’aver finito il trattamento dentosofico e malgrado ciò molti cambiamenti sono avvenuti. Non vedo l’ora di vedere il seguito…! Grazie molte in ogni caso! |
Lunedì 29 Luglio 2013
Paziente di un dentosofo italiano Ciao Luca… sono stata “invasa” dal libro che mi hai prestato… (Denti & Salute). Mi sono rivista in tutto quello che c’era scritto, argomenti sorprendenti che non avrei mai collegato al mio vissuto personale. Alcune frasi sono talmente vicine a me che sembrava le avessi scritte io stessa… Con la gomma (l’attivatore) mangio meglio… posso dire che è la piccola cosa che mi mancava per essere più serena con me stessa e con gli altri. È un valore aggiunto al mio difficile percorso personale… sorrido molto di più e mi piaccio… credo sia cambiato anche il mio viso… |
Domenica 28 Luglio 2013
Paziente di una dentosofa svizzera Ecco qualche avvenimento da quando ho l’attivatore in bocca: Ho un ponte di 5 elementi dal 2009 e dopo la posa di questo ponto mi sembrava che la mia bocca fosse storta e che l’occlusione dentaria fosse perturbata. Le mie conoscenze in medicina naturale mi hanno permesso di trovare sostegni per migliorare la mia problematica ma senza successo poiché la causa era sempre lì evolvendosi nel modo sbagliato. Ho cominciato il trattamento con l’attivatore nell’aprile 2013. Dopo 2 settimane di trattamento la mia lingua aveva ritrovato e può appoggiarsi meglio sul palato, cosa che favorisce miglior fonazione, deglutizione e conforto posturale. La lingua fa parte del secondo diaframma situato a livello cervicale costituito dalla lingua, muscoli ioidei e l’osso ioide. Favorisce una miglior armonizzazione del sistema stomatognatico (i denti, le labbra, le guance, le ossa, le mascelle, la mandibola, ATM). L’attivatore mi ha portato ad una miglior rotazione della testa (destra/sinistra). Avevo la mia spalla sinistra che si alzava, e ora è completamente rilassata, si abbassa sempre di più. Miglioro lo stato della mia vista poiché i denti e gli occhi sono correlati. È migliorata la mia concentrazione; ho una maggior resistenza fisica generale perché gli stimoli favoriscono una rieducazione costante globale passiva sullo stato generale del mio corpo, non solamente a livello degli organi ma anche a livello articolare. L’attivatore mi porta una miglior mobilità delle suture delle ossa del cranio, la mascella e la mandibola sono più in armonia, l’articolazione tempro-mandibolare non è più dolorosa; si rimette a posto, miglior mobilità articolare. Il cervello è maggiormente ossigenato. La respirazione tramite diaframma cranico è migliorata (il diaframma cranico è l’espansione meningea situata tra la grande falce e il tentorio). C’è un collegamento anche con le orecchie. Il mio orecchio sinistro va decisamente meglio. I muscoli del collo si rilassano (i denti sono collegati con i muscoli del collo). Anche tutti i muscoli del corpo, perché la mattina quando mi sveglio sono totalmente rilassata. I dolori alla schiena spariscono perché le pressioni scompaiono giorno dopo giorno. Ovviamente anche lo stato psichico migliora perché nessun dolore = miglior umore. Mi sono pian piano rimessa in asse perché di difetti di occlusione ne avevo!… e si sono risolti a poco a poco…. Mi sentivo come se fossi asfissiata, senza risultati… nel processo e nel tentativo di voler risolvere questo problema con una volontà di uscirne, ma come fare? Grazie alla dentosofia… e non è mai troppo tardi per curarsi. Grazie Dottoressa X per permettere che possa vivere meglio uscendo a poco a poco dalla mia problematica. Con i miei più bei pensieri per lei |
Martedì 25 Giugno 2013
Ho scoperto il suo metodo tramite il Dr X che ha “curato” mia figlia. È stato un gran cambiamento positivo dal punto di vista sia fisico sia emotivo. Grazie per questa bella e grande scoperta, Cordiali saluti |
Sabato 20 Aprile 2013
Mio marito ed io abbiamo letto il suo libro con entusiasmo, lei è riuscito a suscitare immediatamente la nostra simpatia per lei! Inoltre c’è qualcosa di semplice, luminoso e molto umano nel suo lavoro, ciò che dice è una sorta di rivoluzione presentata in modo modesto con una grande chiarezza: il senso della malattia, l’idea che tutto sia sempre possibile, che l’uomo si faccia e si disfa ogni istante, che la caria, la disarmonia e la vecchiaia non siano una fatalità, è non solo rassicurante ma anche stimolante. È una specie di sintesi degli equilibri: orale, fisico ed emotivo, tutto funziona insieme, viene voglia di dire che è geniale! Siamo quindi impazienti di aver qualcosa da mettere sotto i denti… !! … Come posso trovare nella mia regione un dentista competente nel dominio che ha sviluppato? Grazie per aver scritto questo libro, ci ha davvero molto arricchito. |
Domenica 31 Marzo 2013
Paziente di un dentosofo italiano Con questo lavoro sui denti, ho notato un cambiamento graduale nella mia attitudine nei confronti della vita. Sembra incredibile poiché quando ho letto il libro il mio primo pensiero è stato: come sempre i francesi esagerano. Ma effettivamente dopo un anno confermo al contrario che qualcosa è cambiato. Anche la mia bocca si è aperta, il mio atteggiamento di fronte alla vita è cambiato, un atteggiamento di apertura. Pur confrontandomi con un periodo difficile della mia vita, con grandi cambiamenti, sento in me, proveniente da chissà dove, una forza. In passato sarei stata abbattuta alla prima scaramuccia, ora invece, come posso dire, resisto e riesco a trovare un’attesa, una saggia tranquillità. Cado meno nel ruolo della vittima che si compiange della propria sorte. Quest’estate sono caduta in una specie di depressione dovuta ad una situazione sentimentale triste, direi anche devastatrice, ma con i miei occhi di oggi questa situazione mi sembra essere stata vissuta da un’altra persona. Certo alcuni residui sono ancora presenti, ma non mi ha impedito di conoscere molti uomini interessanti e stimolanti e di sceglierne uno tra questi che soprattutto sia appropriato a me! Non mi mancano le forze, che siano fisiche o intellettive: le idee mi vengono l’una dopo l’altra, ho dei progetti di studi, progetti di lavoro e non passa un giorno senza che contatti nuove persone per i progetti sopra citati. Anche fisicamente va tutto bene. C’è una cosa che non posso cambiare, è tutto e tutta la gente, posso influenzare positivamente solo quello che ne vale la pena o quello che dipende da me!!! Ho più coraggio (sono paurosa, è patologico), riesco a trovare modi diversi di affrontare i conflitti (non più solo la reazione abituale di chiusura e aggressività), mi è più facile avere degli amici e fare nuove conoscenze. Riesco addirittura a trattenere la mia parte iper critica, incredibile! Per farla breve, sono soddisfatta di questo lavoro!! Credo di esserne solo all’inizio, alla nascita della nuova me!!! |
Mercoledì 27 Febbraio 2013
Testimonianza di una paziente di un amico praticante la dentosofia. A luglio quando questo episodio è cominciato, ho detto una frase che è molto presente ogni giorno. Secondo me è un’illustrazione del nostro lavoro e di questo metodo di rieducazione. Lo offro a voi e a Michel Montaud, se vuole accettarla. «Difendo e sfido chiunque a toccare e distruggere tutto quello che ho messo anni a costruire all’interno di me. Alcuni trascorrono la loro vita a costruire case, immobili. Io ricostruisco la mia propria struttura, la mia carpenteria interna, il mio tempio interiore perché mi permetta di realizzare quello che la vita aspetta da me. Ma questo alcuni non lo vedono. Sono ciechi e non vedono che sono un essere libero.» |
Domenica 17 Febbraio 2013
Buongiorno, nel 2001 l’ortodontista mi aveva chiesto di far strappare da un dentista 4 premolari a mio figlio perché potesse in seguito mettergli un apparecchio dentario e questo per raddrizzargli i denti (non aveva abbastanza spazio per i molari). La chirurga dentista che si occupava di me, quando gli avevo chiesto di procedere con l’operazione, mi aveva proposto la dentosofia. Un altro metodo che permetterebbe di evitare: – strappare i denti definitivi – portare un apparecchio fisso. Il confronto che aveva fatto all’epoca portava a suo figlio che ha una scogliosi: si può mettergli un busto perché si tenga dritto o si può fargli fare degli esercizi per raddrizzare la sua colonna vertebrale e rinforzare i muscoli della schiena. Mi sono lanciata con l’accordo di mio figlio che ha fatto degli esercizi per un anno. I suoi denti sono cresciuti normalmente. Sono molto felice che la mia vita mi abbia fatto incontrare questa dentista; ho evitato a mio figlio i dolori dei denti definitivi strappati e un apparecchio fisso. Cordialmente
Ecco la mia risposta Buongiorno Signora, «ho evitato a mio figlio i dolori dei denti definitivi strappati e un apparecchio fisso», non ha idea, forse, di tutto quello che suo figlio ha evitato. Con tutta la mia simpatia, Michel Montaud
Ed ecco quello che mi ha risposto Caro Signor Montaud, ho pensato all’epoca che avessero estratto i 4 premolari alla chirurga dentista e che avesse voluto evitarlo ad altri bambini visto l’impatto negativo che aveva avuto su di lei. So di non aver potuto impedito a mio figlio di vivere prima di questa terapia ma ho più di un’anteprima di ciò che gli ha dato. Comincia appena a rendersene conto. Ho vissuto l’esperienza dell’apparecchio fisso (una vera camicia di forza) e l’estrazione dei denti del giudizio (molto traumatica) quindi sono molto felice di aver potuto, grazie al dottore X, proporre al mio bimbo un’alternativa e per quel che mi riguarda vado avanti. L’ho messa in pratica nel 2001/2002 e poi nel 2004/2005 e per via della comprensione come dell’integrazione di avvenimenti che hanno condizionato la mia vita, il coraggio per farlo regolarmente c’è da marzo 2012. Non subire più, lasciar fare, fare o subire cose inaccettabili, ma essere giusti giusto per essere. Direi che con il tempo gli effetti ci hanno permesso di uscire dalla prigione, dal silenzio imposto in cui eravamo. Osare essere se stessi per diventare l’essere, lettera… Ne parlo intorno a me per farla conoscere. Forse un giorno mio figlio vorrà parlarne. Complimenti per il suo coraggio nel continuare a praticare questo metodo e nel formare nuovi professionisti. Grazie per tutto quello che la dentosofia mi ha dato e mi dà. Cordiali saluti
Buongiorno Signora, Volevo farla reagire, se ne avesse la coscienza, e vedo che è così. Quest’ultima testimonianza è una vera testimonianza “dentosofica” mentre il primo era solo dentario e decisamente troppo riduttivo ai miei occhi. Le auguro di continuare a farsi strada nella sua vita con un nuovo stato di coscienza (quello che nel mio secondo libro chiamo il “nuovo cervello”). Buon viaggio, Michel Montaud |
Sabato 16 Febbraio 2013
Testimonianza di un ragazzo di 12 anni che ha cominciato la dentosofia a 9 anni. Quando ho visto questo bambino per la prima volta non parlava affatto. Quando gli ponevo delle domande, dovevo anticipare e finire tutte le sue frasi. Nel corso dei nostri incontri è riuscito ad esprimersi meglio, ma il tutto è stato complicato fino al 16 Gennaio 2013. Il 16/01/2013 mi dice che mastica l’attivatore due volte al giorno, TUTTI i giorni, mentre fino a prima era una volta al giorno e solo se ci pensava. Alla mia domanda «come spiegare questo cambiamento» mi risponde così (vi giuro che sono esattamente le sue parole): «Mi aiuterà a trovare una risposta.» A cosa? «Perché siamo qui e facciamo tutto ciò? Perché l’essere umano è sulla Terra? La risposta è in noi. Se la troviamo potranno cambiare delle cose.» Quando sono nate queste tue riflessioni? «Qualche settimana fa. Ho molte domande che accompagnano come: Perché si sogna? Perché le persone muoiono? Ma in realtà non muoiono veramente perché hanno tutti un’anima.» Puoi parlare delle tue domande a qualcuno? «No, a nessuno tranne un’amica che ha la mia età e ho visto una volta sola.» |
Lunedì 28 Gennaio 2013
Buongiorno, ho un feedback da presentarle riguardo mio figlio. È uscito arricchito da questo incontro con lei e sollevato. Parlando di lei mi ha detto: «ha trovato esattamente quello che sentivo all’interno di me e mi ha fatto bene dirlo». Penso che questo succeda tra lei e lui perché la mia mente non ha capito quello che è successo. La ringrazio, Cordialmente |
Lunedì 28 Gennaio 2013
Buongiorno signor Montaud, il suo libro è una pura benedizione e la ringrazio per questo regalo meraviglioso. Lei è per me quello che io chiamo un “ricercatore della verità”. Riesce a mettere in evidenza la responsabilità che bisogna accettare di prendersi, di fronte alla salute, ovviamente con un processo di introspezione, una rimessa in questione e soprattutto ci porta la certezza che abbiamo il potere di guarire. Ho, per quanto mi riguarda, fatto un lungo cammino personale per armonizzare il mio essere e liberarmi di tutte le mie emozioni represse che mi impedivano di avanzare. Ammiro che si sia messo in dubbio e tutte le sue ricerche. La dentosofia armonizza il corpo e l’anima. L’umanità non può che rendersene conto e lanciare uno sguardo nuovo e positivo su questa tecnica. Aspettando di avere il piacere di vederla, la ringrazio ancora una volta, Cordiali saluti |
Venerdì 21 Dicembre 2012
Buongiorno Michel, I tuoi auguri per Natale mi hanno ricordato che devo ringraziare te e la dentosofia. Prima di incontrare la dentosofia cercavo un qualcosa come un’anima che sa di dover trovare una cosa e questa cosa è dentro di lei, ma non sapevo come accedervi (anche se con lo yoga e la meditazione vi avevo già avuto accesso; ma era stato effimero e molto breve nel tempo). Ho cominciato con l’attivatore 1 anno ½ fa. Ma il vero cambiamento è avvenuto in questi ultimi 6 mesi. Ho l’impressione di aver progredito in me più in questi 6 mesi che in tutti i 25 anni della mia vita precedente. Sono lontano dall’aver raggiunto la vera coscienza e il vecchio cervello è sempre qui, che vuole tornare al suo posto, ma ogni giorno mi allontano da lui sempre di più. Grazie di aver utilizzato la tua coscienza per aiutare il risveglio degli altri. |
Lunedì 26 Novembre 2012
Buongiorno, Michel Montaud Ho letto il suo libro, Denti & Salute, tutto d’un fiato e ho realizzato che era quello che cercavo da tanto tempo. Ho sentito qualcosa riguardo la malattia e la discordia ma leggerlo nero su bianco è stato fantastico: la semplicità della verità, la bellezza del nostro funzionamento!!! Ho appuntamento con un rappresentante della dentosofia qui in Italia perché ho bisogno di liberare completamente il mio vero io! Grazie, grazie e ancora grazie! |
Giovedì 27 Settembre 2012
Persona di 67 anni Sono oramai 10 mesi che uso l’attivatore. I primi tempi avevo solo notato un miglioramento nella qualità del sonno; ero più calma e meno stanca. E poi, poco a poco, ho notato anche un cambiamento mentale. Prendevo decisioni più facilmente e ci vedevo più chiaro quando dovevo scegliere. Riesco a risolvere cose mentre prima mi bloccavo. Ho l’impressione che lo spirito funziona meglio come i miei denti. Comunico di più con l’esterno. Sono più indulgente con me stessa mentre fino a prima mi colpevolizzavo. Ora analizzo con molta più calma. Con il passare dei mesi il miglioramento è sempre più netto e tangibile. Ho trovato quello che cercavo; non sapevo cosa stessi cercando. Ho più fiducia in me stessa e aspetto con molta serenità l’evoluzione che si produrrà nell’avvenire. |
Lunedì 30 Luglio 2012
Buongiorno, ho appena finito il suo libro Cosa dicono i nostri denti, la cui lettura mi ha catturato. La sua prima opera scoperta nel 2010 è già stato il punto di partenza di un’avventura poco comune con un pezzo di gomma che non smette mai di sorprendermi. Nel suo nuovo libro ritrovo la sincerità e la generosità di un “uomo di buona volontà” nel senso che intendeva Jules Romains. E anche la chiaroveggenza dello sguardo interiore. Trovo ogni giorno sempre maggiore forza e facilità per andare avanti. E osservo che l’approfondimento interiore va di pari passo con una maggiore apertura agli altri. Ci sarebbe quindi una relazione intima tra i due spazi (!). Cordialmente |
Mercoledì 18 Luglio 2012
Buongiorno Dr Montaud, ringrazio il Dottor X che mi ha ascoltato e mandato da un suo collega dentosofo. La mia vita è cambiata vedendo muoversi la mascella e leggere il suo primo libro mi ha fatto vedere che altre persone avevano progredito verso la guarigione come me. È incredibile! Se non l’avessi vissuto farei fatica a crederci. Ancora grazie. |
Sabato 5 Maggio 2012
Qualche parola per dire a che punto ho apprezzato la lettura del suo primo libro. Da allora devo ammettere che osservo con attenzione la dentatura delle persone che incontro, pazienti e altri. Il rapporto tra qualità di dentizione e salute generale dell’individuo mi appare evidente ogni giorno (d’altronde per sapere se un cavallo è in buona salute non si guarda forse da sempre la qualità dei suoi denti?). Sono ugualmente impressionato dalla quasi perfezione dell’occlusione dentale della maggior parte degli sportivi di alto livello. Devo dire che li invidio un po’. Ho 33 anni, sono medico biologo, sportivo (o meglio ci provo). Ho un bruxismo fin dall’infanzia, cosa che ha provocato una usura considerevole della superficie dei miei denti (i miei canini sono quasi piatti). Ho per questo motivo un’occlusione deplorevole (solo i miei ultimi molari si toccano quando la mia mascella è chiusa). Ho intrapreso un trattamento per APF (attivatore pluri-funzionale) e il mio dentista mi ha messo dei rialzi, e ho ritrovato un’occlusione leggermente migliore. Nel frattempo alcuni problemi posturali persistono e per questi intendo usare delle suole propriocettive, ma soprattutto ho sempre l’impressione (a volte) di non realizzarmi nella vita. Spero che la lettura del suo 2° libro mi aiuterà a diventare un po’ più “ME STESSO”, Con amicizia
RISPOSTA Buongiorno Signore, «Spero che la lettura del suo 2° libro mi aiuterà a diventare un po’ più “ME STESSO”», lei è una persona giovane e piena di promesse (perché pochi medici sono in grado di mettersi in discussione) che la medicina attuale ha continuato a rovinare. «…ho ritrovato un’occlusione leggermente migliore. Nel frattempo alcuni problemi posturali persistono», il suo bruxismo non è una fatalità e non è una miglior occlusione che bisogna ottenere ma una ricerca dell’equilibrio che deve far scomparire i suoi problemi posturali che ne sono la conseguenza. Lei è un individuo unico al mondo e ci insegnano delle statistiche per “curare” gli uomini. Questo è impossibile e ci scontriamo contro il muro del vicolo cieco a cui siamo stati educati. Se vuole dialogare con me in seguito alla lettura del mio secondo libro, mi faccia un segno. Buona Pasqua Con tutta la mia empatia, Michel Montaud
Caro Michel, Grazie per la sua mail colma di simpatia nei miei confronti. Ci metto io stesso un po’ di tempo a scriverle una risposta perché in effetti le riflessioni provocate dalla lettura dei suoi libri sono immense, e non so da dove cominciare. Cercherò di essere conciso in questa mail, per timore che sia una bozza, e soprattutto per timore di essere invadente!! Non vorrei in nessun momento risultarle “pesante”. Sto terminando la lettura del suo secondo libro. Mi appassiona, e non mi stanco di leggerne un passaggio ogni sera. A dir la verità potrebbe essere infinito e lo leggerei con altrettanto interesse tutti i giorni. Mi riconosco in diversi momenti nelle testimonianze dei suoi pazienti, in particolare sul punto di non avere la sensazione di “essere nel presente”. Dal punto di vista della dentosofia può, mi sembra, essere messo in relazione con il fatto che la mia occlusione dentale sia quasi inesistente (non ho che qualche contatto infra-dentale sugli ultimi molari, fenomeni piuttosto rari secondo i miei amici dentisti), conseguenza di un bruxismo che ha portato all’erosione importante delle mie superfici dentarie (l’avevo precisato brevemente nella mia lettera). Se riprendo i suoi scritti, faccio parte dei bambini del gruppo 2, aventi avuto una scolarità brillante, capacità precoci, e aventi riuscito professionalmente (la mia professione è quella di medico specialista in biologica medica… una gran bella parola, sono messo bene… risate!), e soprattutto, un termine che mi ha segnato, “un primo della classe massacrato dal punto di vista psico-affettivo”. È esattamente così. Come avevo evocato nella mia lettera, i problemi “fisici” sono soprattutto problemi legati ad una postura sbagliata, con un punto doloroso cronico tra la scapola sinistra e la colonna vertebrale. È d’altronde il medico posturologo constatato l’anno scorso che mi ha mandato da un collega dentista “dentosofo”. Un altro problema che mi disturba è che, nonostante un sonno che ritengo di buona qualità, mi risveglio stanco tutte le mattine, con la sensazione di non “emergere”. Quanto ai problemi d’ordine “psichico” mi descriverei come un “perfezionista procrastinatore”, le due cose procedenti insiemi, con una mancanza evidente di fiducia in me, rifiutando molto spesso le opinioni contrarie alle mie, avendo affatto o poco gusto personale (chiedo molto spesso il parere degli altri per decidere su cose materiali come la scelta dei vestiti, il colore della macchina che devo comprare ecc…). Faccio molto uso dell’umorismo (da molto tempo tra l’altro) come meccanismo di difesa, per vincere una certa timidezza. Potrei dire ancora tante cose, ma la mia mail comincia ad essere già molto lunga… Ho cominciato il trattamento con l’attivatore oramai 1 anno fa. All’inizio facevo i miei esercizi assiduamente, poi poco a poco, non vedendo grandi progressi, mi sono accontentato di farlo una volta ogni tanto (anche in macchina, perché mi dicevo che “massimizzava” il tempo del viaggio). Metto comunque l’attivatore ogni notte. Alla lettura del 2° libro, mi dico che devo perseverare, fare gli esercizi in un tempo “consacrato” a questo. Ma siccome non vedo alcun movimento dei denti, mi chiedo se stia facendo gli esercizi correttamente, su questo vorrei che mi desse qualche consiglio d’uso. Un altro punto è che mi viene molto difficile fare gli esercizi concentrandomi sulla mia bocca. Sono costantemente assalito da pensieri nel giro di pochi secondi, soprattutto riguardanti la sfera professionale (“cogito” su quello che mi rimane da fare su alcuni compiti, sulle persone che mi hanno “innervosito” recentemente e soprattutto su quelle che reputo incompetenti ecc…). Infine, e finirei così (mi immagino un suo sospiro di sollievo… risate), ho consultato da poco un dentista specializzato in occlusodonzia. Ha constatato l’usura dei miei denti e mi propone di ricostruire la mia occlusione con in un primo momento l’uso di un apparecchio su misura, successivamente con dei rialzi in ceramica. Potrei avere la sua opinione a riguardo? È compatibile con la dentosofia? Con tutta la mia simpatia |
Domenica 18 Marzo 2012
Buongiorno M. Montaud, ho letto il suo libro Denti & Salute e mi ha tanto segnato che da allora ho adottato la respirazione nasale e l’attivatore pluri-funzionale (da metà dicembre 2011)! Faccio ancora molta fatica a masticare bene prima di ingoiare perché mi fanno male i denti (ho solo 25 anni ma il dentista che mi segue dal dicembre 2011 e applica il suo metodo nella professione mi dice che la mia dentizione è così usurata che somiglia a quella di una persona del doppio dei miei anni! I miei denti hanno perso metà del loro volume. Immagino che sia sicuramente a causa dello stress che mi fa stringere i denti troppo forte). Invece c’è stato un netto miglioramento del mio stato generale da quando ho cominciato a respirare dal naso e ad utilizzare l’attivatore, anche se è stato difficile all’inizio (soprattutto il passaggio alla respirazione nasale… adottare l’attivatore è stato più semplice). I cambiamenti continuano più lentamente e, anche se i miei denti continuano a farmi male (non so se continuano anche a rovinarsi), spero che i cambiamenti seguano il loro corso e intendo continuare per tutto il tempo necessario. Tra i cambiamenti impressionanti che ho osservato: sono riuscito in un mese a cambiare un’abitudine che cercavo di cambiare da anni! Sono riuscito a passare, quasi senza sforzi, grazie alla respirazione nasale e all’attivatore, ad un’alimentazione meno zuccherata, cosa che cercavo disperatamente di fare senza successo da quando ero all’ultimo anno di liceo, nove anni fa! Questo cambiamento improvviso mi ha davvero impressionato e anche davvero sollevato (è davvero sconfortante non riuscire a cambiare un’abitudine quando ci si mette tutta la propria volontà)! Con questa mail desidero dirle un grande grazie per aver scritto questo libro! Spero che molte altre persone lo leggeranno! D’altronde ha delle nuove letture, sia libri scritti da lei sia libri che possono averla illuminata? Ho visto su internet che propone degli stage per professionisti della salute (che non sono) chiedendo di leggere prima dell’inizio dello stage il libro Cosa dicono i nostri denti. Questo libro è disponibile alla vendita? Grazie in anticipo per la sua risposta. A presto! |
Martedì 22 Novembre 2011
Ero cosciente da anni di non star bene. Difficoltà professionali e difficoltà relazionali con mio figlio mi incitarono a intraprendere un percorso terapeutico. Per un anno ho praticato una terapia sotto ipnosi. Fin dall’inizio, dopo qualche seduta, ho avuto un attacco di panico molto importante. Ho comunque continuato le sedute fino ad un’altra crisi, un anno dopo la prima. La notte seguente mi sono risvegliata in preda ad un dolore indescrivibile, allo stesso tempo fisico e morale. In quel momento l’unico modo per me di porvi fine era sopprimermi. Sono quindi andata in bagno in uno stato di trance e ho cominciato a tagliuzzarmi le braccia e ad ingoiare tutto ciò che era a portata di mano. Mio marito si è allora svegliato, ha chiamato il mio medico curante. Sono stata poi ospedalizzata in una clinica psichiatrica per 2 mesi. Dopo una cura del sonno di 12 giorni, prendevo medicine e avevo un appuntamento quotidiano con uno psichiatra. Nelle lungo ore di ozio fumavo molto e spegnevo i mozziconi schiacciandoli sulle mie braccia. Dopo 2 mesi, contro il parere dello psichiatra ma visto il minimo miglioramento della mia condizione, mio marito mi ha fatto uscire da questa clinica e 1 mese dopo rincominciavo bene o male a lavorare. I mesi successivi sono stati molto difficili perché, se lo stato di crisi era passato, il malessere era sempre lì. Questa esperienza mi aveva almeno insegnato a decriptare i sintomi nel mio comportamento che mi invitavano ad agire. 5 anni dopo mi sono sentita abbastanza “ricostruita” e allo stesso tempo cosciente di questo malessere che persisteva per intraprendere un percorso psico-generazionale. Per 1 anno ho visto un terapeuta che mi ha aiutato soprattutto proponendomi esercizi pratici traducendosi in azioni. Ad esempio: scegliere 5 persone con cui avevo o non avevo buoni rapporti, andare da loro con un piccolo regalo, esprimere loro la mia gratitudine per quello che mi avevano dato (anche se avevano avuto dei differenti), oppure costruire un piccolo altare con delle figurine rappresentanti i miei genitori, nonni e andare a guardarlo diverse volte al giorno, oppure scrivere a mio padre tutto quello non avevo potuto dirgli prima che morisse e dire a mia madre che l’amavo e che la ringraziavo per avermi dato la vita. Tutto ciò era difficile ma sentivo che il fatto di essere attrice concretamente mi aiutava. Qualche anno dopo ho integrato una associazione di sviluppo spirituale e da 2 anni pratico la dentosofia. Sono molto meno angosciata, meno dipendente dallo sguardo degli altri. Dare un senso alla propria vita è diventata una realtà e non più una teoria intellettuale. La psico-genealogia poi la dentosofia mi han ben fatto capire che siamo attori della nostra vita, della nostra salute su tutti i piani. Tutte queste iniziative sono state intraprese con, certamente, lo scopo e l’idea di star meglio, di soffrire meno. Ma al di là della “mia piccola persona”, l’ho fatto anche per i miei figli e, ancora oltre, per portare della positività all’umanità per quanto possibile. |
Martedì 22 Novembre 2011
Mi sembra di aver lasciato andare il passato e chiedermi di tornarci per presentare le tappe della mia “storia” dall’entrata nella dentosofia nel maggio 2009, mi ha portato a ricollegare degli esercizi d’osservazione nei tre centri (fisico, emotivo e intellettuale), che ho redatto per più di 2 anni, in occasione di situazioni della vita quotidiana. Ho riscoperto una persona piena d’illusione su se stessa e sul mondo, convinta di aver ragione in un gran numero di circostanze, rigida, che esprime esigenze incessantemente, egocentrica, costantemente arrabbiata, nella chiusura, nel rifiuto, nella fuga, nel bisogno di riconoscenza e d’approvazione, e quindi perfettamente infantile nonostante più di mezzo secolo d’esistenza. Niente di straordinario, alla fine, e del tutto umano… L’incisivo sinistro della mascella superiore era davvero prominente, lo trovano molto brutto ed evitato di sorridere troppo ampiamente. Dopo un certo tempo, ha praticamente invaso lo spazio del vicino. Non è stato l’unico a veder trasformata la sua ubicazione, me ne sono accorta su una foto recente dove non mi “riconoscevo” davvero. Rispetto a lei Michel Montaud, desidero dire che dopo averla abbondantemente insultata e disprezzata in seguito al nostro 1° incontro, ho appreso abbastanza rapidamente a riconoscere quello che mi apportava come sostegno e riconoscenza. Penso che mi aspettassi da lei come un ruolo di padre; il 1° anno discutevano molto e ci confrontavamo con opinioni a volte contrapposte. Progressivamente ho cominciato ad ascoltarla, o meno, ma sapevo che ne sarebbe venuto fuori un qualcosa che mi sarà davvero utile. Il gioco con la mia amica, di ritorno dal consulto, era trovare e scambiare questo qualcosa che nutre il seguito del lavoro. Fino a giugno 2011. All’appuntamento successivo, a ottobre quindi 4 mesi dopo, non era più così, da una settimana una frase mi si era imposta «collegata ma non legata!» e si adattava a molte situazioni e relazioni nella mia vita. Come se qualcosa in me prendesse il volo o una nuova partenza. Ma per arrivare a questo stadio sono passata attraverso qualche shock cosciente. Un incidente, fine agosto 2009, che mi ha lasciato senza macchina e con due costole rotte. Credo che non accettassi la realtà così com’era e dormendo mi ci sono schiantata contro. Ho iniziato a percepire meglio tutte le mie “belle” qualità menzionate prima. Ma incapace di affrontarle mi sono arrabbiata (non a lungo) con tutta la mia famiglia più altri al matrimonio di mio figlio una settimana dopo. Pertanto il processo di trasformazione era avviato, con un seguito di accettazione e lasciar andare reale delle situazioni esterne, ma allo stesso modo interne. Fino al decesso di mio fratello nel gennaio 2010: eravamo al ristorante, si è accasciato; ho capito subito che era morto e che i soccorsi non avrebbero potuto rianimarlo. Ero cosciente di tutto quello che succedeva intorno a me e in me, emozioni e sentimenti, pensieri e sensazioni fisiche. Ho fatto fronte a tutto quello che ha seguito, praticamente sola, con calma e efficienza e non sapevo che ne sarei stata capace. Per quello che riguarda il lavoro di dentosofia, all’inizio masticavo l’attivatore con una sorta di rabbia, violenza, forza, accanimento, come un desiderio di distruzione: non ero solo nei denti, non ero solo i denti. Ho finito per cercare e trovare il rilassamento nella pratica, comprendendo che la presenza e la coscienza sia nella tensione sia nel rilascio erano importanti poiché queste 2 fasi concorrono ad un’armonia e un equilibrio. Attualmente mi concentro piuttosto sul rilassamento di tutto il corpo. Terminerei sfumando il quadro dell’inizio: 2 anni e ½ più tardi, il lasciar andare e l’accettazione di ciò che è, degli altri e di me stessa, in una forma di rispetto, di dolcezza e di gioia, si manifesta. Qualche cosa in me è più dritto e forte, sulla strada verso l’autonomia ed una maggiore sicurezza. E questo è il risultato della dentosofia congiunta con la pratica di un vero e proprio cammino spirituale. So anche che non sono che all’inizio, i pochi risultati ottenuti non possono mascherare la necessità di perseverare nell’approfondimento di questo lavoro che è alla fine lo scopo della vita, o almeno della mia. |
Lunedì 24 Ottobre 2011
Buongiorno, ho 34 anni. Tengo a fare questa testimonianza perché l’incontro con Michel Montaud mi ha cambiato molte cose nella mia vita… «Osservo con spavento che i miei denti si sono mossi davvero molto… la mia mal-occlusione e la mia asimmetria, diagnosticate dai chirurghi e dagli ortodontisti, peggiorano e le difficoltà per mangiare e masticare si aggravano… Anche il mio comportamento ne risente, tanto che i miei denti mi preoccupano… Secondo i chirurghi e i dentisti bisognerebbe togliermi 4 denti e poi portare un apparecchio fisso per 2 anni seguito da un intervento chirurgico maxillofacciale, questo stesso seguito dal porto di un apparecchio per circa 6 mesi… Ad essere sincera mi fa molta paura… non conosco le conseguenze di un tale intervento e niente e nessuno sa darmi risposte alla mie domande (il posto della lingua, i dolori…). Mi prendo quindi il tempo necessario per riflettere, siccome mi assale il dubbio. Infine la mia riflessione si orienta alla DENTOSOFIA, pratica di cui ignoravo totalmente l’esistenza. Nel corso del primo consulto con Michel Montaud, mio marito mi accompagna e ammettiamo di essere sbalorditi dai suoi propositi… Infatti ha saputo descrivermi perfettamente senza nemmeno conoscermi, né avermi mai visto!!! Rimango senza parole tanto una bocca sa svelarvi tutti questi dolori… sepolti dentro i vostri corpi… Attraverso la mia bocca e i miei denti mi ha aperto gli occhi su molteplici verità. Oggi, x+9 mesi dopo, il risultato è spettacolare; ma alla fine la cosa più spettacolare è soprattutto nel mio modo di essere d’oggi. Sinceramente più obiettiva, più sicura di me, più realista di fronte al mondo che mi circonda. Assicuro che la pratica della dentosofia dovrebbe essere usata da tutti. Una presa di coscienza di sé può essere difficile da accettare ma realmente necessaria per andare avanti… e far smuovere i denti!!!!!» Non posso che essere fiera di me per aver fatto questa scelta e dire GRAZIE. |
Lunedì 24 Ottobre 2011
La dentosofia è stato una fantastica spinta per me, e continua ad esserlo. Ho cominciato a masticare l’attivatore nel mese di Gennaio 2011, e a quel tempo ero una persona particolarmente ansiosa e nervosa. In 6 mesi non ero già più la stessa; niente più criceto in testa, molto più calma. Al di là dei cambiamenti interni alla mia bocca, anche il mio entourage ha notato altre cose: mi chiamano la spensierata e mi trovano molto più estroversa. Aspetto con impazienza il seguito…! Grazie mille. |
Giovedì 29 Settembre 2011
Buongiorno Questo messaggio per dirle come sto dall’inizio del trattamento in dentosofia. Gli effetti sono abbastanza spettacolari su diversi livelli. Sono solo 6 mesi che uso l’attivatore. Prima di iniziare ero una persona molto ansiosa, pensavo in ogni momento all’istante seguente, temevo il peggio… particolarmente sfinente…! Siamo ora ad agosto, e sono sorprendentemente più calma, il criceto ha smesso di correre nella ruota nella mia testa e anche se ci sono situazioni stressanti, non mi preoccupo, me ne frego letteralmente. Pratico l’osteopatia biodinamica e anche i miei pazienti hanno notato la differenza: sentono ora quello che succede nel loro corpo nel corso della seduta, le sensazioni sono nette, profonde, in correlazione con quello che succede sotto le mie mani, e sempre più persone escono dallo studio stando già meglio, mentre di solito ci volevano 3 giorni perché giungesse il benessere. Quindi, speriamo in bene per il seguito perché è davvero efficace su di me. Grazie mille A presto |
Sabato 6 Agosto 2011
«I pazzi! Sono quelli che hanno smesso di delirare all’unisono con gli altri.» Gustave Thibon Da parte di un dottore pensionato (all’età in cui si comincia ad essere bravi), diventato omeopata, osteopata (cranico) un po’ tardi, non curando nessuna malattia ma tutti i malati, padre di sei figli, tra cui uno dentista mi ha prestato il suo libro e dato un attivatore che ho messo questa notte. Sempre più matto nel profondo, appassionato della vita e per la vita, quindi fatalmente contro tutti gli anti (antidolorifici, antidiarroici, antipiretico, antidepressivi ecc…). Sono convinto che la salute sia uno stato d’equilibri molto fragile, difficile da conservare e che non presagisce nulla di buono. Rifiuto di curare malattie ma aiuto molto i malati. Né interno né esterno agli ospedali, ho tentato molti metodi paralleli, detti non scientifici, ma efficaci e poco pericolosi. Bisogna saper guardare e se possibile comprendere il perché e il per cosa. Invidio a volte i dentisti perché fanno atti esatti (anche quando non vanno al cuore del problema vi mettono solamente una toppa) mentre noi medici diamo un colpo di martello su un sintomo che chiamiamo malattia per avere un alibi. Non è una confessione ma un ringraziamento; ma è certo che scoprire qualche verità che vanno incontro a verità ammesse, è molto difficile. Farò leggere il suo libro e conoscere l’attivatore e forse un giorno la incontrerò. Con molto affetto |
Giovedì 14 Luglio 2011
Dopo la lettura del libro del signor Michel Montaud ero molto interessato ad usare l’attivatore, perché ho una sovra-occlusione marcata, e in più soffro di roncopatia, e di apnee del sonno ogni notte, motivo per cui ogni mattina mi sveglio più stanco di quanto fossi la sera prima. La mia compagna ha avuto occasione di constatare che durante queste apnee il mio corpo è come in preda al panico, preso da sussulti alla fine di queste apnee. Durante la seconda visita, martedì 16 febbraio 2011, M. Montaud mi ha dato un attivatore pluri-funzionale, spiegandomi come usarlo. La sera stessa l’ho messo, e qui oh! Sorpresa per la mia compagna, scomparsa del russamento e delle apnee del sonno, per cui la mattina dopo al risveglio mi sentivo in forma. Continuo a mettere l’attivatore di notte e ad utilizzarlo di giorno, e oggi martedì 21 giugno 2011 la mia compagna mi conferma che non russo più per nulla, che non faccio più apnee del sonno, e che il sonno è tranquillo e il corpo sereno. Tenuto conto di questi risultati spettacolari, ci tengo a offrire la mia testimonianza, perché possa ispirare persone affette da queste patologie a tentare l’esperienza. Posso anche aggiungere che con questo sonno tranquillo faccio ogni notte un’enorme quantità di sogni, e molto spesso altamente simbolici, che illuminano il mio cammino di vita. Tutti i miei ringraziamenti vanno a M. MONTAUD per il suo libro che mi ispirato ad usare l’attivatore e mi ha così permesso di trasformare… le mie notti. |
Venerdì 14 Gennaio 2011
SITUAZIONE PRIMA DELL’INIZIO DEL TRATTAMENTO DI DENTOSOFIA Soffro di problemi digestivi e di stanchezza cronica dall’infanzia. Ho anche una sensibilità molto viva che non può essere estranea a questi problemi che hanno preso un’intensità particolare nel corso del tempo soprattutto in seguito ai tre episodi significanti seguenti: ➔ 1983: Peritonite appendicolare ➔ 2002: Infezione dentaria ricorrente (scatenata sembrerebbe da un frammento di strumento dentistico rimasto incastrato nella radice del dente; frammento che finalmente non si è potuto rimuovere quindi dopo un anno mi hanno strappato il dente). • Nel frattempo l’assunzione di diversi trattamenti antibiotici hanno causato una candidosi intestinale cronica accompagnata da diverse intolleranze (glutine, lattosio, zucchero, carne ecc…), un inizio di osteoporosi, demineralizzazione, perdita di 12 kg in pochi mesi ecc… • Questa situazione ha provocato uno sfinimento fisico tale che ho, per forza di cose, in seguito ad un’interruzione del lavoro di 3 mesi, perso terreno sul piano professionale. Non avevo più l’energia necessaria per prendermi le responsabilità che incombevano su di me. Faccio da allora esperienza di un’emarginazione ancor più dolorosa per il fatto che avevo avuto fino ad allora una vita professionale di successo. • Al termine di un’interruzione del lavoro di 3 mesi un medico della previdenza sociale giunse addirittura nel corso di una visita di controllo nel 2004 ad opporsi a che io riprendessi a lavorare a tempo pieno, esigendo che gli comunicassi le coordinate del medico del lavoro della mia impresa al fine di informarlo che mi decretava manu militari in part time terapeutico per 6 mesi (!). Perché secondo lui non mi prendevo abbastanza cura di me stessa. «Signora, è in gioco la sua salute, lei è troppo magra, lavora troppo», «inizio ad averne abbastanza dei Servizi Marketing, sono pieni di gente oberata di lavoro che nemmeno se ne rendono conto», ecc… Era il mondo al contrario… Come descrivere il mio sgomento uscendo da questo incontro insolito e la mia angoscia in seguito sul piano professionale (presentivo che questa decisione mi avrebbe fatto perdere la direzione del mio servizio). • Docile e soprattutto determinata a riprendermi rapidamente, ho finito per ammettere l’ipotesi di una depressione inconscia e ho anche preso gli antidepressivi + ansiolitici che mi avevano prescritto. Dopo un mese ho preso la decisione di smettere tutto a causa di un eccesso di tachicardia sopraggiunto in concomitanza con la presa dei farmaci. E poi non ero convinta dell’utilità degli antidepressivi nel mio caso. ➔ Gennaio 2010: Nuovo problema dentale a causa del deposito di una vecchia amalgama del 1970. Il mio dentista mi ha anche diagnosticato una mal-occlusione legata all’assenza dell’ultimo molare superiore sinistro (strappato nel 2003 per le ragioni sovra citate). Si trattava quindi ugualmente, secondo lei, «di correggere la mal-occlusione» colmando l’assenza di questo molare con un dente su perno. Non ho dato seguito a questa raccomandazione perché la mia salute si era ancora deteriorata. • In seguito alla posa dell’amalgama ho in effetti sofferto per due mesi di bruciori assurdi nella bocca (gengive, labbra e lingua), di crampi molto dolorosi allo stomaco e di insonnie sfinenti conseguenti a quei dolori e bruciori. Un’analisi delle urine a messo in evidenza tassi anormali di mercurio, arsenico e nichel; questo nuovo episodio dentale è stato seguito da una nuova degradazione della mia condizione generale con i sintomi seguenti: forti tachicardie (soprattutto dopo i pasti), crampi e gonfiori quasi permanenti, apparizione di un acufene all’orecchio sinistro, pressione molto bassa, deterioramento del mio sonno con insonnie ripetute… Ero ancora più disorientata dal momento che è in un sonno strutturalmente di buona qualità che ho trovato fin dall’infanzia il fondamento del mio equilibrio, sia fisico sia nervoso. • Notare che i numerosi esami, radiografie, ecografie ecc effettuate tra il 2002 e marzo 2010 non hanno rivelato nulla. Solamente le analisi del sangue indicano dal 2003 uno scarso livello di globuli bianchi (difese immunitarie) e una demineralizzazione molto pronunciate. Per concludere: La diagnosi degli “uomini e donne dell’Arte”, che si tratti del mio medico curante o dei diversi professionisti incontrati nel corso degli anni, è sempre stata più o meno la stessa: esaurimento e sovraccarico professionale, depressione “superata”… • Per quanto mi riguarda non mi sentivo né particolarmente “depressa” né particolarmente “sovraccarica di lavoro”. Scoraggiata sì, sicuramente; e anche spesso, ma durante brevi periodi. Depressa no, davvero non credo; forse perché amo la vita, anche se il mio corpo è esaurito. E poi nonostante tutte queste delusioni di salute e queste tempeste digestive, avevo conservato (tranne in periodo di crisi) un buon appetito. Cosa che non è indice caratteristico della depressione. • Il consiglio che più spesso ho ricevuto è: «cambi vita», oppure anche «faccia una psicoterapia». • Tutte queste peripezie di salute sono state una bella opportunità di sperimentare soluzioni diverse di medicina dolce e naturale che mi erano estranee (naturopatia, omeopatia, bagni derivati, alimentazione biologica…). Tuttavia i loro benefici (pur essendoci sicuramente stati) hanno sempre avuto una portata limitata, soprattutto per quanto riguarda la durata. • Invece queste prove sono certamente state una fortuna o per meglio dire una grazia, su un piano più fondamentale di sviluppo interiore. FEEDBACK SULL’ESPERIENZA CON LA DENTOSOFIA (7 mesi) È in questo contesto e stato d’animo che ho scoperto il libro di M. Montaud alla FNAC un pomeriggio d’aprile del 2010. Dopo aver letto l’opera una prima volta ho avuto l’intuizione di un approccio leale e audace nella sua semplicità. ➢ 19 Maggio, ho incontrato Michel Montaud. Nel frattempo avevo riletto il libro due volte. ➢ 16 Giugno, al termine del nostro secondo incontro sono ripartita con l’attivatore che ho sperimentato la sera stessa arrivando a Parigi. ➢ La prima cosa che ho notato è un miglioramento tanto inatteso quanto spettacolare della qualità del mio sonno. Questo miglioramento è giunto in modo quasi istantaneo, in qualche giorno. Ho ritrovato il sonno profondo e denso che avevo da giovane. Avevo dimenticato che si potesse dormire così bene; dal 16 giugno non ho più fatto esperienza di una sola notte insonne. I dolori addominali hanno smesso di essere causa di privazione del sonno. In caso di dolore ho osservato che masticando il più serenamente possibile l’attivatore riesco a riaddormentarmi. Tenuto conto dell’importanza del sonno per il mio equilibrio generale, è un progresso e un benessere che assaporo ogni giorno. ➢ Il secondo punto osservato è un miglioramento sensibile del ritmo cardiaco. Ho meno crisi di tachicardia, anche dopo i pasti. ➢ La terza cosa è che mi sento meno stanca, più resistente. Infatti da metà novembre i disordini digestivi sembrano diminuire; a Natale mi sono permessa piccole deviazioni alimentari che ho globalmente ben tollerato; ho anche meno gonfiori e dolori addominali; ho anche notato di non aver più un alito cattivo al risveglio. ➢ Episodio divertente: in seguito ad un’infezione alla mano causata da un incidente domestico nel novembre scorso ho seguito un trattamento antibiotico per 10 giorni senza il minimo problema digestivo. Porto questo attivatore regolarmente e senza difficoltà ogni notte per 8 ore circa. L’avrò perso dormendo solo due o tre volte in sette mesi. Durante il giorno lo porto di nuovo due ore in media in modo inattivo, e ugualmente in modo attivo nel corso nelle due sessioni giornaliere, di rilassamento di una mezzora ciascuna, che sento essere molto benefiche. – Con questi miglioramenti della mia condizione generale il mio morale è evidentemente migliorato; – Mi sento tra l’altro più regolare, più costante nello sforzo quale che sia, più serena, più nel presente mentre prima ero costantemente sepolta nel passato; forse anche meno emotiva. ➢ Noto anche dei progressi nella musica – canto e pianoforte – soprattutto nel ritmo dove ho sempre avuto enormi problemi. Ecco il bilancio di questa prima tappa alla fine di 7 mesi. I risultati mi confortano nel perseverare; specialmente perché arrivano in un momento cruciale in cui desidero dare un nuovo senso alla mia vita. A presto! |
Sabato 20 Novembre 2010
«Quel che è chiaro è che vedere la mia bocca sempre più bella mi smuove molto. Non so se qualcuno può immaginare l’emozione che provo mentre sento che la mia bocca si chiude quasi normalmente senza che i miei incisivi superiori mi mangino la metà del labbro inferiore. Non pensavo che una tale rinascita fosse possibile un giorno e mi rendo conto di a che punto ho potuto soffrire di questo disequilibrio. Mi sono fatto un magnifico regalo con questo trattamento ma bisogna certamente digerire tutto ciò. Questo lavoro mi rinvia anche alla mancanza di interesse che i miei genitori hanno avuto per me quando ero bambina. Questi denti storti li hanno sempre molto divertiti… Ma no.» |
Domenica 26 Settembre 2010
Signor Montaud, difficile dirle in poche parole tutto quello che è cambiato nella mia vita da quando mastico questi attivatori miracolosi la notte e spesso il giorno. ➔ Prima di tutto ciò che è visibile: sorriso ritrovato, l’orribile e aggressivo canino ha ripreso il suo posto. Mascella superiore espansa. ➔ Per il resto, le cose più importanti: come se ci fossero enormi pulizie in corso nella mia psiche. Con calma e tranquillità, una sorta di psicoanalisi spontanea, per gradi e tappe. Una sorta di caleidoscopio, come i pezzi di un puzzle che si ordinano automaticamente, come una coscienza risvegliata. Non più panico, né terribili angosce. Non più singhiozzi aprendo gli ogni tutti i giorni. Una fiducia ritrovata nella vita, un’attitudine più ferma, più serena di fronte ai problemi. Più spontaneità nei comportamenti, nelle relazioni umane. Una maggior percezione dei colori. Una nuova gioia di vivere. Gli eventi stessi sembrano evolversi diversamente a seguito di una diversa attitudine personale. Alcuni momenti di riconoscenza infinita verso Dio che mi ha creato. Uno sguardo diverso. Tutto è diverso… Aspetto il seguito con impazienza e fiducia. |
Domenica 26 Settembre 2010
Buongiorno signor Montaud, ho letto il suo libro con grande interesse e sono colpita dalla pertinenza dei suoi argomenti e la fondatezza del metodo. La sua analisi e i suoi lavori arrivano a questo punto a risuonare nel mio percorso di ricerca su “l’equilibrio e la globalità”… Sono convinta di avervi trovato lo strumento che mi manca per finalmente aiutarmi in questo percorso e portarmi le cure di cui ho bisogna, resta da incontrare il buon professionista. Mi ha gentilmente comunicato una lista di nomi nella regione parigina su mia richiesta. Oggi però ho lasciato Parigi per trasferirmi in Borgogna: mi avvicino alla Drôme, ma ancora non abbastanza per avere la fortuna di incrociare il suo cammino!! Saprebbe per favore nuovamente orientarmi mandandomi una nuova lista? I miei ringraziamenti più sinceri |
Giovedì 13 Maggio 2010
Ieri sera la conferenza è stata davvero appassionante. Michel Montaud non si contentato di parlare dei denti e della dentosofia (cosa che sarebbe stata comunque appassionante), ma anche della salute in generale, di antroposofia e di educazione. I suoi propositi hanno ampiamente risuonato in me tanto il suo pensiero mi è sembrato ricco di vita interiore. Ha fatto venire fuori la mia ultima lettura: Les sens de la rencontre di Philippe Perennès, che spiega ad esempio che il linguaggio è legato al movimento e che perché il linguaggio ci “parli” realmente, niente sostituisce l’incontro reale con altri. E che il pensiero non esiste senza la vita che lo anima, ecc… Quel che ho trattenuto dalla conferenza non è per forza quel che è stato detto: quanto la via sia ricca e profonda e quanto l’essere umano sia degno di fede… che altro dire? Michel Montaud ci ha spiegato che la salute e la capacità di guarirsi costantemente, e che la malattia è in qualche modo qui per dire: «tu non riesci a guarirti, cerca in te la causa di questo malfunzionamento…». Ci ha anche fatto capire che niente è irreversibile, che si può sempre compensare… Che qualcosa che non avviene nella materia (e questo mi ha fatto pensare ai denti de Walid e Mehdi) testimonia una compensazione nel sovrasensibile e quindi di un “default” d’incarnazione… |
Giovedì 13 Maggio 2010
Buongiorno, ho 19 anni e ho portato un apparecchio fisso dai 12 ai 15 anni più o meno, e questo dopo che mi avevano strappato diversi denti quando avevo circa di 10. Da quando me l’hanno tolto ho un’occlusione piuttosto buono (secondo le mie proprie osservazioni) ma ho, invece, grandi problemi di equilibrio posturale e muscolare così come di emotività (o nervosismo o stress) molto importante, come se il problema che l’ortodontista ha voluto risolvere a livello della dentizione si sia spostato nel mio essere. D’altra parte una scogliosi (molto lieve) si è sviluppata allo stesso tempo. Sono riuscito grazie al nuoto, a un metodo associante rilassamento e movimento e ad un piccolo apparecchio boccale che metto mentre faccio degli esercizi di ginnastica quotidiani, ad migliorare il mio stato generale. Ma il mio equilibrio rimane comunque fragile. Inoltre penso davvero, per la mia esperienza personale, che la dentosofia, superando la vecchia dicotomia occidentale corpo-spirito, è l’unica scienza in grado di aiutarmi. Cosa pensa della mia esperienza? Pensa che la dentosofia sia in grado di aiutarmi? Infine avevo un’ultima domanda d’ordine più personale: ho notato che i miei stati di grande nervosismo e tensione stimolano la mia creatività (sono musicista) così come le mie attitudini intellettuali (mi sto preparando per l’università). Pensa sia possibile che trovare un migliore equilibrio possa nuocere alle mie capacità d’espressione in questi due campi (esprimendomi forse più semplicemente nella vita di tutti i giorni)? Spero di non esser stato troppo lungo né confusionario. Grazie in anticipo per la sua risposta. E grazie molte per il nuovo approccio dell’uomo che ha sviluppato e che non è di ultima utilità in una società così sicura dell’universalità e della veridicità (ma cos’è davvero la veridicità?) dei suoi dogmi (è il mio momento rivoluzionario da quattro soldi). Cordialmente
RISPOSTA Sono sempre realmente contento di dialogare con delle giovani persone piene di buon senso e alle coscienze non offuscate dal “sistema”. «Inoltre penso davvero, per la mia esperienza personale, che la dentosofia, superando la vecchia dicotomia occidentale corpo-spirito, è l’unica scienza in grado di aiutarmi. Cosa pensa della mia esperienza?» Penso che lei abbia già fatto un bel percorso, rispetto alla sua età e che effettivamente la dentosofia le darà molto. «Ho notato che i miei stati di grande nervosismo e tensione stimolano la mia creatività (sono musicista) così come le mie attitudini intellettuali (mi sto preparando per l’università). Pensa sia possibile che trovare un migliore equilibrio possa nuocere alle mie capacità d’espressione in questi due campi (esprimendomi forse più semplicemente nella vita di tutti i giorni)?» Vedrà che si inganna quando dice così e si accorgerà che, non solo non nuocerà ma al contrario la sua creatività sarà decuplicata. «…in una società così sicura dell’universalità e della veridicità (ma cos’è davvero la veridicità?) dei suoi dogmi (è il mio momento rivoluzionario da quattro soldi)». Se è ha già fatto queste osservazioni a 19 anni vuol dire che, ai miei occhi, lei è all’inizio di un percorso di vita che si annuncia appassionante. Le auguro buon vento per il seguito avendo sempre a mente che non conosciamo praticamente niente della realtà colossale dell’Uomo. Con la mia più sincera simpatia, Michel Montaud
Buongiorno di nuovo, come sta? Volevo ringraziarla tanto per la sua risposta, semplice, incoraggiante e nondimeno che respira la comprensione e soprattutto la fiducia. Fiducia nel fatto che ognuno ha dietro ciò che dice un’esperienza singolare e piena di attrattività per il semplice fatto che sia singolare, ma che il linguaggio permette di far risuonare negli altri. Dovremmo ricordarci più spesso che siamo degli organismi viventi prima di ogni altra cosa! Mi piacerebbe mantenere i contatti con lei, perché poche persone intorno a me vogliono sentir parlare della mia esperienza “strana” della vita (anche il mio professore di filosofia, quando io sono in grado di fare gli ottimi compiti!). Quello che vorrei è avere qualche consiglio personale per aiutarmi a trovare il mio posto nel mondo perché so che ho un’enorme quantità di cose da condividere, che ho una capacità di far evolvere il mondo ma non vedo come orientarmi al fine di poter essere il più soddisfatto possibile condividendo il più possibile. Per tutto il mondo l’importante è trovare un buon lavoro, avere una “buona situazione” in cui si muore di stress e di non attenzione a sé. Vedo i miei genitori che sono dirigenti: che fortuna poter guadagnare dei soldi, anche se per questo ci si deve mettere a cercare intellettualmente menzogne per far credere a se stessi che si ama il proprio malessere! Vorrei aiutarli e far loro comprendere che possono stare meglio, ma sono tipi (come me finché ho cominciato a vivere in modo più globale) stressati, chiusi, angosciati. So che hanno voglia, in fondo e come tutti di condividere più facilmente, e so che sono aperti alla diversità ma solamente a posteriori ripercorrendo il passato (e quindi in modo strettamente intellettuale). Infatti è la comunicazione nel presente che si blocca. Vorrei che conoscessero altro prima della fine della loro vita! Ma quello che mi preoccupa di più è il mio fratellino di 14 anni, che porta un apparecchio fisso, che soffre in tutte le dimensioni del suo essere, che non si esprime se non tramite forme di linguaggio primitivo (nel senso in cui le permette di esprimere… quasi nulla! Se non arroganza, violenza o odio). Qualche volta c’è uno scambio quando si “gioca alla lotta” e sento che è felice ma è così raro ed è in fondo completamente solo con la sua sofferenza. Vorrei a volte smettere con gli studi e fargli smettere con i suoi (è in più in un momento di fallimento scolastico!) al fine di aiutarlo a vivere meglio nella sua vita. Vorrei anche convincere mia madre a togliergli l’apparecchio, ma che certezza ripone nelle sue “credenze scientifiche”! Insomma se le dico tutto ciò è anche che io stesso ho dei problemi di comunicazione con gli altri e aver trovato lei è stata una piccola liberazione. Anche se nell’ultimo periodo respiro sempre di più e sono sempre più felice di poter condividere, anche piccole cose. Ma come lei vede la realtà degli esseri che mi circondano è piuttosto difficile e anche se penso aver una presa salda sulla nostra situazione (parlo di situazione perché lo stato delle nostre relazioni familiari è così bloccato che se ne può fare facilmente un modello statico!), non posso diventare il loro terapeuta. Vorrei semplicemente che possano diventare il loro proprio terapeuta, o almeno iniziare il percorso per arrivarci (come ho fatto io). Come posso convincerli a provare qualcosa come la dentosofia, che sia in grado di farli vivere globalmente e di ristabilire l’armonia tra gli aspetti del loro essere che conoscono e quelli che non vogliono ancora né conoscere né ascoltare?? Spero di non averla stordita ma cerco qualcuno a cui esprimere tutto questo da così tanto tempo! Sperando che lei accetti di aiutarmi, sarò felice di ricevere i suoi consigli… e la sua amicizia (anche a distanza)? Cordialmente e calorosamente |
Giovedì 13 Maggio 2010
Caro Dottor Montaud, Grazie per aver scritto il suo libro. La lettura di Denti & Salute mi ha fatto l’effetto che poche letture hanno mai fatto, forse gli scritti di Krishnamurti. Sento fino a che punto tutto questo sia vero, e con quale giustezza ha saputo esprimere la realtà con parole. In realtà non pensavo di essere un potenziale paziente per la dentosofia. La mia bocca e l’impianto dei miei denti sono molto estetici, non ho mai avuto problemi, mai portato apparecchi e ho avuto in totale 2 carie (ho 28 anni). Nessun problema o quasi, ed è qui che “leggo” la mia bocca e non posso che arrendermi davanti all’evidenza. 2 o 3 anni fa essendo in visita in Francia (vivo in Olanda), mi sono convinto a fare una visita da un dentista (che non avevo fatto dall’adolescenza; «per fare cosa? I miei denti sono pienamente sani, la mia bocca è perfetta, ho avuto fortuna ed una buona eredità…»). Conclusione del dentista (che cerca un po’ di distruggere ciò di cui ero convinto): il mio ultimo dente del giudizio (inferiore destro) non si presenta bene e secondo le radiografie è auspicabile un’estrazione, persino inevitabile. Prendo il tutto molto male, io che non ho quasi mai avuto bisogno di cure dentistiche; ma no, ma no signore, mi conosce male; risolverò il tutto da sole come un adulto, alla fine uscirà il dente… ho giudizio da vendere! Starà sicuramente ridendo. Tornato in Olanda e in seguito ad una nuova visita da un nuovo dentista (il dentista francese era comunque riuscito a turbarmi un po’ e da allora faccio visita al mio dentista ogni 6 mesi, per informazione), nuova minaccia per il mio caro e amato dente del giudizio. Ma tengo duro, ci credo (se solo avessi letto il suo libro allora!!!). Dopo circa 3 anni d’esitazione (non ho tempo, è un brutto momento – sono cantante d’opera, bocca e mascella sono sacre!), mi decido a far estrarre il dente in questione (inferiore destro) e il suo omologo superiore a malincuore. Operazione molto faticosa (sotto anestesia locale), “il dente”non vuole lasciare, probabilmente ha molto da dirmi. Un’ora per estrarlo, l’altro è ben allineato e viene strappato in 5 minuti. Ecco, non c’è più, la mia bocca è sempre estetica eppure… come nella vita… «ci sono quasi». Al suo test di lateralità, dal lato destro 2 denti si toccano (canini e due molari), lato sinistro solamente i canini. E gli altri “quasi”. Come mi ci riconosco! Sospetto anche l’estrazione del dente del giudizio come causa di allergie senza precedenti questa primavera (febbre da fieno continua da 4 settimane – molto disturbante e limitante per un cantante – che tratto con agopuntura, gangli numerosi e grandi nella regione cervicale, anche se non c’è stata infezione). Sì i miei denti sono belli ed allineati (in apparenza); non ho avuto “problemi”, e tutto va “quasi” molto bene nella mia vita. Pensa che la dentosofia possa aiutarmi? Ho così tanti sentimenti che l’attivatore potrebbe apportare l’ultimo tocco, ho lavorato già così tanto e faccio del mio meglio. “Comprendo” quel che ha scoperto. Vorrei darlo al mio corpo ora. Siccome non ci sono professionisti in Olanda, cosa mi dice del Belgio, oppure di Parigi? Sono disposto a prendere il tempo, l’avrà ormai capito. Grazie ancora per la sua ricerca, per la sua fede, la sua apertura di spirito e la generosità che la animano. Con la mia più grande riconoscenza e il mio profondo rispetto. |
Giovedì 13 Maggio 2010
Buongiorno, ho 20 anni e ho scoperto recentemente tramite mia madre il suo libro, una meraviglia, anche un miracolo per me. Ho preso coscienza che potrei trovare una soluzione ai tutti i miei problemi. Emicranie oftalmiche, problemi di vista, mal di schiena (leggera scogliosi), respirazione boccale e tanto altro… fin dall’infanzia. I miei genitori ed io non abbiamo trovato una soluzione, mia madre totalmente contro l’ortodonzia ed io codardo di portare tutta quella ferraglia. L’apparecchio fisso non è quindi mai stata un’opzione. Soffrendo enormemente per l’estetica dei miei denti, essendo un commerciante, ho avuto parecchi problemi, stress, timidezza, complessi, diventavo sempre meno socievole, sempre negativo, nel male di vivere per tutta la mia adolescenza. In più non potevo praticare il rugby perché non appena ricevevo un colpo in testa avevo immediatamente una forte emicrania oftalmica con vomiti, facevo fatica a rimettermi. Ho deciso di prendere in mano le cose. Bisognava far qualcosa, non ne potevo più. Appuntamento dall’ortodontista. Bilancio: deve farmi operare alla mascella superiore, (prognatismo). Operazione ovviamente pesante e con diversi giorni di ospedalizzazione. Scoraggiamento totale per me, sarei stato così per tutta la vita. Mia madre folle di rabbia, decide di informarsi meglio. Scopre il suo libro e mi dice: «è geniale, starai meglio». Barlume di speranza, leggo il libro e mi sento meglio; comincerò questo trattamento a breve, e glielo dico, ho davvero voglia di sentirmi meglio, in tutto lo splendore di forme dei 20 anni, e pensare al mio futuro. Ho alla fine capito che potevo respirare dal naso, prima non tentavo nemmeno pensando che fosse naturale. In ogni caso un grande GRAZIE per tutto e le numerose testimonianze, cordialmente. |
Sabato 20 Febbraio 2010
Buongiorno, ho appena letto il suo libro comprato ieri sera… questa “libertà” di cui parla nel libro mi fa sognare. Sono letteralmente “rinchiusa” dentro, “per” la mia mascella; nessuna espressione si adatta realmente, ne sono cosciente. Ma se fosse il segno per andare verso un vero benessere, che fortuna! Ho anche visto il suo sito e guardato le diverse testimonianze. Penso, come molti altri forse, che una soluzione finalmente si offre a me! Desidero quindi intraprendere questo trattamento e vorrei sapere se è possibile a Parigi. La ringrazio in anticipo per tutte le informazioni che potrà comunicarmi. Grazie ancora per il suo libro eccezionale, per la sua sincerità. Cordialmente |
Martedì 1 Dicembre 2009
Buongiorno, Ho avuto una corrispondenza con lei nel settembre 2008 in seguito alla lettura del libro Denti & Salute. Avevo fatto leggere un passaggio del libro a mio marito perché era continuamente ferito. Troverà qui la sua testimonianza: «In seguito della lettura di un passaggio sulla respirazione nasale sul suo libro, ho adottato il principio di questa respirazione per i miei allenamenti di corsa a piedi. Per i 4 anni che hanno preceduto la messa in pratica di questo metodo, ero regolarmente ferito, diverse volte all’anno, o ai polpacci o al nervo sciatico non appena mi allenavo intensamente cosa che mi impediva di fare competizioni. Da 15 mesi uso la respirazione nasale. Ho sentito degli effetti benefici abbastanza rapidamente nel corso dei miei allenamenti, e da allora posso allenarmi in maniera molto intensiva e molto più spesso (5 volte a settimana). Ho fatto, quest’anno, molte gare e tutto ciò senza ferite né dolori muscolari. Inoltre ho un ottima capacità di recupero, che sia dopo gli allenamenti o dopo le gare (dal cross alla mezza maratona) anche se nelle gare respiro con la bocca. H 54 anni, ho appena fatto un testo sotto sforzo che è nettamente migliore rispetto al precedente fatto nel 2006, soprattutto per il recupero lattico e la frequenza cardiaca. Ci tenevo a farle parte della mia esperienza e a ringraziarla perché, grazie a lei, ho potuto riprendere a competere a buoni livelli.» Aggiungo anche i miei ringraziamenti ai suoi. Cordialmente |
Sabato 7 Novembre 2009
Ho scoperto la dentosofia per puro caso… ma tenderei a pensare che il destino abbia fatto in modo che i nostri cammini si incrocino in un momento in cui ne avevo terribilmente bisogno. Novembre 2007: un dente infetto mi faceva orribilmente soffrire, cerco d’urgenza un dentista vicino a casa. Il primo non risponde, il secondo mi dice che non posso avere un appuntamento prima di 2 mesi, il terzo accetta di vedermi la sera stessa d’urgenza e mi toglie il dente che mi infligge questo dolore atroce. Tornando un mese dopo per verificare l’evoluzione di questo dente, questo dentiste mi parla per la prima volta di dentosofia. Lo ascolto con molto interesse perché quel che mi dice mi colpisce subito. Avendo i denti che si accavallano, volevo di nuovo farmi mettere un apparecchio per raddrizzarli (ne avevo già avuto uno a 18 anni ma i miei denti tornavano nella stessa posizione di prima). Comunque resto un po’ scettico su tutti gli sconvolgimenti psicologici di cui mi parla. Penso sia troppo bello per essere vero. Essendo ipersensibile, iperemotiva, molto riservata, quasi asociale… sogno di avere un carattere più deciso. E poi la vita che ho non mi piace più: grandi problemi personali e professionali fanno sì che io sia costantemente triste. Prendo questo metodo come salvagente che devo assolutamente afferrare. Quindi, dopo aver letto il libro di Michel Montaud, metto da parte tutti i miei dubbi e mi dico che nel caso in cui non mi convenisse posso smettere quando voglio. E poi credendo molto nei segni del destino, non posso evitare di pensare che non ci siamo incontrati per nulla. Siccome questo metodo mi sembra meno aggressivo dell’apparecchio fisso, prendo rapidamente appuntamento per cominciare la terapia nel gennaio 2008. La prima tappa dell’attivatore mi turba molto fisicamente. I miei denti si muovono molto e mi fanno abbastanza male il mattino al risveglio, ma resisto. Dopo due settimane questa routine è ben integrata e anche se i miei denti fanno ancora male, il dolore si attenua più velocemente. Sento ugualmente i primi benefici: io che ho avuto una sola notte di sonno degna di questo nome da un incidente in macchina nel 2004, riesco finalmente a dormire notti intere, senza incubi, senza svegliarmi e rigirarmi nel letto per ritrovare il sonno. Già solo questo mi dà voglia di perseguire ancor più assiduamente il trattamento. Ma non sento all’inizio della terapia nessun grande cambiamento psicologico. Molto in fretta il mio dentista mi propone di farmi dei rialzi; cosa che quindi fa due mesi dopo l’inizio ovvero nel marzo 2008. Fu un periodo moralmente molto difficile più che fisicamente. Proprio mentre iniziavo a sentirmi un po’ meglio, grandi momenti di depressione mi cadono addosso. La mia ipersensibilità mi rende la vita difficile e ogni minimo contrasto diventa una montagna insormontabile. Le crisi di pianto si succedono e ho ancora meno voglia di vedere persone di prima. Voglio rimanere nella mia bolla, evitare gli altri, al punto che finisco per essere in malattia per 15 giorni in seguito ad grandi delusioni professionali. Poi, poco a poco, le cose si calmano e comincio a meglio apprezzare i momenti piacevoli. Ho più voglia di sorridere e apprezzo di più la compagnia degli altri. La mia migliore amica, a cui non avevo detto del trattamento per vedere se si sarebbe resa conto di qualcosa, mi dice che mi trova molto meglio e più intraprendente, più sorridente. Le spiego allora ciò che faccio e mi incoraggia a continuare perché l’evoluzione benefica c’è. Visto che i miei denti si sono ancora mossi sufficiente, il dentista mi propone di passare alla tappa successiva, la prima sopraelevazione. Siamo nel luglio 2008, quindi 6 mesi dopo l’inizio del trattamento. All’inizio facevo fatica a parlare, ho voglia di poter togliere questa protesi come facevo con i rialzi. Mi ci vorrà un tempo di adattamento per riuscire a non pensarci più. I denti fanno di nuovo male al risveglio. Ho di nuovo grandi momenti di sconforto, tuttavia, se questi sono più violenti inizialmente durano molto meno nel tempo e mentre prima tendevo a rimuginare ancora e ancora, dimentico più in fretta e vado più velocemente avanti. Non mi lascio più soffocare dalla mia ipersensibilità. Mi sento più coinvolta dal presente che dal passato. A poco a poco ho l’impressione di procedere su una nuvoletta. Mentre la mia vita non era affatto cambiata dall’inizio del trattamento comincio ad apprezzarla, anche se non corrisponde comunque a quella che sogno. Ho sempre il sorriso sulle labbra, sempre voglia di ridere. Sto bene, sono zen, serena. Non più momenti di sconforto, non più crisi di pianto. Io che arrossivo per qualsiasi cosa, lo faccio solo più in rare occasioni. Non più lascio più sopraffare dalla mie emozioni e per me, vale tutto l’oro del mondo! Tornano in superficie vecchi progetti, che avevo lasciato stare per mancanza di fiducia in me stessa, e desidero fare in modo da conseguirli perché finalmente la mia vita somigli a quello che voglio. Il mio terapeuta pensa che io faccia un buon lavoro e decide di passare alla tappa successiva: la seconda sopraelevazione. Siamo quasi, giorno per giorno, un anno dopo l’inizio del trattamento: gennaio 2009. Come ogni volta ho bisogno di tempo d’adattamento sul piano fisico, tanto più che il mio dentista ha lasciato uno spazio davanti e ho difficoltà a parlare senza “sussurrare”. Anche la mia migliore amica mi dice che non parlo più nello stesso modo. I miei denti fanno di nuovo male al risveglio, perché quelle che non si toccavano più si toccano nuovamente. Ma soprattutto la minima cosa mi irrita. E mentre prima sarei scoppiata a piangere per un nulla, ora niente di fa perdere il controllo. Non urlo ma brontolo, mi lamento, sono scorbutica e ho voglia di mandare a quel paese tutti quei guastafeste che inquinano il benessere che sentivo fino a poco prima. Due settimane dopo il peggio è passato. Sono di nuovo felice e ho voglia di vivere la mia vita a pieno. La mia migliore amica mi felicita per essere così costante perché è già un anno! Ma per niente al mondo smetterò quando vedrò tutto il bene che mi fa, anche se ci sono alti e bassi. Penso che bisogna viverlo per comprendere realmente tutti gli sconvolgimenti che tutto ciò implica. Nell’Aprile 2009 nel corso di un appuntamento di controllo, parlo al dentista di questo problema di sussurro che mi dà davvero fastidio, non per lo sguardo altrui ma per me stessa. Non mi riconosco quando parlo, non mi riconosco più nel carattere. Sono diventata molto impulsiva e irascibile, e non sono io. Pratica quindi una sopraelevazione perché i miei denti si tocchino a tutti i livelli. Ancora una volta mi ci vorranno almeno 15 giorni per adattarmi, ma mi ritrovo finalmente più calma, riflessiva e tranquilla. Poi i mesi passano e ho l’impressione di stagnare… Non vedo più grandi cambiamenti psicologici, mi sembra anche di regredire con momenti di depressione che arrivano e partono altrettanto rapidamente e di nuovo arrossisco per qualsiasi cosa! Invece, grandi cambiamenti si producono nella mia vita con il progetto di comprare una casa e quello di lasciare il mio lavoro. Grazie ad un’amica ho trovato da comprare una casa nuova che posso permettermi e devo trasferirmi a Novembre. Che orgoglio per me di poter comprarmi una casa! Questo progetto mi ridà fiducia nella vita! Sul piano professionale la mia società nel piano sociale. Quelli che volevano potevano candidarsi per partire volontariamente e così salvare il posto di un altro, fatto salvo che avessero un progetto di riconversione. Non amando particolarmente il mio lavoro (assistente alle risorse umane) che reputo noioso e non essendo abbastanza considerata dai miei capi, decido abbastanza rapidamente di candidarmi. Normalmente avrei avuto bisogno di mesi di riflessione, ma qui mi lancio. Trovo una formazione per essere animatore grafico in 3D. Io che ho sempre sognato fare un mestiere artistico, amo questa formazione perché unisce le nuove tecnologie e le mie passioni: disegno, fotografia e cinema. Sfortunatamente il mio progetto di partenza non si concluderà perché nessuno vorrà prendere il mio posto. Fu una vera delusione, tuttavia i miei capi accetteranno di pagare la mia formazione al di fuori dal tempo di lavoro. Facendo un passo indietro penso che non sia stato un male, siccome tutti questi cambiamenti d’un colpo solo sono abbastanza difficili da gestire senza in aggiunta avere il problema di non avere più un lavoro… Sono solo un po’ ansiosa di aver difficoltà ad adempiere tutto contemporaneamente: il mio lavoro per cui faccio sempre più ore di straordinario, la mia formazione che inizia ad ottobre e il mio trasloco e i miei lavori a novembre… ma penso comunque che ci riuscirò, dovrò solo ben organizzarmi. La settimana prossima cambio attivatore perché i miei 4 quattro incisivi inferiori siano allineati, cosa che dovrebbe apportarmi una maggior forza morale… Ancora un cambiamento che richiederà sicuramente un periodo di adattamento, ma dall’inizio del trattamento non rimpiango un solo secondo di aver tentato l’avventura. Mi rimane ancora un lungo cammino da percorrere, il lavoro non è ancora finito, lungi dall’esserlo, ma so che il meglio deve ancora venire.. un anno e nove mesi, può sembrare tanto, ma il viaggio ne vale la pena. Ho l’impressione di avere preso un’autostrada che mi ha liberato dai miei maggiori problemi, e che mi rimangono da percorrere piccoli percorsi che non appaiono su nessuna mappa e che mi faranno scoprire parti di me di cui non sospetto neanche l’esistenza… Grazie all’inventore della dentosofia e grazie a coloro che la praticano! |
Sabato 7 Novembre 2009
Giovane ragazza di 16 anni che ha svolto uno stage di una settimana da un professionista. Domanda: «dire quel che più ci ha colpito durante lo stage». Ho potuto assistere ad un consulto poco ordinario da un dentista. Esperienza che mi è molto piaciuta. Infatti questo dentista non pratica la medicina “classica”. Dentista da 30 anni va una volta a settimana nello studio di un collega al fine di fare consulti poco ordinari. Parte dal principio che la nostra bocca sia la conseguenza di quello che siamo, di quello che proviamo, viviamo o abbiamo vissuto (la causa). Tutto si legge all’interno della bocca. Grazie ad un trattamento non aggressivo (senza apparecchio dentale), rimette a posto i denti, la mascella ma anche il modo di vivere dei pazienti. Ho potuto assistere al primo consulto di una madre e di suo figlio; è d’altronde la più interessante ed anche importante, al fine di stabilire un contatto con i pazienti. Sono stata incredibilmente dalla facilità che ha avuto quest’uomo a dialogare con loro e soprattutto dal modo ha avuto luogo. In una semplice mezzora ha fatto venir fuori il carattere, le emozioni, il passato di queste persone. Non le conosceva affatto. |
Lunedì 14 Settembre 2009
Buongiorno, molto interessata dal libro del Dr Montaud, ho avuto voglia, anch’io, di provare questo metodo perché sono convinta che i nostri corpi tengano in memoria i diversi blocchi che abbiamo accumulato nelle nostre vite, e sapevo poter accedere ad un “meglio-essere”. Passare attraverso il corpo E lo spirito mi sembra ovvio perché siamo un tutt’uno. La mia esperienza con l’attivatore fu breve, e dolorosa! Ho potuto portarlo solamente dieci mesi con numerose gengiviti, vertigini, dolori alla cervicale che prima non avevo… Ho alla fine accettato di abbandonare questo metodo e paradossalmente è proprio questo che mi ha enormemente aiutata: ho FINALMENTE ascoltato quello che volevo realmente. E quello che volevo, in un primo tempo, era davvero ascoltarmi, smettere con l’attivatore. È quindi quello che ho fatto. Da allora persisto nell’attenzione a me stessa. Si può dire che in questo la mia avventura con l’attivatore ha fatto da innesco! … Oggi mi sento bene e non ho voglia di proseguire. Ho scoperto altri metodi passanti attraverso il corpo (in particolare i massaggi) che mi danno moltissimo. Mi sento felice, e sento che posso approfittare dell’attimo presente. Penso che l’attivatore convenga ad alcune persone e che le aiuti. Penso anche che non convenga a tutti… Mia nipote e uno dei miei figli hanno anch’essi seguito un trattamento con l’attivatore: buoni risultati per mia nipote, insufficienti risultati per mio figlio, il metodo è quindi stato completato da un apparecchio funzionale tipo piste di Planas. Ho fatto fatica a vedere questi bambini che amo con la bocca presa in questo attivatore anche se fortunatamente non era che per un tempo limitato nella giornata. Mi dicevo «è per il loro bene», ma diverse volte mi è venuta l’immagine di un tappo che era stato messo loro sulla bocca; ecco, è stato difficile. Penso che sia davvero importante guardare i bambini per poterli aiutare durante la crescita fisica e spirituale, perché sono molto più duttili di noi adulti. L’attivatore ed altri metodi funzionali mi sembrano quindi molto più interessanti per i bambini. Ho incontrato degli adulti che avevano portato attivatori per 15 anni. 15 anni senza poter svegliarsi la notte e dire subito al proprio compagno un “ti amo” spontaneo perché si ha qualcosa in bocca; è tantissimo tempo! Ma va bene, se l’hanno portato a lungo vuol dire che dovevano trovarci dei benefici e rimandare il loro “ti amo” il tempo di togliersi l’apparecchio non doveva essere un problema per loro… In conclusione direi che penso che questo cammino con l’attivatore sia interessante, ma che sia un percorso tra i tanti altri che possono aiutarci. Ecco la mia testimonianza. Buona strada a tutti nella ricerca della serenità, del meglio-essere e della crescita!
RISPOSTA Questa testimonianza è interessante sotto diversi punti di vista ma non descrive un’esperienza vissuta in seguito ad un trattamento tratto dalla dentosofia. Tratta le reazioni di una persona che ha utilizzato uno strumento che si chiama attivatore; l’attivatore tuttavia è uno strumento (come il martello per piantare un chiodo) tra diversi al servizio del terapeuta e dell’essere umano che è il motore di questa terapia ma, come ogni strumento, può essere mal usato. «La mia esperienza con l’attivatore è stata breve, e dolorosa». In questo caso preciso questa esperienza dolorosa e i sintomi, vissuti da questa persona, avrebbero dovuto suggerire al professionista che la seguiva che l’uso dell’attivatore non fosse corretto. Questa reazione si può vedere frequentemente all’inizio del trattamento, se il terapeuta non è attento né all’ascolto del paziente. Ogni paziente avrà dei segni personalizzati ma ce n’è uno che non mente mai, ovvero la “pseudo-allergia”. Non bisogna mettere in discussione l’attivatore ma il come viene utilizzato. Quel piccolo pezzo di gomma o di elastomero è inoffensivo; è attraverso il nostro funzionamento che agirà. Questo tipo di reazione si può vedere solamente su territori preoccupanti, stressati, quasi angosciati dove le paure sono molto presenti. Sappiamo bene tutti come sia difficile rimettersi in discussione personalmente e come sia molto più pratico che “l’esterno” sia sempre la causa dei nostri problemi e, in questo caso specifico, l’attivatore. «Penso anche che non convenga a tutti». Non posso far passare questa frase perché non riflette la realtà e si basa sull’esperienza di una persona che sfortunatamente è passata accanto alla terapia dentosofica senza realmente farne esperienza e che non può permettersi di esprimere un giudizio su un qualcosa che non ha vissuto. L’esperienza mi ha provato che ogni essere umano può trarre beneficio dalla dentosofia, quale che sia l’età, a condizione che decida realmente di mettersi in moto avendo la coscienza che il solo medico per lui è proprio lui stesso. Lungo il cammino ci sarà qualche volta bisogno di un po’ di aiuto (il terapeuta) per non sbagliare strada ma il percorso sarà compiuto da lui e solo lui e la scomparsa dei diversi sintomi sarà il segno della buona evoluzione del suo percorso. Ho ritenuto necessario commentare questa testimonianza perché può essere trovata spesso e non riflette ciò che è la terapia dentosofica. Ringrazio di cuore chi l’ha scritta perché potrà essere utile ad altri, spero. Oggi è richiesto agli esseri umani di prendere coscienza; richiederà loro una certa attenzione per incontrare dei terapeuti che praticano seriamente la dentosofia. Michel Montaud |
Giovedì 13 Agosto 2009
Buongiorno Michel, ho divorato (!!) il tuo libro in 2 giorni e sono stupito senza esserlo: tutto regge e quando un pezzo del puzzle trova il suo posto nella coerenza del tutto non c’è altro da fare se non inchinarsi davanti all’evidenza. Complimenti per aver messo la tua energia in questa messa in luce. Il tuo libro è piacevole da leggere e le prove sono inconfutabili. |
Giovedì 16 Luglio 2009
Ho appena scoperto la dentosofia leggendo il suo libro. Sono molto commossa perché risponde ai problemi di mio figlio di 9 anni che soffre di una mascella inferiore troppo avanzata. Per la prima volta ho la speranza di vederla guarire grazie al suo metodo. Grazie per rivelare alla luce metodi dolci e che insegnano a meglio conoscere il proprio corpo, questo sconosciuto, e non essere più obbligati a subire cure barbare e spesso inadatte. Cordialmente Giovedì 4 Giugno 2009 Testimonianza dopo 2 anni di trattamento Ho incontrato la dentosofia in un percorso personale di ricerca di una dimensione più umana della medicina. Devo comunque ammettere che all’inizio del trattamento, ricercavo soprattutto risultati visibili nel mio aspetto orale esteriore. Infatti cercavo di razionalizzare l’utilizzo dell’attivatore: io DOVEVO fare gli esercizi per VEDERE i risultati. Dopo un consulto con il mio dentista ho capito che solamente un cambiamento del mio modo di funzionare poteva cambiare il mio benessere. Il mio rapporto con l’attivatore è quindi stato trasformato perché ho iniziato a esprimere i miei sentimenti e i miei desideri. Ho scoperto la difficoltà di accettare tutte le mie sensazioni che la vita offre, anche quelle negative come la collera, la frustrazione, l’ansia e la vendetta. In passato al contrario usavo un sistema “economico”: subivo per non dover discutere! Ora aspetto il momento giusto per dire quello che penso e so anche di non poter cambiare il mondo intero. L’ultima fase a cui sono arrivata è che ora ascolto le mie proprie emozioni, il mio corpo, i miei desideri, le relazioni. Ora HO VOGLIA di lavorare con l’attivatore. Questa voglia mi è venuta in seguito ad un’esperienza dopo una sessione con l’attivatore. Per la prima volta ho avuto una vera sensazione di benessere globale; ho sentito il mio corpo trasformarsi, ho ascoltato le mie ossa rompersi e, alla fine, ho provato un reale sollievo. |
Giovedì 4 Giugno 2009
Buongiorno, ho finito da poco il suo libro e desidero offrirle la mia testimonianza. Le prime parole che mi vengono in mente: straordinario e vero! Sembra completamente surrealista ed eppure è così. Penso che il suo approccio sia pervaso di una grande umanità. La pagina 182 mi dice molto. Sono pienamente su questa via. Ho seguito una psicoterapia “classica” per 4 anni e mi ha aiutato molto ma sento sempre un malessere. Non mi sento tranquilla. Volendo andare oltre, seguo un corso di astrologia umanista da tre anni, mi aiuta a comprendere il “tutto” che siamo. Dopo il mio primo appuntamento le scriverò per darle nuovamente le mie impressioni e testimonianza, se me lo permette. Cordiali saluti |
Martedì 21 Aprile 2009
Buongiorno, ho letto il suo libro. Grazie di questa magnifica testimonianza che cerco di far conoscere intorno a me, tanto è portatrice di soluzioni molto rispettose dell’umano. |
Venerdì 27 Marzo 2009
«Ho letto il libro di Michel Montaud Denti & Salute e vorrei aggiungerlo alla lista dei libri preferiti. Un libro fondamentale per comprendere meglio il nesso tra la bocca e la psiche. Un “must” per ogni terapeuta, ma ugualmente fonte di speranza per chiunque, poiché il libro propone un trattamento di riequilibro globale dell’essere, tanto semplice quanto “magico” nei suoi effetti. Da leggere assolutamente.» M. C. psicoterapeuta e scrittore. |
Venerdì 13 Marzo 2009
Buongiorno M. Montuad Ho ricevuto ieri il suo libro… e l’ho praticamente finito… Dopo aver ben riflettuto la parola che meglio corrisponde alla mia sensazione su quel che ho letto è: accordo. Sono in accordo totale, perfetto con quello che ho scoperto in questo libro. Per quanto riguarda mio figlio e anche mia figlia, ma certamente me in primis, non ho nessun dubbio che sia verso questa terapia che andrò e ne sono entusiasta! Grazie per la semplicità con cui condivide le sue conoscenze. Con il piacere di incontrarla forse un giorno. |
Venerdì 20 Febbraio 2009
Testimonianza: febbraio 2009 Dall’età di 20 anni circa avevo coscienza del mio problema di mascella e un fastidio a livello dell’ATM (articolazione tempro-mandibolare) sinistra che si accentuato negli anni. A 28 anni prendo il toro per le corna; mi sento sempre peggio nella mia bocca, con dolori frequenti e forti. Vado da diversi ortodontisti (3) e tutti mi dicono che bisogna: o strappare dei denti per creare dello spazio o intervenire con un’operazione pesante e con un apparecchio fisso. Quel che non mi ha rassicurato è che avevano tutti opinioni differenti. All’epoca ero insicuro e complessato; l’idea di dover subire un trattamento pesante (con conseguenza pesanti?) rafforzava il mio malessere, ma non avevo altre opzioni e iniziavo a prepararmi psicologicamente per incontrare il chirurgo a Lione affinché mi spiegasse l’intervento. Parallelamente, giocando a calcio con amici, mi faccio male al tallone. Il dolore persistente mi spinge ad andare da un osteopata. È alla fine dell’esame che decido di spiegargli il mio problema alla mascella: mi dà il numero di telefono di un dentista praticante un metodo sorprendente con un approccio completamente diverso. È con curiosità che decido di prendere appuntamento. Sono stato semplicemente conquistato dal metodo presentato sotto il nome di dentosofia. Il discorso di Michel Montaud, quel giorno, mi parla visceralmente. Ho la convinzione che questo trattamento sia fatto su misura per me. Inizio del trattamento il 18 ottobre 2006 Non sono mai riuscito intellettualmente a superare il mio complesso fisico, nemmeno con l’aiuto di uno psicologo né con sforzi costanti; il rapporto con il mio corpo era fastidioso e problematico (dall’adolescenza); è come se non volessi accettarlo nella sua completezza. Non sapevo il perché. Lo trovavo ridicolo eppure era un pensiero sempre presente in me. Dall’inizio del trattamento accetto volentieri l’attivatore e lo tengo rapidamente di notte. Faccio i miei esercizi tutti i giorni, 2 volte 20 minuti. Dopo 4 mesi di trattamento osservo (con diffidenza all’inizio) la scomparsa del mio complesso che mi porto dietro dall’adolescenza e che era onnipresente. Cosa ancor più sorprendente, è successo con discrezione e dolcezza totale, senza alcuno sforzo mentale (all’epoca uso l’attivatore solo ed esclusivamente per curare i miei denti). Non posso che osservare il prima e il dopo. Oggi, quasi 2 anni e ½ di dentosofia e di esercizi sto bene nel mio corpo: siamo oramai un tutt’uno e tutto questo… dimenticato! Mi piace sempre fare gli esercizi di respirazione ed è giorno per giorno che trovo l’energia per continuare: è un momento per me; un tempo in cui mi ritrovo. Ho un’adorabile figlia di 10 mesi che è arrivata al mondo molto in fretta e per caso. Sua madre ed io ci siamo separati più di 2 mesi fa. La vita continua a sorprendermi e va tutto bene. Sono molto legato alla mamma di mia figlia ed è reciproco; ci rispettiamo profondamente l’un l’altro. Ogni tanto mangiamo insieme; condividiamo ancora delle attività comuni e la principale è concentrata sull’educazione del nostro tesoro. Sono molto felice di aver avuto questo bambino con lei. Mi dirigo oggi verso una scelta artistica. Canalizzo azioni ed energia verso le mie inspirazioni; finalmente passo all’azione (in precedenza era troppo difficile)… Avanzo piano piano, mi prendo il tempo di cui ho bisogno e, anche se il mondo è imperfetto (come me), vedo un senso reale e più giusto in ciò che vivo oggi. |
Lunedì 9 Febbraio 2009
Caro collega, ho divorato il suo libro (Denti & Salute). La mia storia è così simile alla sua! Infatti dopo qualche anno di ogni pratica, mi sono formata in ortodonzia e ho rapidamente trovato aberrante estrarre denti sani per allineare gli altri. Bisogna trovare delle soluzioni per non arrivare a quel punto… Mi sono allora interessata ai trattamenti precoci (dentatura da latte) così come al Protocollo Easy Damon (espansione ossea). D’altra parte mi è sembrato evidente che bisognasse comprendere perché una bocca non funziona piuttosto che precipitarsi sulla scelta di un apparecchio (il come fare). In questo modo il tossicologico dei problemi funzionali mi è apparso un’evidenza e ho introdotto i posizionatori orthoplus nella mia pratica. Osservo che i pazienti di classe II sono persone chiuse e nel mentale, i prognati sono piuttosto simpatici e sognatori. Un fanciullo con superbi denti ben allineati è per forza un fanciullo a suo agio con se stesso. Una giovane donna che vedo ogni 6 mesi per una pulizia dei denti, nessuna caria, mi dice di aver una caria sul dente 36 in seguito alla morte della madre. Un adolescente di cui non riesco a ruotare il dente 35 va in collegio, e finalmente riesco a farlo girare, ecc… Ma posso solo osservare che alcune cose succedono nelle bocche, ma non capisco il perché… me lo insegnerà la dentosofia? Mi sono perso il ciclo di formazione dell’anno scorso. Aspettando l’anno prossimo può indicarmi dei professionisti praticanti la dentosofia dalle mie parti al fine di mettermi in contatto con loro? Nell’attesa, caro collega, le porgo i miei sinceri saluti. PS: ho seguito una formazione in ezio-medicina e ho trovato nel suo libro molti punti in comune con la dentosofia. Conosce questa terapia d’accompagnamento emotivo? |
Lunedì 22 Dicembre 2008
Vorrei condividere la mia esperienza che trovo incredibile! Ho rischiato di farmi operare alla mascella ed estrarre qualche dente… Ma ho trovato il vero cammino verso la salute. Sono 6 mesi che uso l’attivatore. I risultati sono enormi! Prima la mia mascella inferiore era troppo avanzata; i denti superiori sfregano su quelli inferiori; battevo i denti e avevo dolori articolari all’apertura della bocca; soffrivo di apnee del sonno. Da allora più nulla; l’occlusione si è armonizzata e, in aggiunta, i denti si sono allineati, sono diventati luminosi e bianchi, le gengive molto sane e rosa! I miei amici non mi riconoscono e molti sono motivati a faro la stessa esperienza. Conosco già 5 persone che praticano il metodo e sono molto contente! Un GRANDE GRAZIE a Michel Montaud e alla Dentosofia, che è una vera scienza del nostro FUTURO, di tutti noi! |
Lunedì 15 Dicembre 2008
Ho cominciato la mia terapia con l’attivatore pluri-funzionale il 24 novembre 2007, avendo già fatto in precedenza una terapia sotto ipnosi. Non potevo che immaginare i benefici di questa nuova tappa già ben spiegata nel libro Denti & Salute. La prima notte non ho avuto nessun problema a sopportare l’attivatore, cosa che invece temevo. Nel corso dei giorni e delle settimane, avevo meno dolori alla schiena, mi svegliavo in piena forma, parlavo più chiaramente, l’attivatore diventava la mia indispensabile medicina!!! Il solo punto negativo era il male ai denti, alle gengive, alla mascella al risveglio per qualche minuto, il tempo che tutto si svegli e si rimetta a posto. Inizio gennaio 2008 prendevo appuntamento con il mio dentista (dentosofo) per raccontargli le mie impressioni e tutte le cose belle che vivevo quotidianamente. Intorno al 15 gennaio ho sentito onde negative, un male di schiena persistente, una grande stanchezza, quasi un disgusto per l’attivatore; comprendo quindi che tutto il mio corpo stava respingendo un male che mi divora sicuramente fin dall’infanzia; mi preoccupo, non eccessivamente, aspettando giorni migliori. Rivedo il mio dentista il 25 che comprende il mio sconforto, mi rassicura e mi propone di scoprire altre sensazioni con la messa di 2 rialzi per alzare la mia bocca. Il primo giorno, male alla lingua e un po’ ai denti, normale, e riprendendo fiducia!!! Tutta la settimana seguente ho avuto solo dolori, vertigini. Ho preso appuntamento da un osteopata, il 30 gennaio, che mi ha sbloccato da ogni tensione. Non ho ancora percepito i benefici dei rialzi. Direi che li sopporto; li metto quando ne ho voglia perché mi seccano la bocca e mi fanno parlare male, cosa che mi è di ostacolo soprattutto nella mia funzione di responsabilità. Non mi vergogno e sono convinta di questa terapia perché nel lungo periodo non può che essere efficace. L’attivatore è parte integrante della mia vita; non mi abbandona mai e per dormire ho bisogno di masticarlo prima di trascorrere una notte riposante. Quando ho incontrato il Dottor Michel Montaud, il 27 aprile 2008, ho avuto l’impressione di incontrare un saggio, una guida spirituale, e fu e sarà il detonatore per il resto della mia esistenza. I rialzi, mal regolati, mi creavano tensioni che sopportavo a fatica; riparato l’errore, li portavo sempre più spesso e sentivo nel profondo che ero pronta per la prima alzata dei denti inferiori. Fu il 7 luglio 2008, e che percorso da tutti questi mesi in cui le mie ideologie si trasformano, il mio corpo cambia, la mia psiche di risveglia. Per una breve settimana si può dire che sono stata insopportabile: mangiavo senza piacere, senza gusto, e facevo fatica a ritrovare le mie sensazioni. Ho velocemente capito che il mio cervello non aveva registrato la nuova struttura: fu fatto rapidamente. Più passa il tempo più ho l’impressione che i miei denti superiori non siano più i miei, le gengive sono gonfie certamente a causa dell’attivatore; sono impaziente che i miei denti superiori siano alzati; ne sento il bisogno, come un’esplosione dentro di me. Siamo a fine ottobre ed ecco che mi preparo a vivere la seconda alzata, prevista per fine novembre 2008. Il 5 dicembre 2008 la seconda avventura prende il volo come un uccello che cerca il suo nido, dopo 7 ore sdraiata su una poltrona senza il minimo dolore; eccomi quindi con una nuova bocca, una sensazione di altezza, un viso sollevato, il benessere di poter essere in armonia con se stessi. Questa presa di coscienza mi dà la forza di associare i miei pensieri alle azioni tramite scelte importanti, un cambiamento di lavoro dopo 25 anni di leale servizio in una società gestita dal sistema attuale, per consacrarmi all’ascolto e alla sofferenza degli altri attraverso l’osteopatia e molto altro. Questa testimonianza è la sensazione intima della mia anima; è la libertà della sua scelta che si esprime; è la spiritualità che ci osserva; è la fede che si trasforma. Questa battaglia con se stessi è straordinario e a tutti coloro che hanno dei problemi, che sono pronti a conoscere il “proprio io interiore”, ho solo una cosa da dire: FATELO.
RISPOSTA Buongiorno signora, ho semplicemente un appunto da farle nel punto n cui mi cita. «Quando ho incontrato il Dottor Michel Montaud, il 27 aprile 2008, ho avuto l’impressione di incontrare un saggio, una guida spirituale, e fu e sarà il detonatore per il resto della mia esistenza.» Questa frase non è forse esagerata e il risultato di un entusiasmo travolgente o di un’euforia passeggera? Mi piacerebbe essere un Saggio ma so di non esserne (ancora) uno. Inoltre posso, eventualmente, aver agito per lei come un detonatore (si può essere detonatore senza essere Saggio) ma difficilmente può dire che lo sarò in futuro poiché non ne sapete ancora nulla. Questa frase è lusinghiera ma del tutto sproporzionata. Di tutto quello che sta raggiungendo il merito è suo al 100%. Non c’entro nulla perché ho incontrato moltissime persone a cui ho detto le medesime cose che ho detto a lei il 27 Aprile e non per questo si sono mossi nelle loro vite. Ringrazi se stessa delle forze che è capace a sviluppare per mettere in atto tutti i suoi cambiamenti e non mettetemi là dove non devo né merito di stare. Con affetto, Michel Montaud
Buongiorno Signore, le devo qualche spiegazione riguardo la parola saggio che ho usato nella testimonianza. Corrisponde ad una visione della vita diversa da quella che vivevo e conoscevo in quel momento, senza pregiudizi, senza giudizi, con una facilità d’analisi, una soluzione ad ogni situazione. La parola “saggio” può essere forte, ma simboleggia per me il 27 aprile e ammetto che, da quel giorno, ho preso in mano il mio destino con come supporto l’attivatore, ma penso che, nella nostra esistenza, non incontriamo mai le persone per caso e, un giorno, ho avuto la fortuna di incontrare il mio dentista che aveva la soluzione ai miei problemi, sepolti in me, e poi ho avuto l’onore di incontrarla. Ho osservato, analizzato ogni parola, ogni frase detta: quel giorno è stato determinante e ha risvegliato in me un cambiamento di comportamento, d’opinione… Da allora faccio grandi passi avanti; le mie idee sulla concezione della vita si sono evolute. Ho capito che tutti i nostri dolori e blocchi guariscono tramite accettazione e perdono. Ho il solo merito di apprezzare quel che intraprendo ma le sono comunque in minima parte debitrice poiché è stato la scintilla che ha permesso di accendere la candela dell’esistenza. Non volevo giustificarmi ma farle capire in modo diverso. Distinti saluti |
Sabato 1 Novembre 2008
Buongiorno, Ho cominciato il suo libro e ne sono già conquistato. Grazie per la sua iniziativa e la sua apertura. Grazie anche per il suo coraggio di osare mettere in discussione molte credenze. Cordialmente |
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Domenica 12 Ottobre 2008
Signore, ho appena aperto il suo libro che tenevo da qualche tempo sulla pila di libri “da leggere” e grazie a: • ancora un altro pezzo di dente rotto ieri sera • malato e a letto ho deciso di attaccarlo e sono, dopo solo qualche pagina, senza fiato. Credo di aver problemi di denti già da quando ero piccola, con all’età di 13 anni le mie prime devitalizzazioni. Da adulta sono sempre dal dentista. Ho iniziato circa 2 anni fa una messa di amalgame che non si svolge molto bene. Ho anche la sensazione che la mia mascella non sia allineata. Ho dolori alla cervicale, una stanchezza incredibile costantemente addosso, e l’impressione di combattere da 46 anni alla ricerca del mio equilibrio interiore. Vado a finire di leggere il libro! Le auguro una buona giornata
Buongiorno, Buona sera Signore, Ho finito il libro e mi ha dato voglia di aprire quella porta e di fare un passo in una nuova direzione… Non posso che incoraggiarla a continuare su questo cammino e a non esitare a scrivere per noi. Cordialmente, distinti saluti da Ginevra |
Martedì 26 Agosto 2008
Buongiorno Dottore, ho comprato il suo libro sabato in libreria. Sono già a metà libro; grazie ad esso capisco meglio alcune cose sul corpo, il suo sviluppo e le sue reazioni. Non ho perso tempo, ho preso appuntamento da un professionista per la prossima settimana. Privilegiando le medicine alternative ho dovuto lottare, all’età di 12 anni, per sfuggire da una gabbia metallica nella mia bocca; non le parlo nemmeno dell’impatto psicologico che avrebbe avuto questa cosa su di me che sorrido molto. Ho ora 26 anni e ho trovato la medicina che conviene ai miei denti (affetti da una leggere sovra-occlusione): è la dentosofia. Continui a far conoscere per evitare queste “vie ferrate” ai giovani bambini. Distinti saluti |
Domenica 17 Agosto 2008
Buongiorno Dr Montaud, Ho finito da poco il suo libro Denti & Salute. Tutto quadra perfettamente con il mio modo di amare e rispettare la VITA in generale. Penso che l’umanità sia costretta da ogni parte per evitare che si RI-SVEGLI! Cerco sempre di superare le soluzioni preconfezionate che ci vengono proposte e ho l’abitudine, da qualche anno, di vedere dietro le “facciate”! E sono sempre piacevolmente sorpresa! Il fatto di aver lasciato andare e di essermi lasciata guidare ha ancora una volta dato i suoi frutti: ne sono lieta! Ho due bellissimi bambini e desidero davvero trovare una soluzione diversa da tutte quelle tecniche brutali che mi propongono per “aggiustare” la loro bocca. Li rispetto infinitamente e le decisioni che devo ancora prendere per loro non sono mai prese alla leggera. Raphaël, 6 anni; Chloé, 8 anni. La ringrazio per tutte queste informazioni e per la dedica del suo libro! Ha ancora molto bene da fare intorno a lei! Sono molto felice di averla conosciuta. |
Martedì 29 Luglio 2008
Buongiorno, Sono medico di base e seguo attualmente una formazione in naturopatia. Sono alla ricerca di un dentista che possa prendersi carico della patologia bocco-dentale di mio figlio di 19 mesi, che ha sofferto di anchiloglossia (frenulo della lingua troppo corto) alla nascita con problemi di deglutizione. Dalla sua nascita la sua vita è costellata da problemi di salute: cattiva alimentazione, problemi del transito intestinale, agitazione e probabili dolori addominali, allergia alimentare. Mi sforzo per quanto possibile di assicurargli la miglior assistenza medica con i mezzi allopatici e olistici. Però sono convinta che esista una soluzione dentosofica per mio figlio, per migliorare la sua crescita e soprattutto controllare la cattiva posizione dei denti, la patologia funzionale della lingua, i disturbi fonatori che anticipo siccome mio figlio è nel pieno dell’acquisizione del linguaggio. In quanto medico e soprattutto in quanto madre sto esplorando ed imparando tutto quello che il mio cursus universitario standard mi aveva “nascosto” fino ad ora. E scopro cose terribili riguardanti i paradigmi acquisiti fino ad allora e anche le difficoltà di esistere in seno stesso della nostra comunità professionale dove la maggior parte rimane per lo più chiusa nell’immobilismo e nei dogmi pseudo-scientifici. È troppo presto per far seguire mio figlio da un dentista qualificato in dentosofia? La ringrazio in anticipo, cordiali saluti
RISPOSTA il mio paziente più giovane aveva 2 anni e 3 mesi. Non è mai troppo presto, ma l’importante sarà la motivazione dei genitori perché la dentosofia esce dai “sentieri battuti” della medicina tale quale ci è stata insegnata. In quanto medico non conosco il suo approccio all’Uomo, ma so che la riuscita dei trattamenti dipende in gran parte dal nostro metterci in dubbio, in quanto adulti, su cosa rappresenta il bambino e su cosa che vuole dirci attraverso le sue patologie. Le consiglio di leggere il libro che ho appena scritto prima di contattare un professionista. Con tutto il mio affetto
Buongiorno signor Montaud, Ho appena divorato il suo libro come un’assetata attraversante il deserto che, non avendo fin ora incontrato dei miraggi, giunge finalmente all’oasi dove può dissetarsi. Mi sembra che questo incontro non abbia nulla di fortuito e che gli eventi della mia vita mi ci hanno preparato, portando tramite la lettura del suo libro delle risposte attuali ma che confermano anche le mie intuizioni cliniche precedente in quanto paziente in primo luogo, terapeuta in seguito e infine genitore. Volevo davvero raccontarle il particolare eco che ha avuto il suo sviluppo sulla maturazione del sistema neuro-psico-sensoriale nella sequenza camminare-parlare-pensare. Ha illuminato una situazione personale che ho vissuto nell’adolescenza. Vengo da una famiglia “patologica” in cui mio padre violento picchiava mia madre e in cui i figli maggiori per imitazione picchiavano quelli minori. Essendo io la più giovane di una famiglia con 4 figli e per di più una bambina, ero capro espiatorio della famiglia. La mia adolescenza è stato il culmine del maltrattamento fisico e psicologico e il momento in cui ho iniziato a presentare dei problemi regressivi, che andavano nel senso inverso nella sequenza da lei presentata, ovvero danni al Pensare (difficoltà di concentrazione scolastica, tristezza, auto-colpevolizzazione), successivamente al Parlare (balbuzia), infine al Camminare (zoppicavo senza apparenti lesioni fisiche). L’anno seguente, al fine della mia sopravvivenza, ho lasciato la mia famiglia e mi sono aggrappata agli studi di medicina, e i problemi sono spariti. Adesso, alla luce delle sue spiegazioni, comprendo meglio l’impatto del sistema psico-emotivo sulla nostra salute. Inoltre il suo libro e le sue aperture porgono una risposta alla problematica di mio figlio di 19 mesi. Come le avevo detto, è nato con il frenulo linguale troppo corto. All’uscita dalla maternità ho dovuto segnalare io al dottore che mio figlio non piangeva normalmente, la lingua non si staccava dal palato. Secondo me aveva anche un comportamento anormale: pianti persistenti anche dopo ore di allattamento. Ho suggerito un problema di deglutizione ma mi hanno ignorata. Solo a casa mia sono stata costretta a tirarmi il latte perché, al quarto giorno di vita, avevo trovato la sua diagnosi: non prendeva niente dal seno, stava diventando itterico, non aveva più diuresi né transito intestinale. Ho chiamato in aiuto tutto il mondo medico a mia disposizione in quel momento: il pediatra mi diceva di dargli il latte in polvere, poi mi mandava dal dentista che mi mandava dallo stomatologo se insistevo perché si intervenisse sulla sua lingua, fino ad arrivare alla previsione di un’anestesia generale e un’attesa di un mese. Alla fine l’ho “operato” (frenotomia) in casa mia al suo nono giorno di vita, vedendolo soffrire troppo per nutrirsi. Da allora i problemi d’alimentazione si sono risolti come per miracolo, confermandomi la sensazione che fossi “nell’orto-funzionale” contrariamente ai mie confratelli che rimanevano nel “dis-funzionale” e che d’altronde non cercavano molto più in là. Sfortunatamente altri problemi sono sorti: eczema, allergie alimentari, disturbi persistenti del sonno, costipazione cronica, denti che crescono male e un’agitazione che non mi sembra normale. Il corpo medico mi rassicura senza darmi risposte però, senza spiegarmi i sintomi che riconoscono altrove come “anormali”. Avendo una figlia maggiore di 4 anni ho constatato che un bambino in buona e piena salute non ha questo comportamento. Si nutre bene, dorme bene, si comporta in modo armonioso. Quando un neonato piange e persiste nel pianto, secondo me c’è SEMPRE un motivo funzionale o organico. Il mio percorso prima di giungere a lei è stato un po’ lungo, ma ci tenevo a spiegare questo e anche le mie speranze per l’aiuto a mio figlio nel correggere un inizio di vita decisamente negativo. E infine vorrei aver la sua opinione su un dubbio venutomi mentre leggevo il suo libro. Aderisco perfettamente a tutte le dimostrazioni che ha fatto, in particolare quelle che legano l’uomo (quello dalla bocca in disequilibrio) al resto del mondo, così come quella che implica una nostra “responsabilità” negli avvenimenti della vita, e sto pensando all’esempio alla fine del libro del bambino che si è rotto un incisivo a scuola durante una lezione. Ma non è forse troppo riduttivo? Cosa pensare delle “ingiustizie” di questo mondo? Potrebbe essere che nei paesi in guerra ci siano più bocche disequilibrate? E se avessimo tutti in noi stessi il medico interiore per curare le nostre mal-attie? Chi ci curerà dai mali degli altri? La donna che si lascia picchiare dall’uomo che dice amarla ha anche lei la bocca disequilibrata? La Dentosofia è senza dubbio un grande passo verso la guarigione del mondo. Ma ci sono per me delle calamità che superano ogni immaginazione. La ringrazio per aver letto quel che avevo da dirle e avermi autografato il libro. Io non avrei osato chiederglielo. Cordialmente
IO Buongiorno Signora, Attenzione: la bocca in disequilibrio è, per me, una manifestazione esterna di un funzionamento interno all’essere umano che non è in armonia. Non è che un sintomo esteriore. (Non è causa della bocca se il mondo va a rotoli). Queste osservazioni si generalizzano e estendono a tutta l’umanità (per gradi diversi a seconda delle persone). Capiamo allora perché quest’umanità va così male in quanto è estesa a tutta la popolazione. Ma, se tutto ha un senso, anche questo deve aver un senso! «Ma non è forse troppo riduttivo? Cosa pensare delle “ingiustizie” di questo mondo? Potrebbe essere che nei paesi in guerra ci siano più bocche disequilibrate?» Dove inizia la guerra? Laddove le persone si sparano addosso o quando si inizia a picchiare una bambina, valvola di sfogo per tutta la famiglia? Le ingiustizie di questo mondo non sono unicamente nei paesi in “guerra”. Abbiamo tutti subito delle ingiustizie nella nostra infanzia e continuiamo a farlo da adulti, ed è sempre altrettanto insopportabile ma eppure continuiamo… continuiamo… fino quando? Fin quando sopporteremo l’ INSOPPORTABILE? «E se avessimo tutti in noi stessi il medico interiore per curare le nostre mal-attie? Chi ci curerà dai mali degli altri?» Nessuno ci guarirà dai mali degli altri poiché tocca agli altri guarirsi dai propri mali. Non possiamo farci nulla, direttamente, ma possiamo guarire noi stessi e se riuscissimo ad agire sul nostro malessere (ovvero l’insopportabile che sopportiamo) diventeremmo “contagiosi di buona salute” e daremmo agli altri la voglia e la forza di fare lo stesso (perché l’uomo sa, nel suo inconscio profondo, che la vita “è altro da ciò che vive” e le “mal-attie” esistono per ricordarglielo). «La donna che si lascia picchiare dall’uomo che dice amarla ha anche lei la bocca disequilibrata?» Sì! Ce l’ha… ed è proprio perché ha la bocca in disequilibrio che accetta di farsi picchiare senza battere ciglio poiché se non fosse così non si sarebbe mai ritrovata in questa situazione oppure avrebbe le risorse necessarie ad uscirne. «La Dentosofia è senza dubbio un grande passo verso la guarigione del mondo. Ma ci sono per me delle calamità che superano ogni immaginazione.» Una mia grande amica (e questa parola non rende abbastanza l’idea), Gitta Mallasz (autrice di “Dialoghi con l’Angelo”), che era un essere illuminato, ha detto un giorno: «Fin quando ci sarà una guerra interna – a noi – ci sarà una guerra esterna. Siamo tutti responsabili di quel che succede sulla Terra. È lavorando sulle nostre piccole guerre interne che impediremo, un giorno, le guerre esterne». Mi ha chiesto il mio parere ed ecco ciò che penso. Non c’è nella mia risposta assolutamente alcun giudizio di nessun tipo, poiché sono, anch’io, un umano disequilibrato che cerca e brancola. La ringrazio per la sua sincerità e umiltà, non essendo semplice, soprattutto per un medico, “aprirsi” così come l’ha fatto lei. Il mio libro è indirizzato all’uomo e so, che con lei, è in buone mani. Con tutta la mia simpatia, Michel Montaud
LEI Buongiorno signor Montaud, e innanzitutto grazie della considerazione e sincerità della sua risposta. Ho accettato l’idea che ciò che mi succedo/mi è successo non è frutto del caso. Ne ho tratto le mie conseguenze e sono felice di intravedere oggigiorno una via per riparare/correggere gli errori del passato che ho subito bambina o realizzato adulta. E farò trarre ai miei figli i benefici delle lezioni da me apprese. Nell’osservazione funzionale familiare (dei miei genitori, fratelli e sorelle) ho acquisito una comprensione del mondo. Tramite l’esperienza di questo microcosmo ho dedotto un’idea del macrocosmo che rappresenta il mondo da noi costruito: NOI uomini e donne a partire dalla storia dell’umanità. Ed è vero, noi impieghiamo forze straordinarie nel tentare di trasformare tutto ciò che ci è esterno in nome delle più nobili cause (libertà, democrazia, uguaglianza, sradicamento delle malattie) usando come mezzi la forza e la coercizione. Invece se ognuno di noi si accontentasse di trovare la propria armonia interiore e si concentrasse su quello, il disordine senza dubbio non ci sarebbe e diventerebbe inutile “abbattere” un nemico esterno. La ringrazio per avermi permesso questo scambio e avermi fatto progredire in poco tempo verso una coscienza più chiara. Cordialmente. |
Giovedì 24 Luglio 2008
Buongiorno, ho divorato il suo libro, trovato (per caso? O forse no) in una buona libreria. Sono 2 anni che soffro di problemi alla cervicale in seguito a degli interventi su alcuni denti e da più tempo di tensioni nelle mascelle. Ne ho ricercato la causa così come il rimedio. Il mio dentista mi propone un apparecchio di gomma da mettere la notte: è stato divertente che la prima volta che ho visto l’apparecchio sono rimasta stupita del fatto che non fosse morbido ma rigido… Dopo due notti di mal di testa ho rinunciato al trattamento: in più le corone che mi aveva fatto non mi permettevano più di avere un’occlusione normale e sento un grande vuoto dal lato destro… Cosa che mi causa uno squilibrio. Ho ripreso speranza leggendo il suo libro che mi conferma le mie sensazioni mentre il mio dentista invece diceva che andava tutto bene. Le sue conclusioni scorrono come acqua di sorgente. Come prof di yoga ho lavorato tanto sui bebè e posso solo confermare quello che scrive sullo sviluppo armonico dei bambini. Ho sempre prestato molta attenzione alla dentizione dei miei bambini e per fare un parallelo tra la loro dentizione e il loro sviluppo motorio: più li si lascia liberi, meglio stanno (è quel che scrivo nel mio libro Bebè Yoga, comprendere, favorire, imitare la gestualità dei bebè edito da Robert Jauze). D’altronde posso solo confermare l’importanza della respirazione nasale (poi addominale) che agisce come un vero e proprio sistema di raffreddamento del cervello. Tengo corsi per donne incinte e dimostro loro anche l’importanza di rilassare le mascelle per favorire il parto emettendo suoni… Esiste un vero e proprio parallelo tra bacino e mascella… C’è così tanto da fare. Io e lei avremmo molto da scambiare e sono impaziente di saperne di più e di testare su di me questo metodo. Grazie per le sue ricerche e per il suo mettersi ripetutamente in discussione. Sono stati i miei figli a guidare anche me… non esisterei anch’io a dire che sono i nostri figli ad educarci e noi li educhiamo a nostra volta… Cordiali saluti |
Venerdì 11 Luglio 2008
Buongiorno Dr Montaud, sono già 3 mesi che pratico l’attivatore seguita dal Dr X, che mi ha prescritto dei fiori di bach per accompagnare il trattamento in armonia. Sono entusiasta dei risultati! È vero che è un lavoro quotidiano con molte responsabilità e che richiede serietà; ma ne vale la pena, quando si vedono i risultati! A poco a poco la mascella inferiore indietreggia e si mette a posto. Grazie davvero |
Sabato 5 Luglio 2008
Solo due parole per dirle che ho adorato il suo libro. Sono del tutto in accordo con questo genere di approccio umanista alle patologie bocco-dentarie. È un peccato però che la Dentosofia sia ancora così poco conosciuta in Francia. Infine, sono contenta di aver scoperto questa terapia attraverso questo libro, perché le mie figlie sono ancora piccole (6 anni e ½ e 22 mesi) e ora so dove potrò guidarle. Cordiali saluti |
Giovedì 19 Giugno 2008
Buongiorno, abbiamo contattato un ortodontista per nostra figlia di 9 anni. Trattamento raccomandato: tagliare il frenulo della lingua troppo corto, tirare fuori i molari di 6 anni che non sono ancora spuntanti, strappare qualche dente qui e là e infine mettere un apparecchio fisso!! Nostra figlia è terrorizzata e lo siamo anche noi genitori. Una sera apro “per caso”una rivista alla pagine in cui si descriveva il suo libro. L’ho immediatamente comprato e contattato il suo vecchio studio (“per caso” proprio a 15 km da casa nostra). Mia figlia ed io abbiamo da qualche settimana cominciato il nostro lavoro con l’attivatore. Ho vissuto fin ora con dei denti “nel caos”. Sono davvero sorpresa di vedere a che velocità i miei denti si allontanano e prendono il loro vero posto in così poco tempo; possono già vedere la differenza ad occhio nudo. Ammetto però che mi stanca non poco dal punto di vista energetico; sento davvero che ci sono dei lavori in corso; porto l’attivatore tutte le notti e mi sveglio abbastanza stanca. In effetti la persona che mi segue mi ha consigliato di rallentare un po’. Osservo che i miei denti oltre che distanziarsi prendono colore nettamente meno ed è anche più veloce prendersene cura. E poi ho il sentimento di aver iniziato a trovare il mio posto nel mio entourage. Addolcisco molto meno i miei propositi, prendo il mio posto così come i denti si raddrizzano. Per quanto riguarda nostra figlia ha ben compreso che lo sforzo deve venire da lei e fa coscienziosamente i suoi esercizi. Non dorme ancora con l’attivatore. Non riesce ad addormentarsi con ma cerca di metterlo un po’ tutte le sere. Va molto d’accordo con la dentista che la segue e fa tutte le domande che desidero completamente a suo agio. Pensiamo che sia già molto più tranquilla di quanto non fosse prima. Il mese prossimo continuerà il lavoro mettendo dei rialzi. Ne è consapevole ed è serena. La mia testimonianza è lunga ma penso che ci sarà un altro feedback su questa pratica e desidero condividere al meglio questa esperienza. Riteniamo deplorevole e il termine è debole che l’informazione sia così poco diffusa. Ne parliamo il più possibile intorno a noi sperando di dare il nostro modesto contributo allo sviluppo della dentosofia. È vero che molto spesso le persone a cui ne abbiamo parlato sono rimasti sconvolti quando abbiamo detto che il trattamento non è “preso in carico” dal sistema sanitario. Quindi ci sarebbe molto da dire sul problema finanziario. Sono assistente a domicilio part time, mio marito lavora con i “buoni per l’occupazione nei servizi” (voucher) ma, “casualmente” troviamo ogni mese il budget necessario e in nessun momento rimpiangiamo questa scelta. Porteremo anche in tempo e in orario nostro figlio di 5 anni. È una fortuna così grande! Ecco il nostro piccolo feedback. Avremo certamente l’occasione di dire ancora altro e cercheremo di fare del nostro meglio per condividere. Un grande grazie a lei per questo fantastico lavoro. Cordialmente |
Martedì 17 Giugno 2008
Signore, Cercando soluzioni ai problemi dentali di mia figlia (8 anni) che tenessero conto del suo intero essere, ho letto il suo libro sulla dentosofia. Immediatamente ho saputo che era esattamente l’approccio che stavo cercando disperatamente senza saperne il nome, né l’esistenza stessa. Una volta fatta questa ricognizione, ho un unico desiderio: trovare qualcuno che pratichi questo metodo là dove viviamo. La ringrazio infinitamente per questo libro che ha totalmente risuonato in me e per tutte le informazioni che vorrà ben fornirmi. |
Martedì 17 Giugno 2008
Buongiorno, Grazie e complimenti per il suo lavoro, per un’altra visione delle cure dentali. La sua opera DENTI & SALUTE e l’ho trovato davvero interessante. Scopro la tecnica dentosofica, molto sorprendente, abbondantemente illustrata dalle numerose testimonianze che danno un’anteprima precisa e molto varia dei cambiamenti, trasformazioni su molti livelli. È davvero incoraggiante per me, paziente ordinario, poter farmi curare senza dover farmi strappare i miei denti o mettere un apparecchio. In questo momento sono seguito da un Dentista che mi ha proposto di fare degli impianti dentali per sostituire tre denti strappati, due dei quali circa trent’anni fa; cosa pensa degli impianti? Soprattutto degli inconvenienti di lungo termine. La ringrazio sinceramente in anticipo. Sinceri e distinti saluti
RISPOSTA Buongiorno signore, gli impianti sono una soluzione, tra molte altre, alla sostituzione dei denti mancanti. L’importante non è perché si sostituisce, ma come e per cosa si sostituisce. Se gli impianti (o altro) vengono messi in una bocca in disequilibrio, non servono a nulla e trattengono la persona nei suoi “conflitti originali”; se vengono messi in una bocca che si vuole rendere equilibrata, allora diventano efficienti. Il principale problema, attualmente, è che la medicina non sa cosa sia una bocca in equilibrio. Eppure una persona come il Dottor Planas ha “urlato” al mondo dentario, dagli anni 50, i primi criteri di una bocca equilibrata; noi (i dentisti che praticano la dentosofia) abbiamo continuato sul suo cammino dando il nostro contributo; sfortunatamente la medicina non è stata al passo e non vuole sentire. Se vuole avere degli impianti che siano funzionali, bisogna cominciare equilibrando la sua bocca con l’aiuto di un dentista recettivo a quest’altra visione delle bocche e della globalità dell’essere umano. Con tutta la mia simpatia |
Domenica 15 Giugno 2008
Buona sera, Qualche mese dopo il nostro scambio di mail, ci tengo a ringraziarla di nuovo per i preziosi contatti che mi ha dato e specialmente quello del Dr X, con cui ho iniziato (da 3 mesi) il protocollo di cura con l’attivatore. Sono 10 anni che ricercavo un metodo di cura in armonia con le mie “concezione” olistica della medicina e sono davvero molto felice di aver intrapreso queste cure che danno già risultati concreti e mi portano sul cammino di un’avventura interiore che si preannuncia appassionante. Grazie mille e cordiali saluti |
Giovedì 5 Giugno 2008
Michel Montaud, buongiorno, Sto leggendo il suo libro e sono, allo stesso tempo, nauseato da tanto spreco e pieno di ammirazione per il suo coraggio e percorso personale e fiducioso nell’avvenire. Le sue ricerche raggiungono e possono trovare un complemento salutare nei progressi fatti dalla nuova medica (medicina psico-somatica) a cui mi sono molto interessato a titolo personale. Ad esempio, e poiché ne parla un po’ nel suo libro, secondo la medicina psico-somatica il cancro al polmone corrisponde ad un problema di “paura di morire”. Quindi il fumo non è la causa diretta del cancro, ma il fatto di dire: «Il fumo uccide» può all’occorrenza provocarlo. Vorrei d’altra parte un attivatore per me, per i miei figli, così come per il maggior numero di persone a cui voglio bene intorno a me. Sono obbligato a passare da un dentista? Aspettando la sua risposta, le dico GRAZIE. |
Giovedì 29 Maggio 2008
Signore, senza esagerare benedico il giorno in cui ho incontrato la dentosofia. Ho la netta sensazione di modificare in profondità la mia maniera di concepire la vita… certo, sono ancora spesso assalita dall’angoscia, e quei momenti sono molto difficili… trovo quindi il percorso molto lungo… e questa costante stanchezza mi da fastidio… Ma allo stesso tempo ci sono anche delle porte che si aprono nel mio corridoio… corridoio che non è più così buio… questa bimba che in qualche modo cresce… Quando mordicchio l’attivatore… ho davvero l’impressione di prendere il tempo per costruirmi, per prendermi cura di me. Se il cammino è a volte lungo, è indolore e può anche essere allegro… |
Mercoledì 28 Maggio 2008
7 marzo 2008 Allora, ecco le mie prime impressioni. Ho ricevuto il mio attivatore venerdì scorso… le giuro, non sto scherzando… ho pianto quando l’ho visto nelle mani della mia dentista. Era come se mi stesse porgendo il “Sacro Graal” in una piccola scatola verde… come se tutto il mio essere lo stesse reclamando! Faccio i miei esercizi il più regolarmente possibile. La dentista mi ha detto di farli 3 volte al giorno per 15 minuti (non posso ancora portarlo di notte: mi ha ben raccomandato di fare gli esercizi per 15 giorni prima di portarlo di notte). Il mattino e la sera, non c’è nessun problema… ma faccio fatica ad organizzarmi quando lavoro per farli la terza volta… poiché ho sempre avuto problemi di organizzazione e di struttura non mi stupisce e sono erta che troverò con calma lo spazio e il tempo per tutto… un passo alla volta… La cosa più comica per ora è che da quando ho l’attivatore, i miei denti – che mi ossessionavano – passano in secondo piano… voglio dire: quando faccio gli esercizi non mi dico che è necessario per i miei denti… non ci penso nemmeno… lo faccio per rilassarmi, per sentirmi meglio con me stessa, per sfogarmi e eliminare le tensioni… e funziona, questo è chiaro! Sul piano fisico: ho già molto meno spesso mal di schiena… si direbbe che cammino meglio quando ho fatto gli esercizi e faccio molta più attenzione alla posizione della mia lingua, al modo in cui respiro o mastico. Sul piano psicologico: si può dire che ci sono emozioni che “risalgono” come bolle che emergono in superficie… ondate di tristezza… lacrime che riempiono gli occhi senza che io sappia bene a cosa corrispondano… e, allo stesso tempo, un distacco si instaura rispetto a questi sentimenti… lascio venire quel che viene, osservo, lascio andar via quel che va via… Le dirò: mi sento al mio posto sul questo cammino. 28 maggio 2008 Buongiorno a tutti… allora, le dirò… sono (praticamente) 3 mesi che i miei denti ed io siamo in terapia… e si smuove…! Sì, “si” smuove… ma cosa rappresenta questo “si”? Francamente non potrei dirlo… “si” smuove l’interno: emozioni, sensazioni, sogni, flash… “si” muove l’esterno: avvenimenti nuovi, come spuntati dal nulla… immagine di me più positiva, che gli altri mi rinviano… che finalmente accetto…? … e sento bene che è solo l’inizio… e poi si muovono anche i miei denti… come un invito per un viaggio che si preannuncia bello e istruttivo… A presto… |
Martedì 20 Maggio 2008
Chirurgo-dentista e intenzionato a curare i miei pazienti con il desiderio di non nuocere, pratico l’omeopatia da 30 anni, un po’ di fitoterapia e altre terapie alterative e complementari all’allopatia. Consiglio ugualmente i miei pazienti che condividono con me i loro problemi di salute indirizzandoli verso osteopati, agopuntori, ecc… e me ne sono riconoscenti. Ho da poco finito di divorare il suo libro che mi è stato prestato da una paziente infermiera, lei stessa adepta delle terapie alternative… come grande parte dei miei pazienti. Da Planas a Soulet e Besombes, non conoscevo altro se non il nome e che si trattava di trattamenti funzionali ma non potevo immaginare gli effetti positivi che lei descrive nel libro. Ho inoltre avuto la conferma di tali risultati seguendo, dal 1 al 3 maggio scorso, il congresso ODENTH a Pau il cui tema principale era soprattutto la posturologia e l’apparato masticatorio. In questo quadro specifico abbiamo avuto, tra le altre, una comunicazione del Dr Sonia Padovan, psichiatra e figlia di Béatriz Padovan, creatrice del metodo. Abbiamo anche seguito conferenze sulla terapia di Planas. Tutto ciò nello stesso momento… è forse un caso? In ogni caso, sebbene la mia carriera professionale sia già molto avanzata (se solo avessi conosciuto tutto ciò prima!) sono impaziente di: • provare su me stesso un attivatore pluri-funzionale; • sapere dove, quando e come potrei fare una formazione in dentosofia. Mi congratulo per il suo libro che espone così bene i risultati che ci si può aspettare da queste tecniche ma anche per la visione umanista che lei ha della nostra missione di terapeuti, e qui, condivido totalmente la sua filosofia. Sperando in una risposta il prima possibile, le rivolgo i miei più rispettosi sentimenti fraterni. |
Giovedì 10 Aprile 2008
Grazie infinite per aver preso il tempo di rispondermi e spero aver la fortuna di incontrarla un giorno. Tento di far conoscere il suo libro e la sua visione globale dell’uomo in Canada, perché la reputo fantastica e che merita di essere conosciuta. Se ci fossero più persone come lei nell’ambito medico, la scienza avanzerebbe a passo di gigante. Cordialmente |
Lunedì 31 Marzo 2008
Siamo genitori di un bambino che soffriva, secondo i medici, di un disturbo dello sviluppo e di un ritardo intellettivo all’età di 5 anni. Eravamo molto preoccupati per il suo futuro quando abbiamo fatto il primo consulto in Dentosofia e molto scettici nei riguardi dell’efficacia di questa terapia. All’epoca non abbiamo creduto nei propositi di Michel Montaud concernenti le sorprendenti capacità di nostro figlio. Fin dal secondo giorno di esercizi con l’attivatore abbiamo osservato minor opposizione e collera, poi rapidamente il suo sguardo si è fatto più vivo. Dopo un mese e mezzo il grafismo è diventato possibile, gli apprendimenti meglio assimilati e i sentimenti meglio espressi. In seguito ha preso fiducia in se stesso, le sue paure si sono attenuate. Dopo tre mesi di dentosofia, per l’inizio della scuola, la sua maestra ha scoperta un giovane bambino completamente diverso a livello del comportamento e dell’apprendimento. Oggi nostro figlio ha 7 anni e mezzo; sono 2 anni che è seguito in Dentosofia e nella Riorganizzazione Neuro Funzionale (RNF, metodo Padovan). I medici non constata più il ritardo intellettivo. Il disturbo dello sviluppo è in netta regressione per la più grande gioia dei suoi genitori. Nostro figlio continua a progredire a scuola come negli altri ambiti e ora crediamo nelle sorprendenti capacità del nostro bimbo. |
Lunedì 31 Marzo 2008
Un immenso grazie a lei! Il suo libro è fantastico e offre molta speranza. Persuasa dell’importanza dell’ATM mi ero procurata, qualche mese fa, un piccolo apparecchio ORA destinato al riequilibro di questa articolazione, ma quando ho un visto un trafiletto segnalante l’uscita del suo libro, ho saputo subito che c’era qualcosa di molto più grande e che meglio rispondeva alla mia visione olistica (e anche spirituale…) della Salute! Grazie ancora! |
Lunedì 31 Marzo 2008
Buongiorno, Ho fatto conoscenza del suo libro che ho letto con molto stupore e molta ammirazione. Sono appassionato di medicine dette “alternative” così come dell’interpretazione dei sintomi che alcuni chiamano “meta-medicina”. Ho subito colto l’importanza primordiale dell’equilibrio orale e dei suoi benefici sull’equilibrio globale. Fin dall’infanzia ho subito l’asportazione di diversi denti, per lo più sani, per portare un apparecchio ortodontico, poi in seguito è stato il momento dei denti del giudizio che cominciavano a scombussolare tutto. Grazie per il suo prezioso libro. |
Domenica 23 Marzo 2008
Signore, Sono 3 anni che soffro di mali diversi (stanchezza +++, dolori muscolari e tendinei, dolori addominali, sciatica permanente, sensibilità al freddo, nervosismo…) di cui l’eziologia medica rimane sconosciuta. Ho consultato un numero impressionante di specialisti e ho provato un buon numero di trattamenti che fino ad oggi sono stati del tutto inefficaci; ho anche consultato un guaritore, io che sono un professionista della salute! Si dà il caso che io sia prognato (articolazione dentale inversa) e che abbia seguito un trattamento ortodontico nell’infanzia per cercare di correggerla, ma senza successo. Circa un anno fa ho consultato uno stomatologo che, dopo aver levigato alcuni dei miei denti, ha davvero modificato la mia postura e la mia camminata. Certo non mi ha guarito ma ho allora realizzato l’importanza dei denti e dell’occlusione nella fisiologia globale del corpo umano. Non avevo tuttavia niente di concreto sotto mano per avanzare nelle mie ricerche, quando sono capitato sul sito della dentosofia. La lettura del suo libro (il giorno stesso!) che ho in seguito ordinato ha confermato la mia intuizione tenace che i miei dannati dolori non erano “nella mia testa”, come hanno detto alcuni professionisti che ho consultato quando non sapevano cosa dirmi. A proposito, è raro trovare un professionista della salute che sappia dire: «Non so». Tanto per la mia piccola persona quanto per la mia pratica da professionista, il suo libro, signor Montaud, mi apre finalmente a percorsi concreti. Ci ho trovato un argomento poco affrontato nella letteratura medica e che eppure mi sembra primordiale: quello della respirazione boccale e della deglutizione “primaria” per cui la reale riuscita della rieducazione classica mi lasciano spesso per lo meno dubbioso… Sono impaziente quindi di intraprendere (la settimana prossima!) questo nuovo percorso avendo ben coscienza del fatto che non si limita ad una tecnica passiva ma che necessita un impegno attivo e completo da parte mia. Spero di cuore che il mio prossimo messaggio su questo sito incoraggerà coloro che dubitano e coloro che soffrono. Cordialmente |
Martedì 18 Marzo 2008
Caro Michel Montaud, Penso che il suo libro sia pieno di insegnamenti, e interessante in più punti nella sua progressione che tocca il cuore del senso della vita e mi ha entusiasmato… e sono solo a pagina 98. In quanto psicoterapeuta mi interesso da qualche tempo ai nessi che possono esserci tra i problemi dentali e la storia emotiva dei pazienti, e a tal proposito trovo il suo libro appassionante. Con grande simpatia, cordiali saluti |
Venerdì 7 Marzo 2008
Ecco le mie prime impressioni. Ho ricevuto il mio attivatore venerdì scorso… le giuro, non sto scherzando… ho pianto quando l’ho visto nelle mani della mia dentista. Era come se mi stesse porgendo il “Sacro Graal” in una piccola scatola verde… come se tutto il mio essere lo stesse reclamando! Faccio i miei esercizi il più regolarmente possibile. La dentista mi ha detto di farli 3 volte al giorno per 15 minuti (non posso ancora portarlo di notte: mi ha ben raccomandato di fare gli esercizi per 15 giorni prima di portarlo di notte). Il mattino e la sera, non c’è nessun problema… ma faccio fatica ad organizzarmi quando lavoro per farli la terza volta… poiché ho sempre avuto problemi di organizzazione e di struttura non mi stupisce e sono erta che troverò con calma lo spazio e il tempo per tutto… un passo alla volta… La cosa più comica per ora è che da quando ho l’attivatore, i miei denti – che mi ossessionavano – passano in secondo piano… voglio dire: quando faccio gli esercizi non mi dico che è necessario per i miei denti… non ci penso nemmeno… lo faccio per rilassarmi, per sentirmi meglio con me stessa, per sfogarmi e eliminare le tensioni… e funziona, questo è chiaro! Sul piano fisico: ho già molto meno spesso mal di schiena… si direbbe che cammino meglio quando ho fatto gli esercizi e faccio molta più attenzione alla posizione della mia lingua, al modo in cui respiro o mastico. Sul piano psicologico: si può dire che ci sono emozioni che “risalgono” come bolle che emergono in superficie… ondate di tristezza… lacrime che riempiono gli occhi senza che io sappia bene a cosa corrispondano… e, allo stesso tempo, un distacco si instaura rispetto a questi sentimenti… lascio venire quel che viene, osservo, lascio andar via quel che va via… Le dirò: mi sento al mio posto sul questo cammino. |
Venerdì 7 Marzo 2008
Caro collega, ho cominciato a leggere il suo libro e ho pianto come non mai. Avevo dei consulti dopo la lettura, con gli occhi lucidi, era sorprendente. Ero ben più che commosso!!! Non so cosa abbia scatenato queste lacrime. Sono la prima ad esserne sorpresa? A prestissimo |
Lunedì 3 Marzo 2008
Signore, ho letto il suo libro che mi ha sinceramente entusiasmato, riflettendo esattamente cui sono alla ricerca attualmente. Quindi mi ci impegnerò. Grazie a lei per aprire in questo modo degli orizzonti e di trasmetterli a noi. |
Domenica 2 Marzo 2008
Novembre 2007 Buongiorno, i miei denti urlano «SOS!». Chi potrebbe sentirli? Vengono spostate, ogni giorno, dal porto regolare di una maschera respiratoria. Basterebbe una forza contraria per un po’ di tempo ogni giorno. Devo salvare la mia respirazione e uccidere la mia alimentazione? Ho una miopatia FSH. Peccato, per il resto va tutto bene. Nessuno mi aiuta!!! Marzo 2008 La benedico tutti i giorni!!! |
Domenica 2 Marzo 2008
Una paziente ci ha passato il suo libro, che ci apre nuovi orizzonti di guarigione. Qui i pazienti sono soprattutto degli “actients” come ben lei sottolinea. Per noi stessi, che tenteremo l’esperienza, poi per coloro che verranno da noi, la ringraziamo per aver comunicato rapidamente gli indirizzi in Belgio. Siamo anche curiosi per il prossimo libro! Da 5 anni abbiamo aggiunto alla nostra pratica di agopuntura, fitoterapia, gemmoterapia, aromaterapia e omeopatia, un consulto speciale per “acufeni” e sindrome di Menière. Li trattiamo con tutte queste terapie tradizionali e con magnetismo pulsante. Otteniamo risultati eccellenti perché consideriamo la persona nella sua globalità e siamo particolarmente attenti alle ATM (articolazioni tempro-mandibolari) e alla colonna cervicale. Speriamo di poterli aiutare ancora meglio con i dentisti che seguono il suo metodo. Grazie, UN MEDICO BELGA |
Domenica 2 Marzo 2008
Ora che ho intrapreso il percorso desidero vivamente condividere la mia esperienza… Lo farò probabilmente tramite un forum poiché è così che ho saputo dell’esistenza del suo metodo… e ho l’intenzione di farlo conoscere alle persone che si sentono pronte a prendere in mano il proprio futuro… Grazie per tutto: la sua semplicità, gentilezza, approccio alla vita… Anche per il suo libro così semplice, accessibile, necessario. |
Lunedì 18 Febbraio 2008
Complimenti per il libro, complimenti per i suoi lavori, complimenti a tutta questa bella squadra e GRAZIE. |
Domenica 17 Febbraio 2008
Buongiorno, ho letto con attenzione il suo libro e sono affascinata dal suo contenuto, e seguo il trattamento da ormai 3 mesi e gli effetti fisici e psichici sono già comparsi. I blocchi che possiamo avere in noi si rivelano e si riducono. La felicito per questa opera che tutti dovrebbero leggere e molte domande troverebbero una risposta. I miei ringraziamenti più sinceri |
Domenica 10 Febbraio 2008
Buongiorno M. Montaud, in seguito alla lettura della rivista Psychologie ho comprato il suo libro, che sto ora leggendo. Che sorpresa leggere un medico francese che parla apertamente dei legami tra il nostro corpo, le nostre emozioni e i nostri denti! La serietà dei vostri propositi e il loro contenuto contribuiranno, spero, a far capire finalmente all’uomo la malattia in modo diverso, perché possa ESSERE. |
Martedì 5 Febbraio 2008
È il cugino di mio marito che ci ha detto che aveva scritto un libro. Il mio secondo figlio ha i denti della mascella inferiore che ricoprono quelli della mascella superiore e hanno cominciato a parlarmi di ortodonzia per gli anni a venire (ha solamente 5 anni). Ho quindi letto il suo libro ieri e non è difficile, l’ho letto in un colpo solo! L’ho trovato appassionante e molto istruttivo. Ci si chiede perché questa “tecnica” sia completamente sconosciuta. E trovo fantastico che sia completamente naturale. In seguito ho guardato la bocca di tutta la mia piccola famiglia poiché ci diciamo che non dobbiamo trascurare nulla visto tutto ciò che questo tocca. Il mio primo riflesso è stato dire: voglio portarli tutti a fare un controllo, a vedere se hanno una bocca equilibrata. Grazie molte per illuminare le nostre lanterne e dirci che esistono ancora metodi semplici (ma mozzafiato) per risolvere i problemi! |
Martedì 5 Febbraio 2008
Buongiorno signore, ho letto il suo libro con molta attenzione e emozione. Tengo a ringraziarla per la luce che lei porta condividendo le sue conoscenze e riflessioni. Sono sulla stessa lunghezza d’onda; ho intrapreso un lungo percorso di riflessione e di lavoro di sviluppo su di me 9 anni fa. Ho incontrato molti terapeuti. Ho naturalmente osservato dei miglioramenti grazie al mio andare avanti. Ma… sussistono malesseri che non riesco a superare. Nel corso degli ultimi 4 mesi ho costatato che fino ad ora il mio lavoro era centrato sull’aspetto psicologico e sottile. Ho sentito per la prima volta una richiesta del corpo. Un’evidenza si è allora imposta ai miei occhi: non abito nel mio corpo perché è spiacevole. Guardando da più vicino vedo che non ho mai subito operazioni, né avuto fratture. Nessuna malattia grave (solamente influenze e mononucleosi). Ho un corpo armonioso: a 40 anni ne dimostro 35. Peso 52 kg. Perfezionando la mia analisi osservo che i problemi si collocano a livello dell’alimentazione (non mi piace preparare da mangiare e ho sempre fatto fatica a mangiare da piccola e da adolescente), dell’intestino, della schiena e della testa: sono lievemente miope e astigmatica, i miei capelli sono grigi dall’età di 28 anni e… più importante di tutto: mi restano 16 denti in bocca! (5 in alto: 2 premolari + 1 molare a sinistra e 2 premolari a destra e 11 denti in basso: 4 incisivi + 2 canini + 2 premolari + 1 molare a sinistra e 2 molari a destra) dall’età di 15 anni e mezzo. Porto 2 protesi amovibili attaccato agli altri denti da allora. Non immagina a qual punto i suoi scritti risuonano in me. Da quando ho letto il suo libro, sono molto emotiva quando penso alla mia bocca (non mi piace sentirla: è come se avessi mal di ancia, se la sento). Sono assolutamente pronta a intraprendere il trattamento e a parlarne intorno a me (mia madre porta due protesi complete dall’età di 18 anni così come mio fratello!). Per quanto riguarda il mio compagno ha delle apnee notturne e russa in maniera insopportabile. Potrei quindi ancora citare tutti quelli che conosco e a cui intendo parlare del suo metodo… ma, lei lo sa meglio di me: tutti hanno almeno un piccolo problema e una bocca poco equilibrata… Ringraziandola dal profondo del cuore, la prego di accettare, Caro Signore, i miei più distinti saluti. |
Martedì 5 Febbraio 2008
Il suo libro appassionante ha vivamente interessato una persona della mia famiglia. Vorrebbe conoscere i professionisti esercitanti a Parigi. Grazie molte per il suo libro. Buona continuazione |
Martedì 5 Febbraio 2008
Ecco il mio incontro con l’Attivatore: la Rivelazione. Nell’aprile del 2003 nel corso di un pasto tra amici gira una parola: Dentosofia. Mi si dirà che era un nuovo metodo che permetteva ai denti di raddrizzarsi con l’aiuto di un apparecchio di gomma (che strano potere!). Un anno dopo ho deciso di interessarmene da più vicino. Il mio fisico mi faceva soffrire da troppo tempo; ero arrivata al limite. A volte capitava che dei bambini mi chiedessero perché avevo il mento così pronunciato; in quei momenti pensavo all’intervento chirurgico e mi dicevo che un grave incidente stradale avrebbe messo fine ai miei problemi. Poi è arrivato l’attivatore. All’inizio le sensazioni erano strane, miscuglio di benessere e insicurezza. Mi sono rapidamente resa conto che la mia principale paura era questa sensazione di vuoto che sentivo nel momento di richiudere la mascella. A poco a poco questa paura si è trasformata e l’attivatore è diventato il mio migliore amico. Aveva un potere reale, quello di fermare il tempo. Le mie notti mi arricchiscono molto. Avevo l’impressione che si liberasse il mio inconscio. Per nove mesi ho rivissuto i miei 35 anni con una chiarezza incredibile. Mi capitava anche a volte di vedere immagini che non mi appartenevano e che eppure faceva parte del mio universo. Ho allora preso coscienza che avevo ereditato tutto l’inconscio di mia madre (e certamente quello delle mie antenate), cosa che può spiegarsi con il fatto che mia madre era in piena depressione nel momento in cui era incinta di me. Una notte mi sono svegliata associando due parole: dentosofia e autismo. Avevo l’intima convinzione che questo attivatore poteva essere benefico per gli autistici. Collegava corpo e spirito e aveva il potere di liberare l’inconscio. In seguito ho constatato che 35 anni erano passati senza che avessi mai realmente vissuto. Ero un figlio–rimpiazzo la cui educazione è stata la dittatura (paura) e la religione cattolica (giudizio). Non sono mai stata attrice della mia vita. Oggi, l’Attivatore è più che una rivelazione, mi dà: A → Amore C → Combattività T → Tranquillità I → Identità V → Vitalità A → Autenticità T → Tenacità E → Eguaglianza U → Unità R → Regolarità Ho capito che le lotte più belle sono quelle contro se stessi per accedere alla propria libertà. Grazie a lei e ai suoi amici per avermi offerto il più bello dei viaggi. |
Martedì 29 Gennaio 2008
Buongiorno, Ho letto il suo libro con molto interesse per due motivi. Da una parte, in quanto psicomotricista, terapeuta in rilassamento, mi sono interrogata a lungo sulla mancanza di legami che si potevano fare tra “i denti e il loro contesto” e il resto del corpo. Nella mia pratica ho incontrato diversi pazienti che, in seguito a interventi dentali o in un contesto di dolori dentari o articolatori, presentavano patologie senza “spiegazione” o su cui nessun trattamento funzionava; molti pazienti con difficoltà respiratorie (respirazione boccale in particolare) per cui non avevo una risposta medica o troppe risposte (ortodonzia a oltranza, busto a oltranza, o antidepressivi ++). Dall’altra parte sono madre di un giovane uomo di 21 anni, prognato, che respira fin da piccolino dal naso (continue riniti, essendo da piccolo allergico?) a cui è stata proposta un’operazione pesante per allineare le mascelle superiore e inferiore. Abbiamo rifiutato questo intervento, ma rimane comunque il fatto che non respira ancora dal naso e ne vedo da diversi anni le conseguenze. Vorrei sapere se esiste un professionista nella nostra regione che possa darmi un consiglio su alcuni miei pazienti e su mio figlio. Nel suo libro amo il percorso necessario del paziente attore della sua guarigione. Ritrovo obbligatoriamente questo aspetto nella mia propria pratica. Grazie |
Lunedì 28 Gennaio 2008
PER QUELLI CHE HANNO LETTO IL MIO LIBRO E QUELLI A CUI INTERESSA, PROPONGO UN ESERCIZIO: COSA RISPONDERESTE A QUESTO PAZIENTE, SE VENISSE A CONSULTARSI CON VOI? Buongiorno, ho letto con grande interesse le informazioni disponibili su questo sito. Alla lettura delle informazioni e di altri siti di salute, ho concluso che un insieme dei miei sintomi sembravano essere legati: dall’età di 20 anni circa (ne ho 27 oggi) ho la mascella che scricchiola a intermittenza, con una certa tensione. Nonostante i denti perfettamente sani, questo si spiegherebbe con un problema di occlusione abbastanza importante, che mi è stato diagnosticato da un dentista. Mi aveva consigliato, 4 o 5 anni fa, uno studio specializzato in un approccio simile a quello da lei proposto: rieducazione dolce procedendo tramite masticazione con un apparecchio da masticare di giorno e da tenere la notte. Sfortunatamente non ho potuto seguire quel percorso, chiaramente per mancanza di motivazione e/o di soldi. Non avevo ancora realizzato parecchie cose. Da tanto tendo a chiudere i denti e a sfregarli tra loro (bruxismo). Ho sempre avuto acufeni, questi persistono oggi e peggiorano con la stanchezza. Notare che non ho nessuna perdita di udito. Ho anche una predisposizione alle emicranie, e spesso male agli occhi. Ho da un anno problemi di cervicale, va via e torna, così come le tendinite al ginocchio. Ho, da sempre, problemi fragranti di concentrazione, e ora se sono in un ambiente rumoroso ho la sensazione di essere schiacciata e fuori dal mondo… ho anche le cavità nasali spesso tappate, molto fastidioso per respirare naturalmente. Forse come conseguenza di tutto ciò, questo spiegherebbe i miei continui cambi di umore e di forma, con alti e bassi. Riassumendo, non so se questi sintomi sono tutti legati ma penso, contattandola, di essere sulla buona strada, e ho davvero voglia di curarmi una volta per tutte finché non è troppo grave. Quel che mi piace è anche il suo approccio globale, sane, lento ma profondo al problema, al contrario di ciò che si fa di solito. Vorrei quindi conoscere uno e diversi specialisti nel Sud della Francia, e anche se è a 500 km da casa mia, perché sono seriamente motivata. Vorrei anche conoscere le sue prime conclusioni alla lettura della mia mail: Pensa che la dentosofia risponda al mio caso? C’è forse un rapporto con la sindrome di SADAM (Sindrome anglo-disfunzionale dell’apparato mandibolare)? (la sindrome di SADAM è una patologia delle articolazioni tempro-mandibolari). É infatti questo che lei cura? La ringrazio, GRAZIE DI MANDARMI LE VOSTRE RISPOSTE E BUON ESERCIZIO Domenica 27 Gennaio 2008 Buona sera Signor Montaud, Ho divorato la sua opera; sconvolgente!!!! La felicito per questo e allo stesso tempo la ringrazio perché questa lettura mi ha mostrato un ponte (un collegamento) che mi mancava quanto mi frustrava visto che, dal dentista tradizionale, avevo la sensazione di essere impotente (non c’era nessuna altra opzione possibile). Preciso che pratico il biomagnetismo e corro in giro per il mondo e conosco anche il Signor Chenut (e uso certamente le suo suole). Spero di aver un giorno l’onore di incontrarla. Lei è un signore “grande” e coraggioso ma anche un sovversivo rispetto alla sua attività precedente, ma «il naturale vincerà sul materiale». La prego di accettare la mia gratitudine. |
Venerdì 25 Gennaio 2008
Buongiorno a tutti, Pratico attivamente la dentosofia e desidero condividere i benefici di questo metodo unico. Ho cominciato il mio trattamento più di 15 anni fa. Ho vissuto in tutti questi anni un’evoluzione del mio essere. Ho appreso ad amarmi, a prendermi cura di me, a scoprire chi sono realmente. Questo lavoro su me stesso mi ha richiesto un impegno totale. All’inizio lo facevo per fare un favore ai miei genitori e poi, a poco a poco, ho iniziato ad impegnarmi, a prendere coscienza della mia masticazione. Questi momenti di lavoro diventavano delle pause indispensabili per il mio benessere. Prendere il tempo per respirare, viaggiare attraverso il corpo e lo spirito. Non c’è magia, è un rapporto intimo con se stessi. I tempi di discussione con chi mi segue sono momenti privilegiati. Permettono di mettere a nudo gli eventi della nostra vita, di collegarli ai nostri denti. Spesso aprono porte che si pensavano bloccate. Con parole semplici si capisce che il caso non esiste e che ogni azione è frutto di una reazione conscia o inconscia (spesso difficile da ammettere). Per fare un esempio preciso, tra 12 e 20 anni avevo spesso male alle ginocchia e alla schiena, ora questi dolori sono aneddotici. Il rapporto con l’esterno ha cambiato; sono più sicuro di me, mi esprimo con maggior facilità, affronto i problemi con maggior distacco, sono meno reattivo e più disponibile con gli altri, ecc… Oggi mi ringrazio per aver saputo, ad un certo punto, buttarmi. È vero, è un lavoro di lungo periodo in cui nulla è scontato, ma mi dico che il meglio deve ancora venire. |
Venerdì 18 Gennaio 2008
Buongiorno Signor Montaud Sto attualmente leggendo il suo libro Denti & Salute e non posso trattenermi dal scriverle per esprimerle la mia gioia. Trovo le sue ricerche davvero geniali e talmente rare in una società come la nostra. Investigare le cause primarie della malattia, avere coscienza che questa sia uno strumento d’espressione del corpo per segnalarci un malfunzionamento, e che bisogna quindi cercare le cause piuttosto che mascherare i sintomi. Cerco di esprimere tutto ciò intorno a me ma generalmente mi si guarda storto, mi si trova eccessiva: e certo! è tanto più difficile rimettersi in discussione e tanto più facile prendere delle medicine… Ho finito il suo libro, e la ringrazio per il suo lavoro. È da tempo che aspettavo di leggere tutto questo, di incontrare questa sensibilità, questa percezione! |
Giovedì 17 Gennaio 2008
Sto leggendo il suo libro ed esattamente e sorprendentemente quello di cui ho bisogno adesso nel mio percorso. Le sono riconoscente per questo. Ho quasi 42 anni e ho sempre pensato che niente vada bene con i miei denti e la mia bocca li abbia sempre “sopportati”. Attualmente ho due figli, per una “coincidenza” mentre seguivo qualche settimana di trattamento con un ortofonista che si è formato nel metodo Padovan. Ascoltando le domande che poneva ai miei figli durante il bilancio, mi sono resa conto di a che punto niente ha più senso per me. Prima di ciò e prima di leggere il suo libro, curiosamente, non avevo mai capito il nesso che poteva esserci tra denti, respirazione, deglutizione… e il resto del corpo e del proprio essere. Regalerò il suo libro al mio dentista |
Giovedì 17 Gennaio 2008
Buongiorno, la lettura del libro Denti & Salute è stata una rivelazione riguardo il potere dei denti e anche una conferma del potere interiore dell’Uomo su se stesso. Lo sto rileggendo una seconda volta e non smetto di farne pubblicità. L’ho fatto leggere a persone completamente restie a tutte le altre medicine o metodi così detti tradizionali e le loro reazioni mostrano un’apertura improvvisa dei loro spiriti. Lo scopo è raggiunto: aprire le coscienze. Grazie mille ERIC – 41 anni |
Giovedì 10 Gennaio 2008
Buongiorno, ho due figli (15 e 17 anni) che hanno seguito il suo metodo grazie al Dottor X. Il risultato è notevole… Anche mia moglie sta seguendo questo trattamento (aveva un incisivo non allineato…). Dopo qualche mese il risultato è già incontestabile… e tutto ciò senza operazione, estrazioni di denti… grazie ancora |
Giovedì 10 Gennaio 2008
Buongiorno, Abbiamo letto con molto interesse il suo libro Denti & Salute. Felicitazioni per la sua iniziativa e per i suoi lavori. |
Domenica 6 Gennaio 2008
Caro signore, ho appena finito la lettura del suo libro che mi conferma bene le mie convinzioni sulla nostra responsabilità personale nei confronti della nostra salute e sul fatto che «il tutto è nel tutto». Ho 51 anni, dei denti mal posizionati dall’adolescenza e ho il ricordo spiacevole di anni di trattamenti ortodontici senza effetti. I miei 3 figli hanno anche loro denti mal posizionati. L’ultimo ha beneficiato di un trattamento ortodontico vissuto con grande rabbia nei confronti del professionista. Grazie mille |
Sabato 5 Gennaio 2008
Buona sera, Ho appena finito la lettura del suo libro. L’ho trovato eccezionale e di una forza formidabile. |
Mercoledì 2 Gennaio 2008
La lettura di questo libro sopraggiunge anni dopo l’inizio del mio “trattamento”, della mia esperienza con l’attivatore. Qualche elemento di questo libro quindi, erano per me conosciuti (a grandi linee). Ma leggere questo libro mi ha fatto bene. Piacere di lettura, scoperte (o riscoperte), ricchezza di informazioni e accesso ad un altro mondo. Ho messo a posto o precisato alcune idee. Mi ha anche insegnato nuove cose. Ma la cosa più sconvolgente per me è che mi ha fatto prendere coscienza che il cammino è lungo e che sono solo all’inizio. In realtà la lettura di questo libro e delle sue testimonianze mi ha talvolta permesso di identificarmi in alcuni casi (e quindi di comprendere alcune cose), ma mi ha ugualmente mostrato fin dove l’essere umano può ancora arrivare. Ho preso coscienza di aver progredito e penso di essere sulla giusta via. Tuttavia ho ancora tutta la strada da fare… ma è la coscienza che rende ogni passo così apprezzabile. La mia mobilitazione (la mia voglia) per e attraverso me stessa condiziona, credo, la mia avanzata. Questo libro mi ha profondamente fatto capire il forte legame (interazione) tra le mie azioni decise quotidianamente e il mio benessere; in qualche modo, nel mio caso, l’importanza di fermarmi e di prendermi del tempo per ritrovarmi, giorno per giorno (penso in particolare alla masticazione dell’apparecchio, momento privilegiato). Anche se apprezzo il momento presente e penso di avere gli occhi aperti, penso di poter andare ben oltre. Questo libro ha anche provocato qualche domanda; mi ha fatto riflettere. La ringrazio per aver portato tutti questi ricchi pensieri allo scoperto e anche per averne fatto fruire i lettori interessati. |
Martedì 1 Gennaio 2008
Buongiorno, Leggendo il suo libro mi sono sorpreso a sognare un mondo in cui l’essere umano diventerà un Umano, un mondo d’amore… Credo che facciamo parte di quelle e quelli che operano e agiscono in questa direzione e in questo modo la nostra vita ha un senso. La ringrazio |
Martedì 1 Gennaio 2008
Da diversi anni avevo intenzione di lanciarmi in un trattamento ortodontico (i miei denti davanti sono in effetti spostati verso l’interno, a causa, mi è stato detto, della mancanza di spazio per i denti del giudizio). Ho consultato diversi ortodontisti, senza essere convinta dei trattamenti proposti. Dopo un lungo percorso di sviluppo personale, ero convinta che, siccome ogni malattia ha una causa psico-somatica, la posizione dei denti avesse egualmente un significato. Poi “per caso” un’amica mi ha parlato di un medico che praticava la dentosofia. Ho quindi consultato il sito internet, prima di leggere il libro del Dr Montaud. Ecco, avevo tutte le mie risposte! Mi sono certamente precipitata da questo medico per iniziare il più velocemente possibile il trattamento con l’attivatore. Era circa 3 settimane fa. Da allora mi sono riscoperta e sono persuasa che la mia bocca ritroverà un’armonia. Buona scoperta a tutti quelli che sono pronti a lanciarsi! E grazie al Dr Montaud. Buon anno a tutti. Annie |
Lunedì 31 Dicembre 2007
Ho letto e adorato il suo libro. Cerco di parlare di questo approccio alla persone che incontro. C’è molta resistenza anche presso coloro che soffrono delle conseguenze delle cure di Ortodonzia. Ho ricevuto un testo che le allego, può interessarla?
Attenzione! Una terribile epidemia mondiale si sta propagando ad una velocità vertiginosa. L’OMB (Organizzazione Mondiale del Benessere) prevede che miliardi di individui saranno contaminati nei prossimi dieci anni. Ecco i sintomi di questa terribile malattia: 1. Tendenza a lasciarsi guidare dalla propria intuizione personale piuttosto che agire sotto la pressione delle paure, pregiudizi e condizionamenti del passato. 2. Mancanza totale d’interesse nel giudicare gli altri, giudicare se stessi e interessarsi a tutto ciò che genera conflitti. 3. Perdita completa della capacità di causare problemi (questo rappresenta uno dei sintomi più gravi). 4. Piacere nell’apprezzare le cose e gli essere così come sono, cosa che comporta la scomparsa dell’abitudine di voler cambiare gli altri. 5. Desiderio intenso di trasformare se stessi per accompagnare positivamente i propri pensieri, emozioni, il proprio corpo fisico, la vita materiale e il suo ambiente al fine di sviluppare senza sosta i propri potenziali di salute, creatività e amore. 6. Attacchi ripetuti di sorrisi, sorrisi che dicono “grazie” e danno un sentimento di unità e armonia con tutto ciò che vive. 7. Apertura continuamente crescente allo spirito d’infanzia, alla semplicità, al riso e alla gioia. 8. Momenti sempre più frequenti di comunicazione cosciente con la propria anima, che dà un sentimento di piacevole pienezza e buon umore. 9. Piacere di comportarsi da guaritore che porta gioia e luce piuttosto che da critico o indifferente. 10. Capacità di vivere soli, in coppia, in famiglia e in società nella fluidità e nell’equità, senza giocare il ruolo né delle vittime né dei carnefici. 11. Sentimento di sentirsi responsabili e felici di offrire al mondo i propri sogni di un futuro abbondante, armonioso e pacifico. 12. Accettazione totale della propria presenza sulla Terra e volontà di scegliere, ogni istante, il bello, il buono, il vero e il vivo. Se volete continuare a vivere nella paura, nella dipendenza, nel conflitto, nella malattia e nel conformismo, evitate qualsiasi contatto con persone che presentano questi sintomi. Questa malattia è estremamente contagiosa! Se presentato già alcuni sintomi, sappiate che il vostro stato è probabilmente irreversibile. I trattamenti medici possono far scomparire momentaneamente qualche sintomo ma non possono opporsi alla progressione ineluttabile del male. Non esiste nessun vaccino anti-felicità. Siccome questa malattia del benessere provoca una perdita della paura di morire, che è uno dei pilastri centrali delle credenze della società materialista moderna, problemi sociali gravi rischiano di prodursi, come scioperi dello spirito bellicoso e del bisogno di aver sempre ragione, raduni di persone felici per cantare, ballare e celebrare la vita, cerchie di condivisione e guarigione, crisi di risa isteriche e sessioni di sconvolgimento emotivo collettivo. Quindi vi prego, condividete per evitare di ammalarci in questa orribile malattia. |
Lunedì 31 Dicembre 2007
Sono a tre quarti del suo libro, e vorrei condividerlo con diverse persone del mio entourage. Grazie, è un piacere leggere le sue parole. Cordialmente |
Domenica 30 Dicembre 2007
Grazie per aver osato scrivere questo libro. |
Domenica 30 Dicembre 2007
Buongiorno signor Montaud, leggo ora il suo libro Denti & Salute e non posso trattenermi dal scriverle per esprimerle la mia gioia. Trovo le sue ricerche davvero geniali e talmente rare in una società come la nostra. Investigare le cause primarie della malattia, avere coscienza che questa sia uno strumento d’espressione del corpo per segnalarci un malfunzionamento, e che bisogna quindi cercare le cause piuttosto che mascherare i sintomi. Cerco di esprimere tutto ciò intorno a me ma generalmente mi si guarda storto, mi si trova eccessiva: e certo! è tanto più difficile rimettersi in discussione e tanto più facile prendere delle medicine… |
Giovedì 20 Dicembre 2007
Signore, ho letto il suo libro e non ho smesso di parlarne a tutti quanti sono intorno a me. Ho intrapreso l’uso dell’attivatore 2 giorni fa. È difficile ma resisto. Con tutti i miei ringraziament |
Lunedì 17 Dicembre 2007
Ho divorato il suo libro. Mi sento particolarmente coinvolto perché i miei figli hanno problemi dentali. Ho ansia di trovare un dentista che pratica la dentosofia. Sono molto felice d’aver scoperto questo libro e lo considero come un messaggio importate. |
Venerdì 14 Dicembre 2007
“PSYCHOLOGIES MAGAZINE” Decisamente diverso dalle cure dentarie convenzionali, è tutto un altro approccio che un chirurgo dentista ci presenta. Non si tratta più di strappare denti che «non hanno il loro posto», o di mettere apparecchi dentari fissi, ma di utilizzare un «attivatore» e un’auto-terapia che, prove cliniche a supporto, migliorano lo stato generale di salute fisica e psichica. Questo studio, accessibile a tutti, redatto con l’umiltà di un vero ricercatore, e che pullula di informazioni, ci fa soprattutto scoprire un’altra visione dei nostri denti e della salute. Questo metodo, che non cade in un eccesso di «simbolismi», ha il vantaggio di essere semrpe più praticato dai professionisti aperti agli approcci alternativi. Assolutamente da scoprire. (Erik Pigani) |
Giovedì 13 Dicembre 2007
Signore, Un’amica mi ha imprestato il suo libro che ho letteralmente “inghiottito”. Questo metodo rivoluzionerà la visione che abbiamo della nostra bocca. Mi sono rivista infinite volte nei scuoi scritti nel corso della lettura. La mia bocca mi parlava, dall’età di 5 anni (ora ne ho 37) del mio malessere, delle mie discordanze e non lo vedevo, e nemmeno mia madre vedeva. I miei denti sono stato il più grande trauma della mia vita (carie, estrazione di 12 denti, ascessi, ecc…). Posso davvero stare meglio nella mia vita, essere più tranquilla, più in armonia; se questo metodo può aiutarmi a trovare me stressa sono impaziente di iniziare!!! La ringrazio profondamente per aver preso il disturbo di scrivere quest’opera, che permetterà di dare nuove speranze a un gran numero di noi che non sappiamo quale santo pregare. Calorosi saluti |
Lunedì 10 Dicembre 2007
Buongiorno Michel, perseguo la dentosofia con felicità. Mia figlia di 21 anni, che mi accompagna, si è fatto mettere i primi rialzi nel luglio scorso, sui due premolari inferiori. Lo spazio creato ha liberato gli altri denti e questi hanno praticamente già recuperato tutta l’altezza così creatasi grazie all’aumento del tessuto osseo sottostante. I suoi denti che avevano forte tendenza ad annerirsi e che avevano bisogno di frequenti detartrasi in precedenza ora rimangono bianchi: un segno di progressione verso l’equilibrio della bocca, ha detto il Dr X. Per quel che mi riguarda ho appena ricevuto le mie prime piste dopo la posa di due bridge provvisori. Le mie mascelle non si toccano più perché le piste fanno da ostacolo. Passata la sorpresa iniziale mi accorgo che mi ci vuole sempre più tempo per masticare il mio cibo; è normale, mi dico, perché la superficie masticatoria è fortemente diminuita. Allo stesso tempo ho notato che la mascella intraprende lei stessa un movimento laterale molto più grande di prima. Sembrerebbe che il corpo aggiunge alla masticazione verticale il movimento laterale ma in una maniera sorprendentemente efficace. Ne sono completamente sorpresa ma con gioia perché mi aspettavo di avere una miglior mobilità. QUESTO COMMENTO NECESSITA DI UNA PRECISAZIONE: Non si può parlare di “masticazione verticale” perché la vera masticazione non è che laterale. La “masticazione verticale” è un modo di sopravvivenza il corpo (così come la respirazione boccale soppianterà quella nasale). È conseguenza della sovra-occlusione, a livello della bocca. Se la sovra-occlusione si libera, il sistema nervoso ritrova automaticamente la masticazione perché è programmata in ognuno di noi. La masticazione è il segno visibile nella bocca dell’uomo che comincia a liberarsi in tutto il suo essere. È quel che chiamo la tappa orale della libertà dell’uomo. L’elocuzione di mia figlia, come d’altronde la mia, è diventata molto più chiara, rilassata e armoniosa. L’avevo già notato da me e il dottore ce l’ha confermato. Credo che il bisogno di verbalizzare faccia parte dell’evoluzione di ognuno. Buona continuazione |
Martedì 27 Novembre 2007
Caro signor Montaud, Ho appena finito il suo libro che ho letto con piacere. Ho ben capito che il 1° punto di pagina 126 è fondamentale. La copertina è perfetta, la qualità della carta confortevole soprattutto per me che faccio fatica a girare le pagine, le foto sono chiare e molto esplicite. Complimenti anche a Yves Michel. Il suo libro è facile da leggere, in un buon francese (a pagina 41 la parte in alto è scritta male e a pagina 193 c’è un francese strano). L’ortografia è perfetta. Sì, visibilmente il suo libro è quello di un essere umano, una testimonianza, la condivisione di un’esperienza, il gesto di comunicazione, un gesto di simpatia, di amore verso sconosciuti, i lettori. Umano anche per la sua composizione, libro di limitazioni universitarie. La presentazione di Y. Parès è molto interessante anche se estranea al tema: i denti. Ho letto il suo libro come un romanzo poliziesco: non cercavo l’assassino, ma il “resuscitatore”. Quindi ho avuto fretta di leggere la fine! Mi sarebbe davvero piaciuta una descrizione più precisa dell’attivatore di quella a pagina 31. Sì c’è una foto ma il lettore non sa se viene fatto su misura, quale sia il prezzo, se bisogna cambiarlo, l’esatta composizione, se è il dentista a fornirlo… Invece, la buona notizia è che esiste un qualcosa di molto semplice, di non invasivo per armonizzare la bocca e i denti senza conseguenze sulla postura. È meraviglioso pensare che ogni problema fisico può essere risolto semplicemente (non parlo degli incidenti). Così come ci sono delle piante, ci sono metodi di cura semplici. Il punto è trovarle. Più è semplice meno interessa la società dei consumi, ma più è semplice più interessa me. Lei parla di una persona che non ha praticamente più denti e che usa comunque l’attivatore, è molto interessante perché una vera terapia non può accontentare solo dei clienti facili! Mi piace davvero molto la citazione di Einstein a pagina 15. Pratico a diversi livelli queste piccole estasi. Ad esempio quando cerco un oggetto o un foglio, so che nel momento in cui troverò quel che sto cercando, riceverò un’energia di questo tipo e cerco di accrescere la consapevolezza per ben assaporarla. Parla anche spesso della coscienza e dell’inconscio, dice che i due livelli vanno valorizzati e l’ho trovato molto interessante. C’è un modo attuale di valorizzazione della coscienza, ma portare in questo modo l’apparecchio anche di notte per toccare l’inconscio mi sembra super interessante, fondamentale. Pagina 185, la sua riflessione sul terapeuta e sulla malattia personale mi ha colpito molto. Questo argomento viene evocato raramente, eppure è forte a livello dell’inconscio sia per il terapeuta sia per il paziente. Quando ero in ospedale (nel 2001), quando un medico aveva il raffreddore, provo un sentimento ambivalente: «… è un debole, soffre, quindi è un cattivo dottore, è un buon umano!». Pagina 192, «è per questo motivo che…»: il Dottor Georges Pourtalet dice che l’iperattività viene da dolori inconsci all’appendice. Questo dolore va visto con l’asimmetria posturale, e questa stessa con lo squilibrio dentale. Il suo libro espone, sotto forma di cammino autobiografico senza concessioni di un dentista, un metodo che sembra semplice, profondo, sconvolgente sotto tutti i punti di vista! DONNA: PROFESSORE DI LETTERE – PITTRICE RINOMATA – AFFETTA DA MIOPATIA |
Lunedì 19 Novembre 2007
Buongiorno, Ho appena terminato il suo libro che ha aumentato la mia voglia di seguire gli stages che propone. Mio figlio ed io seguiamo attualmente il trattamento con l’attivatore pluri-funzionali e non vedo l’ora di sentirla insegnarci questa visione dell’uomo che corrisponde a quello che sento, ma che gli studi “classici” d’odontostomatologia non trattavano affatto. Da tempo, i miei figli, mio marito ed io consultiamo un osteopata che pratica l’ezio-medicina e mio figlio beneficia delle cure di un ortofonista che usa il metodo Padovan. Non vedevo come far concordare le mie convinzioni con la mia pratica nello studio, penso ora che i suoi stages mi permetteranno di farlo, ne ho il presentimento. A prestissimo quindi. |
Giovedì 15 Novembre 2007
Buongiorno, Dovrebbe trovare, normalmente, il mio commento sul sito www.dentosophie.com; per informazione, autorizzo il sito a lasciare il mio nome in fondo alla mia testimonianza. «Ecco, ho finito. È stato fantastico… Ho finito ed eppure sono solo all’inizio! Quel che è frustrante con questo libro, frustrante e allo stesso tempo fastidioso, è vedere che le persone intorno a me sono nell’ignoranza e fanno fatica con i loro metodi “convenzionali”. Infatti a 24 anni si ha voglia di cambiare il mondo. Ma il mondo non cambia. L’unica soluzione che mi è stata proposta è cambiare in primo luogo me stesso. Ho cominciato questo metodo detto “dolce” quando avevo 7 anni. Oggi ho 32 denti, sulla via dell’armonizzazione!!! Con questo libro ho capito, sono passata ad un altro livello di coscienza. Progredisco, quindi il mio entourage progredisce. Vivo nel presente… finalmente, che benessere! È il mio turno di fare dei ringraziamenti: ringrazio i miei genitori per aver pensato diversamente nel 1990; ringrazio Michel Montaud/la dentosofia per aver pensato diversamente nel 1982; e ringrazio me stesso per avermi condotto là dove sono oggi, permettendomi di affrontare la vita “diversamente” nel 2007. A voi tutti: aprite gli occhi… Carpe Diem Thomas WALSER» |
Lunedì 12 Novembre 2007
Buongiorno! Ho finito da poco il suo libro e sono “rimasta di sasso”. Mi sono realmente sentita chiamata in causa! Ho attualmente un apparecchio (per i denti superiori da mettere la notte) proposto da un dentista della mia regione. Da quello che ho capito, il suo attivatore è ben più di questo apparecchio che ho. |
Domenica 18 Ottobre 2007
Buongiorno, Ho ricevuto il suo libro; ne ho già letto metà, è stupefacente! Anche se ero convinta da tempo che ogni malattia ha una causa psico-somatica, e che avevo già intrapreso un lavoro terapeutico, ero ben lontana dall’immaginare l’importanza dei denti e ugualmente quella della respirazione. |
Domenica 21 Ottobre 2007
Questo libro è un libro che suscita il desiderio, il desiderio per me ad esempio di buttarmici e, per una delle mie amiche, desiderio di attaccare una terapia perché quel che è scritto sembra giusto, nel senso di “vero”, senza voler convincere e senza blaterare, mostrando l’importanza di ogni parola. Mostra anche che si può lavorare cooperando e che è molto importante che ogni terapeuta possa apportare il proprio aiuto e che non si senta in competizione. È chiaro e ben adatto al vocabolario sia dei terapeuti sia dei novizi. Mi piacciono molto le linee brillanti: mi cattura, io che sono molto visiva, e mi permette di capire meglio. Per me è un libro evolutivo, ovvero che in qualsiasi momento si può leggere un passaggio e interpretarlo diversamente. UN MEDICO |
Domenica 21 Ottobre 2007
Signore, Grazie mille per il libro che ho appena finito. Ho ritrovato molte cose che aveva fatto intendere quando ci siamo incontrati per i trattamenti dei miei due figli. Da allora ho progredito da sola nella “conoscenza” e nel significato dei denti. Mi rendo conto dell’immenso lavoro che bisogna fare quando vedo alcuni dei miei nipotini e quanto sia difficile far comprendere l’approccio perché i genitori non fuorviano verso trattamenti classici che ora so essere davvero nefasti e non portanti alcuna soluzione. Darò il suo libro a questi genitori e ad amici, cosa che potrebbe avviare uno scambio di idee e spero una sensibilizzazione. Sì è proprio dell’essere umano che si tratta, cosa lei scrive nella dedica sul mio libro, e la ringrazio per questa dedica ma soprattutto grazie per tutte le porte che ci ha aperto o socchiuso e che abbiamo successivamente spinto. Come cambiare il mondo? E l’uomo? Senza dubbio diventando UMANO. Desideriamo mutuamente di DIVENTARE UMANI e di far crescere l’umanità di coloro che incontriamo. |
Domenica 21 Ottobre 2007
Pratico la dentosofia da circa 3 anni. Ottengo risultati spettacolari, rivivo, è meraviglioso. Ho conosciuto la dentosofia tramite una trasmissione alla radio, su Europe 1 con Marc Menant, e sono subito andata a guardare il sito. Erano più di 15 anni che cercavo una soluzione per i miei denti che si spostano a poco a poco nel corso degli anni. Marc Menant ha appena ripreso, a settembre, le trasmissioni sul benessere (di soli 30 minuti), potrebbe fargli un segno. Ho egualmente parlato di questo metodo a Jean Paul Carton, presentatore della radio “ici et maintenant”, avrei voluto che dedicasse una trasmissione sull’argomento. Molte persone non lo conoscono. Ho voluto mostrare i miei risultati spettacolari a diversi medici che avevo precedentemente contattato (tra cui quello che mi aveva messo una stecca di contenimento) e nessuno è stato interessato dai miei risultati, né dal metodo, suppongo perché non ci si può guadagnare abbastanza denaro. Le mie chiacchiere finiscono qui. |
Martedì 16 Ottobre 2007
All’umanità che è in lei, Auguro al suo libro il più grande successo, quello che ricompenserà il lavoro di lungo termine effettuato da anni a costo di numerosi sacrifici e quello che farà brillare sotto i riflettori la Dentosofia. Lei ha elaborato una terapia rivoluzionaria che collega corpo e spirito, cosa che la medicina generale e la psichiatria non sono in grado di fare al giorno d’oggi. Non posso che incoraggiarla a proseguire nei suoi sforzi perché la Dentosofia sia conosciuta da un pubblico più ampio, perché se io ho la fortuna di avere amici dentisti, non tutti hanno la mia stessa fortuna. Una classe III scheletrica L’attivatore potrebbe essere il miglior amico degli Autistici |
Venerdì 12 Ottobre 2007
Buongiorno, Il suo libro è davvero appassionante. Oltre all’importanza dell’argomento, presenta numerose qualità che si trovano raramente in questo tipo di studi. |
Venerdì 12 Ottobre 2007
Matthieu segue il suo trattamento con molta serietà. La sua mascella si è aperta. I suoi denti si riposizionano correttamente piano piano. La sua lingua ritrova il suo posto. Cresce in modo equilibrato. Oggi ha 14 anni, l’età in cui molto dei suoi compagni hanno un apparecchio fisso. È molto contento di dire che lui invece fa un’altra cosa. So che è realmente cosciente di quello che questo trattamento, questa terapia, opera dentro di lui ben oltre del semplice aspetto dei denti. La sua asma è quasi scomparsa. Ho letto anche che l’attivatore può aiutare a risolvere problemi di dislessia. Il mio altro figlio è dislessico… è forse giunto il suo tempo? |
Venerdì 12 Ottobre 2007
Buongiorno. Sto lavorando attualmente da circa sei mesi. Sono alla fine del suo libro e assolutamente entusiasta per tutto quello che ho scoperto. Ho una forte pulsione al proselitismo basata sull’avanzata nel mio lavoro personale sulla mia bocca. Ho appena redatto una nota introduttiva alla dentosofia per le persone a me care che è un misto del mio lavoro e del contenuto generale e profondo del suo libro. Se vuole posso mandargliela. E complimenti per il suo libro: è fantastico! INTRODUZIONE ALLA DENTOSOFIA Nel 1953 i dottori francesi Soulet et Besombes mettono in circolazione l’attivatore apparecchio, una sorta di proteggi-denti di gomma: un doppio apparecchio accoglie le arcate dentali e il paziente è invitato a masticare questo oggetto una volta inserito in bocca. L’oggetto sollecita un ricollocamento della mandibola rispetto alla mascella e ripristina una funzionalità della bocca più conforme alla sua natura. Il professore spagnolo Planas conferma le ipotesi di Soulet e Besombes in modo tale che la nuova disciplina nascente trova il suo posto nel cuore stesso dell’odontoiatria pur dandogli un carattere olistico e a tutti gli effetti un posto nella medicina umana. La bocca è un posto del corpo dove transitano, dove stanno, gli engrammi (engramma: sorta di traccia mnemonica che si organizza nel sistema nervoso come conseguenza di processi di apprendimento e di esperienza ) di tutte le esperienze di vita. I denti sono molto più che una semplice reliquia del mondo minerale nel nostro corpo; sono portatori della nostra storia personale e i mali di cui sono affetti traducono i malfunzionamenti della nostra vita. È così che la dentosofia, letteralmente “saggezza della natura”, considera la bocca come un luogo che parla, che ci parla… e quindi conviene imparare la lingua. Certo, quando un dente causa un dolore, va curato, ma la dentosofia propone di curarla pur cercando di svelare il mistero di quello che vuole dirci in un ambito più ampio. Questa nuova posizione ha, fin dall’inizio, attirato l’ira della medicina dominante che ha fatto di tutto per marginalizzarla. Oggi le forze vive della dentosofia si sono rinnovate e si sta operando una nuova ripresa. Per comprendere meglio le basi della dentosofia basta risalire alla storia di ogni vita. Alla nascita il bebè è preso da un riflesso di suzione (di rooting); cerca il seno per attaccarsi al seno. Il vuoto che deve realizzare nella sua cavità orale è tale che la respirazione nasale è indispensabile. Questa respirazione è la nostra respirazione normale, di giorno come di notte. Perché? Il naso ha funzioni che nient’altro ha: ci permette di filtrare l’aria e soprattutto, tramite una rete di micro-capillari, di riscaldarla. L’apparecchio di gomma superiore è abbastanza alto da impedire la respirazione boccale forzando così a respirare dal naso. Una delle prime aspirazioni fisiche del bebè è accedere alla camminata. Va superata tutta una serie di tappe, in ordine, l’una dopo l’altra: passaggio dalla posizione sulla schiena alla posizione sulla pancia, progressione al suolo sul lato (lateralità, nuoto di lato), camminata a gattoni (lateralità incrociata), posizione accovacciata, in piedi. Ogni fase corrisponde ad uno sviluppo della dentatura e qualsiasi blocco o contrarietà si manifesta nella formazione degli archi dentari. Al contrario, i dimorfismi osservati nell’età adulta potranno risultare problemi risalenti alla prima infanzia. Ma la storia della vita continua quando il bambino pronuncia i primi suoni e trova nelle risposte e nei suoni che sente la via dell’elaborazione della sua parola, funzione che usa la bocca. La comprensione del senso delle parole lo invita ad esercitare in seguito il suo pensiero. Globalmente la bocca sarà un eccellente testimone di tutto questo lungo percorso di edificazione di un adulto nel corpo così come nel cervello: chi pratica la dentosofia sa osservarlo e decifrarlo. Il corpo che abbiamo, e soprattutto la bocca, porta in sé le stigmate di tutta una vita, delle nostre esperienze fisiche, psichiche, emotive e relazionali. Più che un sapere la dentosofia propone una riappropriazione della propria bocca e del proprio corpo, e questo con il semplice utilizzo di un attivatore di gomma. Perché e come è possibile una tale trasformazione? Il nostro sistema nervoso è costituito da miliardi di neuroni connessi gli uni agli altri da sinapsi, sorta di incroci d’interconnessione. Queste cellule nervose si rinnovano costantemente. Pertanto si può immaginare come la sollecitazione dei muscoli della masticazione, tramite l’attivatore, può agire. Riposizionando correttamente le due mascelle l’una rispetto all’altra, il lavoro muscolare alternato con fasi si rilassamento invia al sistemo nervoso autonomo nuove condizioni di vita che segnano la strutturazione dei nuovi neuroni. Questi ultimi si sovrappongono all’antica strutturazione neurologica costituita di engrammi instaurati in un contesto patologico: sono alla base della formazione di nuovi tessuti rigeneratori della bocca che organizzeranno il ricollocamento dei denti, della gengiva e e degli archi dentali nella loro globalità. Con un po’ di tempo, la nuova strutturazione tende a cancellare l’impronta della prima, la bocca si trasforma e guadagna un equilibrio migliore e il paziente sente nuove sensazioni più armoniose. Si comprende allora perché i dentosofi parlano di auto-terapia e cercano l’adesione prima di tutto e poi l’abnegazione dei pazienti nel lavoro curato, regolare e durevole che viene loro proposto. La riuscita di una trasformazione dispendiosa di armonia è a questo prezzo. È utile soffermarsi su questo punto di partenza poiché cruciale. La dentosofia propone un altro sguardo sulla bocca, ma sulla bocca integrata in un corpo e in uno spirito armoniosi e questi ultimi collocati in relazioni umane ugualmente più armoniose. Se il paziente lo decide, questo sguardo può passare alla propria esperienza di vita. Si può decidere di costruirsi un nuovo futuro lanciandosi nel lavoro proposto. Quest’ultimo necessita di riformare il proprio sguardo su se stesso. Ci sarà probabilmente un conflitto con le proprie abitudini e bisognerà fare una distinzione: o la cosa sembra troppo difficile, troppo impegnativa o troppo stravagante e la rigetterò (è d’altronde il modo di funzionare dominante nell’uomo: rifiutare la novità) oppure tenterò come una Scommessa di Pascal. Esperienza fatta per 6 mesi, devo dire che questa scommessa di pascal vale la pena. Per quelli che provano la difficoltà pur essendo attratti dall’esperienza, mi sembra che su 6 mesi è ampiamente possibile sentire tutti i benefici di questa pratica e di valutare tutti quelli a cui si può ancora accedere. L’accompagnamento del dentista mi sembra indispensabile; è un’auto-terapia ma deve essere guidata. Per essere più completo, rimane da citare i punti più importanti come: il lavoro proposto l’occlusione l’articolazione tempro-mandibolare la perdita verticale la masticazione, la deglutizione, la fonazione l’equilibrio bocco-dentale il linguaggio dei denti … |
Giovedì 11 Ottobre 2007
Ho raramente l’occasione di leggere un libro grazie al quale mi sembra di finire la lettura essendo più intelligente di quanto non fossi prima. Ho quindi appreso molte cose leggendo questo libro, ed è già un primo punto. E poi è stata una lettura facile (con tutti quegli esempi che rendevano estremamente vividi i propositi), eccetto qualche passaggio evidentemente più professionali. È davvero un’opera seria e degna, un buon strumento per lanciare una nuova visione delle cose sul mondo della bocca. Anche se non è la mia strada, ne sento l’autenticità, e un profondo rispetto per questo altro approccio che oramai comprendo meglio. In ogni caso, grazie per la chiarezza del libro. |
Giovedì 11 Ottobre 2007
Lei è riuscito a farmi fare un viaggio in un mondo che nessuno conosce eccetto i professionisti… Con una scrittura accessibile, esempi parlanti… Ma è la sua introduzione che mi ha profondamente toccato tanto contiene un distacco sincero, una condivisione reale della sua esperienza di vita. Questo libro era necessario perché lei sia conosciuto e riconosciuto! Le auguro con tutto il mio cuore un buon proseguimento. |